Monossido: bimbo di 5 mesi intossicato la notte di Capodanno. Anziana morta in casa con il suo cane ed il gatto
Tanti i salvataggi in extremis: 7 le persone intossicate salvate a Rho. Fra loro dei bambini e una donna incinta
Ancora gravi intossicazioni, spesso con esiti fatali, da monossido di carbonio.
Firenze: bimbo di 5 mesi intossicato dal monossido
Intossicazioni da monossido di carbonio nella notte di Capodanno a Firenze. Come racconta Prima Firenze, il caso più grave è quello di un bambino di cinque mesi, intossicato insieme ai familiari, quattro persone. Il bimbo è stato soccorso e si trova in camera iperbarica all'ospedale Meyer di Firenze dove la famiglia l'avrebbe portato accusando tutti dei malesseri. Gli altri familiari hanno, fortunatamente, avuto soltanto sintomi lievi. La madre è rimasta in ospedale accanto al figlio. Gli altri sono stati dimessi dopo i controlli medici.
Un altro caso di monossido di carbonio riguarda un 28enne soccorso dentro un capannone di Lastra a Signa. Anche in questo caso, il giovane è stato portato in ospedale.
Morta con il suo gatto ed il suo cane in casa a Milano
Nel pomeriggio di ieri, martedì 31 dicembre, una donna di 85 anni è morta nella sua casa insieme al suo cane e al suo gatto. Come riporta Prima Milano Ovest, ad ucciderli è stato il monossido di carbonio. Salvi, anche se sono stati trasportati al Pronto soccorso per accertamenti, i famigliari che si trovavano al piano superiore dell'edificio, a Milano.
La tragedia è avvenuta intorno alle 14.30 in una palazzina di sei appartamenti in zona casa di riposo. Scattato l'allarme, sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco di Legnano con un'autopompa e un'autoscala, il nucleo Nbcr (Nucleare, biologico, chimico, batteriologico) di Milano, i Carabinieri di Busto Garolfo, il personale dell'Ats e i tecnici dell'azienda del gas, oltre a un'ambulanza della Croce rossa e all'automedica.
La figlia e il genero dell'anziana, preoccupati per il fatto che la donna non desse segni di vita, erano scesi per accertarsi che stesse bene. Inutile ogni tentativo di soccorso: per l'85enne non c'è stato nulla da fare e la coppia è finita all'ospedale. La palazzina è stata temporaneamente evacuata, per consentire la verifica delle caldaie di tutti gli alloggi. Soltanto al termine degli scrupolosi controlli effettuati dai pompieri, i residenti hanno potuto rientrare nelle loro case. L'appartamento in cui si è verificata la fuga di monossido è stato posto sotto sequestro, così come l'impianto del gas e la canna fumaria.
Tragedia soltanto sfiorata, nelle prime ore della serata di ieri, martedì 31 dicembre, in un appartamento di via Torino a Rho, sempre in provincia di Milano. Scattato l'allarme, sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco di Rho il nucleo Nbcr (Nucleare, biologico, chimico, batteriologico) di Milano, i Carabinieri di Rho, il personale dell'Ats e i tecnici dell'azienda del gas, oltre a due ambulanze inviate dal 118
Sette le persone ricoverate per intossicazione da monossido , due in modo grave ma non in pericolo di vita sono state trasportate dall'ambulanza del 118 all'ospedale milanese di Niguarda, tre, di cui due bambini sono, invece stati portati al pronto soccorso dell'ospedale di Garbagnate Milanese in codice verde, mentre altre due, una donna incinta e un bambino sono stati accompagnati, in codice verde al pronto soccorso dell'ospedale di Rho.
Molte morti in poche settimane
Il 30 dicembre 2024, un turista di 36 anni è morto, e altri tre sono stati ricoverati in gravi condizioni, in seguito a un possibile malfunzionamento della caldaia in una villetta a Cefalù, in provincia di Palermo. Si tratta purtroppo dell'ennesimo caso delle ultime settimane. Come racconta Vr Sicilia, televisione del gruppo Netweek, le persone coinvolte sono quattro turisti tedeschi: oltre al 36enne deceduto, vi sono due donne di 34 e 60 anni e un uomo di 64 anni. Tutti si trovavano nella stessa abitazione al momento dell’incidente.
