Nel Veronese

Non era un'auto elettrica, quella incendiatasi accanto al benzinaio

Un rogo particolarmente esteso che si sarebbe potuto propagare anche al vicino distributore di benzina generando il panico.

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Le fiamme sono divampate talmente tanto che hanno rischiato di raggiungere i distributori di benzina che si trovavano nelle vicinanze. A fuoco un'auto, da cui si è improvvisamente scatenato uno spaventoso rogo. E' successo nei giorni scorsi in provincia di Verona.

Il video dell'auto elettrica in fiamme vicino ad un benzinaio

Immagini forti che per poco non hanno fatto parlare di un evento drammatico.

L'autovettura ha preso improvvisamente fuoco per cause non chiare. Le fiamme, in pochissimo tempo, hanno avvolto completamente tutto l'intero abitacolo, dando vita a un rogo particolarmente esteso.

Il tutto, come affermato in precedenza, è avvenuto a pochissimi passi dalle pompe di benzina del distributore Eni di Affi, in provincia di Verona, situato vicino ad un grande centro commerciale.

Se inizialmente nessuno ha avuto modo di intervenire, per evitare di bruciarsi, appena le fiamme hanno smorzato la loro forza, l'incendio è stato presto spento con alcuni estintori da persone del posto, probabilmente i proprietari della vettura.

Non era un'auto elettrica

Tutti i filmati in questione sono stati condivisi sulla pagina Instagram "Welcome to favelas", diventando virali in breve tempo.

Il problema è che l'informazione inizialmente veicolata via social recava in sè un vizio di fondo: si parlava di una vettura elettrica di una determinata marca tedesca, che ha preso fuoco (forse in fase di carica, ma non era chiaro neppure questo).

Ebbene, i tecnici della marca tedesca chiamata erroneamente in causa si sono recati sul posto e hanno svolto tutti gli accertamenti necessari.

Il risultato è che, da controlli, s'è scoperto che l'auto in questione per prima cosa non era neppure elettrica, ma poi che non era addirittura di un'altra -altrettanto nota - marca tedesca.

Ciò non toglie che il rogo sia stato comunque importante e di conseguenza massivamente condiviso sui social per via della drammaticità delle immagini.

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