tragedia a pranzo

Muore soffocata da un boccone in una comunità psichiatrica

Per la 66enne non c'è stato niente da fare: vani tutti i tentativi di soccorso

Muore soffocata da un boccone in una comunità psichiatrica
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Ogni tentativo di soccorso si è rivelato vano: tragedia in una comunità psichiatrica di Sangano, nel Torinese, dove una donna di 66 anni è morta soffocata da un boccone di cibo. E' successo nella giornata di domenica 21 maggio 2023 all'ora di pranzo.

Muore soffocata da un boccone di cibo

Una 66enne è morta soffocata da un boccone di cibo andatole di traverso. Come racconta Prima Torino, l'incidente mortale è avvenuto all'interno della comunità per degenti psichiatrici Pro.Ge.Co di Sangano. Durante il pranzo della domenica.

La comunità psichiatrica

Purtroppo né il personale della struttura, né i sanitari prontamente intervenuti sul posto, sono riusciti a salvarle la vita. La donna, come ha riferito la direttrice della struttura, non era affetta da alcuna patologia deglutitoria. Sul posto è intervenuto anche il medico legale, che ha constato il decesso per soffocamento, oltre ai carabinieri che hanno potuto accertare che si è trattato solo di un tragica fatalità.

Come si pratica la manovra di Heimlich

Soltanto pochi giorni fa avevamo dato notizia di come un nipotino fosse riuscito a salvare il nonno dal soffocamento mediante la manovra di Heimlich, imparata a scuola. 

Epilogo drammatico, invece, per la piccola Aurora, morta soffocata nel Foggiano, a soli sei anni, a causa di un boccone di mozzarella che ha ostruito le sue vie respiratorie.

Ecco come si pratica la manovra di Heimlich di primo soccorso per il soffocamento a causa di una grave ostruzione delle vie aeree superiori dovuta a un corpo estraneo (segnalato dall'incapacità di parlare, tossire o respirare adeguatamente).

La manovra di Heimlich e altre manovre devono essere usate solo quando è presente una grave ostruzione delle vie aeree e la vita è in pericolo. Se la persona che soffoca può parlare, tossire con forza o respirare adeguatamente, non sono necessari interventi.

Circondare il tronco del paziente con le braccia.

Stringere un pugno e metterlo a metà strada tra l'ombelico e il processo xifoideo.

Prendere il pugno con l'altra mano.

Fornire una spinta verso l'interno e verso l'alto tirando con entrambe le braccia in modo deciso indietro e verso l'alto.

Ripetere rapidamente la spinta da 6 a 10 volte secondo necessità.

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