"no" all'archiviazione chiesta dal pm

Morto a 24 anni dieci giorni dopo il vaccino Covid, il giudice ordina nuove indagini

Sinora non sono state trovate evidenze di un collegamento tra la vaccinazione e il decesso, ma il giudice vuole che si indaghi ancora.

Morto a 24 anni dieci giorni dopo il vaccino Covid, il giudice ordina nuove indagini
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Traian Calancea aveva 24 anni. E' morto il 20 ottobre 2021, ucciso da un aneurisma che lo ha stroncato nel suo letto. Dieci giorni prima aveva ricevuto la prima dose di vaccino Covid Pfizer. E ora il giudice ordina nuovi accertamenti sulla sua scomparsa.

Morto a 24 anni dieci giorni dopo il vaccino, il giudice ordina nuove indagini

Dopo mesi di indagini non sono stati stabiliti elementi certi su un eventuale nesso causale tra l'inoculazione del vaccino e la morte del 24enne che abitava a Trento con la famiglia. Motivo per cui il pubblico ministero Lucia Scagliarini aveva chiesto l'archiviazione del caso. Ma il giudice per le indagini preliminari Enrico Borelli ha respinto la richiesta del procuratore, chiedendo un supplemento di indagine tecnica. 

Ora il pm avrà tempo fino al 20 giugno 2023 per svolgere tutti gli accertamenti del caso.

La scomparsa di Traian

Il giovane - che godeva di buona salute - aveva ricevuto la prima dose di vaccino il 10 ottobre 2021 presso il drive through di San Vincenzo di Mattarello. Nei giorni seguenti non si era verificata alcuna reazione avversa. Ma dieci giorni dopo era stato trovato senza vita nel bagno di casa.

La famiglia si era rivolta a un legale per scoprire se ci fossero legami con la vaccinazione, che non erano però emersi. Tanto che a fine marzo il pm aveva richiesto l'archiviazione.

Cosa dice la Procura

Secondo quanto accertato dai consulenti della Procura il giovane  è morto a causa di "un evento neurologico acuto secondario a rottura aneurismatica con conseguente sviluppo di emorragia subaracnoidea, complicata da una forma acuta di edema polmonare neurogenico".

Nella documentazione non si fa cenno alla causa dell'aneurisma, ma si precisa che "non vi sarebbe stata un’evidenza scientifica certa che colleghi il vaccino con un aumento della pressione arteriosa".

Poche righe dopo però si specifica che  la rilevazione della proteina Spike non era stata possibile con i mezzi a disposizione.

E proprio su questo punto che l'avvocato della famiglia si è opposto, chiedendo degli approfondimenti anche sull'attività del centro vaccinale.

L'Azienda sanitaria, dal canto suo, attende le indagini. La direttrice del dipartimento prevenzione  Maria Grazia Zuccali ha spiegato che un collegamento tra un aneurisma e il vaccino  sembra difficile.

 

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