cosa fare e come prevenire

Muore per shock anafilattico dopo la puntura di un calabrone. Se sei allergico sai che puoi vaccinarti?

Il drammatico caso nel Pavese: la vittima è un 75enne. Ogni anno per reazioni a punture di imenotteri muoiono, in Italia, dalle 5 alle 20 persone

Muore per shock anafilattico dopo la puntura di un calabrone. Se sei allergico sai che puoi vaccinarti?
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La morte per shock anafilattico da puntura di calabrone di un pensionato 75enne nel Pavese ha sconvolto la piccola comunità di Torrazza Coste. In estate si moltiplicano i casi di punture di insetti che, in soggetti allergici, possono scatenare reazioni e – in rari casi – portare al decesso. Il drammatico caso di cronaca riporta alla ribalta un tema di cui non tutti i soggetti a rischio sono a conoscenza: è possibile sottoporsi ad un vaccino, per scongiurare evenienze letali e vivere la bella stagione in sicurezza.

Pensionato muore per shock anafilattico dopo la puntura di un calabrone

Tragedia a Torrazza Coste, nel Pavese, dove un pensionato è morto dopo essere stato punto da un calabrone. Come spiega Prima Pavia, il dramma è avvenuto nel pomeriggio di lunedì 11 luglio 2023 intorno alle 16.30. Pietro Massimino, questo il nome della vittima, è stato punto dall'insetto mentre tagliava l'erba nel cortile di casa. Ciò ha scatenato un shock anafilattico che lo ha fatto cadere a terra. I parenti, preoccupati per le sue condizioni, soprattutto in virtù del fatto che l’uomo era allergico, hanno immediatamente allertato i soccorsi. I primi soccorritori sono arrivati prontamente, insieme ai carabinieri che hanno raccolto le informazioni del caso.

Pietro era ancora cosciente quando gli operatori sanitari sono giunti sul posto, e ha spiegato di essere stato punto dal calabrone. Poi la situazione sembra essere precipitata in breve tempo. Per garantire un intervento medico rapido, è stato richiesto l'intervento dell'elisoccorso che ha trasferito il 75enne al San Matteo di Pavia. Il pensionato è stato intubato e trasportato d'urgenza (in codice rosso) al pronto soccorso. Nonostante sia giunto ancora in vita, il suo cuore non ha ripreso a battere, e poco dopo il suo arrivo, ne è stato dichiarato il suo decesso.

Il vaccino che può salvarti la vita

Fortunatamente, come accennato, contro reazioni individuali pericolose (shock anafilattico, ovvero un grave calo di pressione che può avere anche esiti fatali) esiste una vaccinazione specifica, chiamata in termini tecnici immunoterapia desensibilizzante. Le punture di imenotteri scatenano reazioni allergiche in circa 2 persone su 100. Tuttavia, proprio a causa del veleno di insetti, ogni anno in Italia muoiono da 5 a 20 persone (tra adulti e bambini). L’immunoterapia desensibilizzante, comunemente chiamata “vaccinazione”, è una terapia salvavita per i soggetti ad alto rischio di shock anafilattico o di reazioni allergiche di medio-alta intensità. Consiste nell'inoculazione sottocutanea di dosi via via crescenti del veleno dell’insetto a cui si è allergici. Si parte dunque da dosaggi estremamente bassi che vengono aumentati in maniera graduale. L’obiettivo è quello di scongiurare gravi reazioni tramite un adeguamento graduale alla presenza del veleno per raggiungere una soglia di tolleranza. La somministrazione del vaccino, che mette al riparo da serie manifestazioni post puntura già dopo dodici mesi, prevede una durata di cinque anni. L’effetto si mantiene poi generalmente per numerosi anni dopo la sospensione della cura.

Possono vaccinarsi coloro che hanno manifestato reazioni avverse molto intense a seguito di una puntura di imenotteri. Queste persone devono richiedere una visita allergologica per far sì che gli specialisti possano valutare il grado di sensibilità agli agenti allergizzanti ed eventualmente identificare il tipo specifico di veleno a cui il paziente è più allergico.

Rimedi per non allergici

In pazienti non allergici, si può optare per impacchi di acqua fredda ed eventualmente una crema antistaminica, in caso di punture. Se invece la reazione è più grave, è bene recarsi al pronto soccorso o richiedere un intervento medico urgente. In questi casi il trattamento prevede la somministrazione di antistaminici e cortisone per via endovenosa, ed ossigeno per sostenere il respiro. I soggetti che sanno di essere allergici dovrebbero avere sempre a disposizione i farmaci di emergenza (come antistaminici e cortisone e, nei casi di reazioni più gravi, anche un autoiniettore di adrenalina). Per questa platea è consigliato il vaccino.

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