Caldo estremo

Muratore di 47 anni prima vittima del caldo in cantiere

Era impegnato nella gettata di calcestruzzo nel parcheggio quando si è accasciato a terra. Intanto le Regioni prendono provvedimenti

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Il cantiere teatro della tragedia

Miete vittime il caldo torrido che da giorni attanaglia l'Italia. Ait El Hajjam Brahim, 47 anni, imprenditore e muratore specializzato di origine marocchina, è morto lunedì 30 giugno 2025 a causa di un improvviso malore.

Muore a 47 anni mentre lavora sotto il sole

Stava lavorava sotto il sole cocente nel cantiere delle nuove scuole Jussi di San Lazzaro di Savena, in provincia di Bologna, quando si è sentito male.

Il punto in cui stava lavorando la vittima

Brahim, titolare della ditta Veneto Pavimenti con sede nel Trevigiano, si trovava nel cantiere del polo scolastico Campus Kid, progettato dall’architetto Mario Cucinella, per dirigere e partecipare in prima persona ai lavori.

Verso mezzogiorno, mentre era impegnato nella gettata di calcestruzzo nel parcheggio, si è accasciato a terra, colto da un malore. I sanitari del 118 sono intervenuti tempestivamente, ma ogni tentativo di rianimarlo è stato vano.

Tragedia in un cantiere: muratore muore a 47 anni per un malore mentre lavora sotto il sole
Ait El Hajjam Brahim

Il caldo estremo potrebbe aver giocato un ruolo determinante nell’aggravare le condizioni fisiche dell’uomo, già sottoposto a uno sforzo notevole in un ambiente esposto alla piena radiazione solare.

Il videoservizio di èTv, emittente bolognese del nostro gruppo editoriale Netweek:

 

L'appello dei sindacati

La tragedia ha scosso l'intera comunità e riacceso i riflettori sulle condizioni di sicurezza nei cantieri, soprattutto in estate, quando le temperature diventano sempre più estreme.

A dare per primi notizia della morte sono stati i sindacati CGIL e Fillea-CGIL di Bologna che hanno espresso cordoglio e sollevato un appello forte per una cultura della prevenzione sul lavoro.

“L’emergenza climatica ha con ogni evidenza aggravato le condizioni di chi lavora ogni giorno all’esterno - scrivono in una nota - e le aziende devono dare priorità assoluta alla tutela dei lavoratori. Serve un cambio di passo urgente”.

Cordoglio per Ait El Hajjam Brahim

Sotto accusa è l’assenza di protocolli chiari e vincolanti per sospendere o rimodulare i turni lavorativi durante le ore più calde della giornata. Un’esigenza che diventa cruciale in un’estate già segnata da allarmi rossi e bollettini meteo preoccupanti.

Profondo il dolore anche nelle parole della sindaca di San Lazzaro di Savena, Marilena Pillati:

Voglio esprimere il mio più profondo cordoglio per la morte di Ait El Hajjam Brahim, una tragedia che colpisce un uomo di soli 47 anni, un lavoratore e un imprenditore. Il mio pensiero e quello dell’intera comunità di San Lazzaro va alla sua famiglia, ai colleghi e a tutti coloro che gli volevano bene”.

Stop al lavoro nelle ore più calde

La tragedia arriva a poche ore dalla firma, da parte della Regione Emilia-Romagna, di una nuova ordinanza per fronteggiare l’emergenza caldo.

Un documento, siglato appena ieri, che conferma ed estende le tutele anche ai lavoratori impiegati “nei piazzali della logistica” e che prevede la possibilità di astenersi dal lavoro nelle ore più calde della giornata.

E non è un caso isolato: l’ondata di caldo che sta colpendo l’Italia ha spinto numerose Regioni - dal Lazio alla Lombardia, dalla Sicilia alla Puglia - a emanare ordinanze per limitare o sospendere i lavori all’aperto tra le 12.30 e le 16 nei giorni di allerta climatica.