Inchiesta archiviata

Nessuna giustizia per il gruppo di ragazze molestate dalla folla sul treno dopo il rave illegale sul Garda

Le denunce delle giovani sono cadute nel vuoto: le telecamere del treno non funzionavano e le vittime non hanno riconosciuto gli aggressori

Nessuna giustizia per il gruppo di ragazze molestate dalla folla sul treno dopo il rave illegale sul Garda
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E' un epilogo che lascia l'amaro in bocca quello dell'inchiesta sulle presunte molestie sessuali denunciate da sei minorenni lombarde che sarebbero state accerchiate da un branco di giovani mentre erano sul treno da Peschiera del Garda a Milano. Fatti che si sarebbero verificati dopo il rave illegale e la maxi rissa avvenuta lo scorso giugno 2022 nel Comune veronese situato sul lago di Garda, vicenda per la quale, anche in questo caso, è in corso un fascicolo di indagine. Ma sul dramma accaduto nel convoglio ferroviario altro non si può fare. La Procura di Verona, infatti, ha dovuto archiviare il caso per due motivi: il primo è che le telecamere di sicurezza del vagone incriminato non funzionavano; il secondo, invece, riguarda il fatto che le adolescenti non siano riuscite a identificare i loro aggressori.

Peschiera del Garda, ragazze molestate sul treno: inchiesta archiviata

Nessuna giustizia per il gruppo di ragazze molestate dalla folla sul treno dopo il rave illegale sul Garda. Come raccontato da Prima Verona, infatti, la Procura ha dovuto archiviare il caso senza aver trovato alcun colpevole. Cadono nel vuoto, quindi, le denunce presentate da sei ragazze di Milano e Pavia, all'epoca dei fatti tutte tra i 15 e 17 anni, che avevano fatto sapere di essere state accerchiate e molestate da un gruppo di giovani a bordo del treno regionale 2640, di ritorno da Gardaland, diretto verso il capoluogo lombardo.

Le ragazze che hanno denunciato le molestie sul treno di ritorno da Gardaland

La gang che si è macchiata dell'orrendo atto di violenza ai danni delle ragazzine, si presume, fosse di ritorno da un party sul Garda organizzato via social che aveva richiamato tantissimi giovani. Finita la festa, poi, alcuni erano saliti a bordo del treno diretto a Milano e lì si era consumata la molestia. Dai primi insulti e frasi volgari proferite verso le ragazze, poi la situazione è degenerata: il branco di giovani le avrebbe bloccate e palpeggiate ripetutamente nelle parti intime. Nessuno, in quel momento era riuscito a dare l'allarme, a chiedere l'intervento di un controllore.

Subito sul caso era stato aperto un fascicolo di indagine, al fine di fare chiarezza sui fatti nel treno di Peschiera del Garda. A distanza di quasi un anno, però, è arrivata per le vittime la notizia peggiore. L'inchiesta della Procura è stata archiviata. Prove rilevanti, purtroppo, non ne sono state trovate. Quel giorno le telecamere di sicurezza del vagone non funzionavano, motivo per cui non è stato possibile risalire a video dell'accaduto. Le sei ragazze, inoltre, non sono riuscite a riconoscere i loro aggressori.

Sull'archiviazione dell'indagine, in queste ultime ore, si è espresso il governatore del Veneto, Luca Zaia:

"Continuiamo la nostra battaglia quotidiana per una libertà non solo individuale, ma sociale. Pensare che delle ragazze vengano importunate, molestate o che siano oggetto di aggressione nei nostri territori non esiste. Il mio appello è che ci sia tolleranza zero e che le forze dell’ordine ci mettano il massimo impegno per trovare i responsabili.

Noi veneti siamo abituati a un rapporto sociale basato sul rispetto delle persone e delle regole. Non deve passare l’idea che fatti come questi possano diventare ordinari o addirittura, peggio ancora, che ci si possa assuefare. Non ci siamo mai neanche adeguati al fatto di mettere gli allarmi in casa e di pensare di chiuderci dentro. Ripeto, tolleranza zero".

Il rave illegale organizzato a Peschiera del Garda

Come affermato in precedenza, la vicenda di presunte molestie sessuali contro le sei ragazze minorenni sul treno regionale 2640 da Peschiera del Garda a Milano si è verificata a seguito di un rave illegale organizzato nel Comune veronese durante il ponte del 2 giugno 2022. Un episodio per il quale la Procura di Verona, al momento, sta indagando per risalire all'identità dei partecipanti e di coloro che hanno anche dato vita a una maxi rissa scoppiata sulla spiaggia tra Lido Campanello a Castelnuovo del Garda e Lido Pioppi a Peschiera del Garda.

In quell'occasione, oltre 2mila giovani, la maggior parte immigrati di seconda generazione, avevano affollato il litorale sul Garda per essere presenti al rave organizzato su TikTok. La situazione però è gradualmente precipitata. Sui social media si erano moltiplicati decine e decine di video che hanno mostrato i disordini avvenuti quel giorno, con la polizia è dovuta intervenire in tenuta antisommossa.

Sui fatti relativi ai disordini nei lidi e in città, gli investigatori hanno aperto un fascicolo con l'ipotesi di rissa aggravata, danneggiamenti e anche tentata rapina.

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