Un altro episodio è accaduto a Forni di Sopra, in provincia di Udine, Friuli Venezia Giulia, tra i principali poli turistici delle Dolomiti Friulane. A perdere la vita è stata Patrizia Pontani, 66 anni, madre della famiglia di origine toscana che nella notte tra il 25 e il 26 dicembre ha vissuto un Natale da incubo.
Il servizio de Il13, televisione del gruppo Netweek:
Soltanto un giorno prima, nella tarda serata della Vigilia di Natale, a Capannori una donna è stata soccorsa per una fuga di gas proveniente da una stufa alimentata da una bombola. La donna avrebbe respirato le esalazioni del monossido, accusando un malore per il quale è stato necessario l'intervento del personale sanitario del 118. La donna, in gravi condizioni per una crisi respiratoria, è stata portata in codice rosso all'ospedale San Luca di Lucca.
Solo 5 giorni prima, nel pomeriggio di giovedì 19 dicembre, quasi un'intera famiglia ha perso la vita a causa delle esalazioni di monossido di carbonio. E' successo a San Felice a Ema, provincia di Firenze. Una fuga di gas probabilmente proveniente da una caldaia malfunzionante che ha causato la morte di padre, madre e figlio, mentre la piccola sopravvissuta di 6 anni lotta per la vita al Meyer.
Il killer silenzioso
l monossido di carbonio (CO) è un gas incolore, inodore, insapore, non irritante; l’assenza di caratteristiche organolettiche lo rendono quindi un pericoloso e silenzioso killer.
Inoltre, i primi sintomi vengono spesso ignorati in quanto l’esposizione a monossido di carbonio non dà inizialmente segni evidenti: un leggero mal di testa, un po’ di affanno, sensazione di vertigini, uno stato di confusione mentale, generici disturbi alla vista, nausea, vomito. Disturbi tutti che, nel loro complesso, sono anche associabili e riconducibili a diverse e comuni cause, con il risultato che non ci si bada più di tanto.
L’avvelenamento da monossido di carbonio può avvenire per cause accidentali (scaldabagni, stufe, impianti di riscaldamento difettosi, locali con camini e stufe a legna non sufficientemente ventilati) che si producono soprattutto nei mesi invernali perché legate al maggior utilizzo di tali impianti. A questa possono sommarsi cause esterne quali umidità, temperatura e particolari condizioni climatiche che possono esasperare gli effetti.
Le conseguenze
Anche quando il livello di intossicazione è fortunatamente al di sotto della soglia letale, il monossido di carbonio produce effetti dannosi che di rado vengono riconosciuti e attribuiti ad esso: perdita di memoria, incontinenza urinaria e fecale e sintomi che solitamente si verificano in malattie degenerative neurologiche quali Alzheimer e Parkinson, oltre ad altri gravi effetti neurologici.
Abbattere i rischi
Tre le operazioni indispensabili da compiere per ridurre quanto più possibile i rischi:
- L’accurata verifica dell’installazione e funzionamento degli impianti di riscaldamento
- Il rispetto delle norme di sicurezza
- L’ispezione regolare del sistema di areazione e del tiraggio dei camini
Una buona idea può essere installare dei rilevatori di monossido di carbonio, strumenti generalmente a basso costo che segnalano quando la concentrazione di CO supera i livelli di guardia.
Come si soccorre una persona intossicata da monossido di carbonio
Se ci troviamo di fronte a una persona vittima di intossicazione da monossido di carbonio cosa dobbiamo fare? Come sempre la tempestività dell'intervento è fondamentale. Ecco i comportamenti da tenere
- Areare immediatamente l’ambiente e allontanare subito la persona facendo attenzione a non compromettere la propria incolumità
- Somministrarle subito ossigeno ad alta concentrazione
- Chiamare il 118
La camera iperbarica è il trattamento principale e spesso risolutivo dell’intossicazione da monossido di carbonio.