Da Vr Sicilia

Monossido killer, ancora vittime: morto turista 36enne, gravi tre amici

L'ennesimo caso delle vacanze natalizie: la vittima è un giovane tedesco in vacanza in Sicilia

Monossido killer, ancora vittime: morto turista 36enne, gravi tre amici
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Ancora un caso di monossido di carbonio killer, ancora una vittima. Un turista di 36 anni è morto, e altri tre sono stati ricoverati in gravi condizioni, in seguito a un possibile malfunzionamento della caldaia in una villetta a Cefalù, in provincia di Palermo. Si tratta purtroppo dell'ennesimo caso delle ultime settimane. (immagine copertina repertorio)

Monossido killer fa un'altra vittima

Come racconta Vr Sicilia, televisione del gruppo Netweek, le persone coinvolte sono quattro turisti tedeschi: oltre al 36enne deceduto, vi sono due donne di 34 e 60 anni e un uomo di 64 anni. Tutti si trovavano nella stessa abitazione a Cefalù, in provincia di Palermo, al momento dell’incidente.

Due dei feriti sono stati trasportati all’ospedale di Partinico per ricevere trattamenti in camera iperbarica, mentre il terzo è stato intubato e si trova in rianimazione presso l’ospedale di Cefalù.

Tanti precedenti recenti

Continua la scia tragica di incidenti durante le feste natalizie. L'ultimo episodio è accaduto a Forni di Sopra, in provincia di Udine, Friuli Venezia Giulia, tra i principali poli turistici delle Dolomiti Friulane. A perdere la vita è stata Patrizia Pontani, 66 anni, madre della famiglia di origine toscana che nella notte tra il 25 e il 26 dicembre ha vissuto un Natale da incubo.

Il servizio de Il13, televisione del gruppo Netweek:

 

Versa in condizioni critiche Maurizio Chisciotti, 73 anni, marito di Patrizia, in condizioni gravissime anche la figlia 28enne Laura Chisciotti, residente a Montemurlo, in Toscana. Proprio dalla provincia di Prato era scattato l'allarme lanciato dal fidanzato di Laura, preoccupato dai sintomi accusati dalla giovane nella notte.

Era il cuore della notte di Santo Stefano quando Laura aveva deciso di chiamare il proprio ragazzo, residente a Prato, lamentando una forte nausea e la difficoltà persino nel camminare.

Intuito che stava accadendo qualcosa di particolarmente grave, il giovane ha immediatamente contattato il 112, con i soccorritori toscani a loro volta ad allertare la centrale operativa emergenza sanitaria friulana. In pochi minuti i soccorritori raggiungono la casetta in montagna di Forni di Sopra. La scena a cui i soccorritori assistono è terribile. Patrizia Pontani è già priva di vita, deceduta a causa delle esalazioni di monossido così come i due cani della coppia.

Il padre è al momento ancora ricoverato, mentre la figlia è stata dimessa.

La Procura della Repubblica di Udine ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo, per il momento contro ignoti. La fonte della fuga di monossido risiederebbe nella caldaia dell'abitazione. Uno stabile peraltro interamente rinnovato pochi anni prima. Dopo averla comprata all'asta, la famiglia Chisciotti aveva speso molti soldi ed energie per rimetterla a nuovo.

Quello del 2024 era il primo Natale nella nuova casetta di montagna, finalmente terminata e completata. Un momento di festa in diventato in poche ore un incubo, con una persona morta e due in gravi condizioni a causa del monossido, il killer delle feste natalizie. È già il quarto caso che coinvolge la Toscana e i suoi abitanti.

I tre casi recenti in Toscana

Soltanto un giorno prima, nella tarda serata della Vigilia di Natale, a Capannori una donna è stata soccorsa per una fuga di gas proveniente da una stufa alimentata da una bombola. La donna avrebbe respirato le esalazioni del monossido, accusando un malore per il quale è stato necessario l'intervento del personale sanitario del 118. La donna, in gravi condizioni per una crisi respiratoria, è stata portata in codicerosso all'ospedale San Luca di Lucca. Anche altre 14 persone con lievi sintomi sono andate volontariamente in ospedale per accertamenti e ora sono state dimesse.

Nella giornata di martedì 24 dicembre 2024 a Piombino, provincia di Livorno, marito e moglie, rispettivamente di 79 anni e 77 anni, sono stati ricoverati presso l'ospedale di Grosseto dove sono stati sottoposti alla camera iperbarica. Anche in questo caso una fuga di gas avrebbe causato l'intossicazione da monossido di carbonio, per quattro persone, le altre due sono asintomatiche.

Solo 5 giorni prima, nel pomeriggio di giovedì 19 dicembre, quasi un'intera famiglia ha perso la vita a causa delle esalazioni di monossido di carbonio. E' successo a San Felice a Ema, provincia di Firenze. Una fuga di gas probabilmente proveniente da una caldaia malfunzionante che ha causato la morte di padre, madre e figlio, mentre la piccola sopravvissuta di 6 anni lotta per la vita al Meyer.

Monossido di carbonio: killer silenzioso

Il monossido di carbonio (CO) è un gas incolore, inodore, insapore, non irritante; l’assenza di caratteristiche organolettiche lo rendono quindi un pericoloso e silenzioso  killer.

Inoltre, i primi sintomi vengono spesso ignorati in quanto l’esposizione a monossido di carbonio non dà inizialmente segni evidenti: un leggero mal di testa, un po’ di affanno, sensazione di vertigini, uno stato di confusione mentale, generici disturbi alla vista, nausea, vomito. Disturbi tutti che, nel loro complesso, sono anche associabili e riconducibili a diverse e comuni cause, con il risultato che non ci si bada più di tanto.

L’avvelenamento da monossido di carbonio può avvenire per cause accidentali (scaldabagni, stufe, impianti di riscaldamento difettosi, locali con camini e stufe a legna non sufficientemente ventilati) che si producono soprattutto nei mesi invernali perché legate al maggior utilizzo di tali impianti. A questa  possono sommarsi cause esterne quali umidità, temperatura e particolari condizioni climatiche che possono esasperare gli effetti.

Le conseguenze

Anche quando il livello di intossicazione è fortunatamente al di sotto della soglia letale, il monossido di carbonio produce effetti dannosi che di rado vengono riconosciuti e attribuiti ad esso: perdita di memoria, incontinenza urinaria e fecale e sintomi che solitamente si verificano in malattie degenerative neurologiche quali Alzheimer e Parkinson, oltre ad altri  gravi effetti neurologici.

Cosa fare

Tre le operazioni indispensabili da compiere per ridurre quanto più possibile i rischi:

  • L’accurata verifica dell’installazione e funzionamento degli impianti di riscaldamento
  • Il rispetto delle norme di sicurezza
  • L’ispezione regolare del sistema di areazione e del tiraggio dei camini

Una buona idea può essere installare dei rilevatori di monossido di carbonio, strumenti generalmente a basso costo che segnalano quando la concentrazione di CO supera i livelli di guardia.

Come si soccorre una persona intossicata da monossido di carbonio

Se ci troviamo di fronte a una persona vittima di intossicazione da monossido di carbonio cosa dobbiamo fare? Come sempre la tempestività dell'intervento è fondamentale. Ecco i comportamenti da tenere

  • Areare immediatamente l’ambiente e allontanare subito la persona facendo attenzione a non compromettere la propria incolumità
  • Somministrarle subito ossigeno ad alta concentrazione
  • Chiamare il 118

La camera iperbarica è il trattamento principale e spesso risolutivo dell’intossicazione da monossido di carbonio.

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