Se pensavano di far parlare di sé hanno colto nel segno. Ma evidentemente con conseguenze fuori da ogni logica di libertà di manifestare. Per i No vax di Novara “deportati” come gli ebrei, ora scattano i provvedimenti: sospesa subito dal sindacato l’organizzatrice della manifestazione shock di Novara.
No Green Pass deportati, il fatto
IL VIDEOSERVIZIO:
Quella rivisitazione delle deportazioni ebree è stata un vero e proprio pugno nello stomaco. Tanto da portare alla condanna del mondo politico tutto, dell’opinione pubblica e della comunità ebraica.
Come ormai (tristemente) noto, i fatti risalgono a sabato 30 ottobre 2021, quando per per le vie di Novara, i manifestanti “No Green Pass” avevano sfilato indossando una pettorina che richiamava l’uniforme dei prigionieri dei lager nazisti, stringendo una corda con dei nodi, come a simboleggiare un paragone tra la loro situazione tra chi è costretto a mostrare la certificazione dell’avvenuta vaccinazione anti Covid e quella delle vittime della Shoah.
No Green Pass deportati, i provvedimenti
Come detto, però, ora oltre allo sdegno sono arrivati anche i provvedimenti. La Federazione Sindacati indipendenti, organo dell’Unione Sindacati Autonomi Europei, ha infatti deciso di sospendere Giusy Pace, la promotrice della protesta.

Professione infermiera, Pace nelle scorse ore aveva cercato di smorzare i toni di tutto il clamore seguito alla “sfilata dei deportati no Green pass”, cercando di spegnere le polemiche e parlando apertamente di fraintendimento e di nessun riferimento e parallelismo con gli ebrei. Spiegazioni che non sono state evidentemente ritenute convincenti e sufficienti dal suo sindacato di categoria che ha provveduto appunto alla sospensione da tutte le sue funzioni.
Il comunicato dei sindacati
“Il Segretario Generale della Fsi-Usae – scrivono dall’organizzazione – Adamo Bonazzi, dopo aver appreso a mezzo stampa del fatto che la dirigente novarese del sindacato avesse sfilato in una sorta di pigiama e con il filo spinato ricordando e mistificando la tragedia del Campo di concentramento di Auschwitz nella manifestazione NO GREEN PASS di Novara, dopo aver approfondito e verificato che la medesima notizia stampa risultasse veritiera e che l’interessata fosse effettivamente la principale promotrice della manifestazione, ha proceduto a sospendere dalla qualità di associata Giuseppa Maria Pace (detta Giusy Pace) alla quale sono state anche revocate tutte le cariche del sindacato”.
Le reazioni della Comunità Ebraica e il prossimo appuntamento in piazza
Ma reazioni di condanna e biasimo sono arrivate anche dalla Comunità Ebraica di Vercelli e Novara (“Non sanno cosa è stata la Shoah, per questo si manifesta in questo modo. Bisogna evidentemente ancora impegnarsi molto nel far conoscere e nell’informare”). E mentre sabato prossimo sempre a Novara (destinata a diventare dopo Trieste un secondo presidio di protesta) è annunciata una nuova manifestazione, una condanna alla rievocazione dei No Green Pass deportati è arrivata anche dal Ministro alla Salute, Roberto Speranza: “A Novara si sono viste cose fuori dalla grazia di Dio”.