Molestie di Capodanno a Milano, sale a 8 il numero delle vittime. Taharrush gamea: l'inquietante ipotesi
Ciò che lascia più attoniti è che questi atti si siano consumati nel "salotto buono" della città, non nelle più problematiche periferie
Il quadro che si sta delineando circa le molestie sessuali - denunciate per prima da una ragazza belga - a Capodanno 2025, nella centralissima piazza Duomo di Milano, assume contorni inquietanti. Mentre sale ad otto il totale delle vittime femminili accertate, gli inquirenti sono sempre più convinti che si sia trattato di un "Taharrush gamea", che in arabo indica proprio un'aggressione sessuale da parte di un gruppo di uomini nei confronti di una donna che viene circondata e abusata crudelmente
Ciò che lascia più attoniti è che questi atti si siano consumati nel "salotto buono" della città, non nelle più problematiche periferie: tra Piazza Duomo e la Galleria Vittorio Emanuele II. Zona centralissima che, si suppone, avrebbe dovuto essere presidiata in occasione della notte di San Silvestro.
Molestie a Capodanno: sale a otto il numero delle vittime
Era già successo nel 2022 con enorme clamore, stavolta si pensava che la lezione fosse ormai compresa… e invece è accaduto di nuovo. Il problema è che - forse proprio per vergogna - inizialmente s'è cercato di sminuire il tutto: la prima a scoperchiare il vaso era stata una giovane turista belga, ma le notizie iniziali diffuse tratteggiavano una storia vaga, con poche prove, non suffragata neppure da una denuncia… Alla fine la Procura è intervenuta d'ufficio aprendo un'indagine e menomale: non solo la denuncia della ragazza belga (e del suo fidanzato) è arrivata, ma si sono aggiunte quelle di un'altra giovane turista stavolta inglese, ma anche quella di una avvocatessa lombarda.
Gli inquirenti sono sempre più convinti che si tratti di un Taharrush gamea, che in arabo indica proprio un'aggressione sessuale da parte di un gruppo di uomini nei confronti di una donna che viene circondata e abusata crudelmente. Le indagini continuano ad essere a carico di ignoti. Non è ancora chiaro se il gruppo di molestatori abbia premeditato tutto o se sia stata una decisione dell'ultimo momento. Ma il modus operandi è stato lo stesso per tutte le vittime: dopo aver festeggiato in piazza Duomo l'entrata nel nuovo anno, le vittime si sono dirette insieme alla folla verso la Galleria Vittorio Emanuele II e si sono ritrovate separate dai propri compagni e bloccate dal gruppo di uomini.
Come riporta Prima Milano, le telecamere di sorveglianza immortalano il momento: si vede la calca che si dirige verso la galleria, poi una ragazza che viene accerchiata da un gruppo di ragazzi nordafricani. È Laura Barbier, la donna belga che ha fatto esplodere il caso trovando il coraggio di denunciare. "Mi sono sentita sporca, pensavo di morire", dice. Stessa sorte è toccata ad altre sue tre amiche. Gli amici cercano di aiutarle, ma vengono accerchiati da una quarantina di uomini tra i 20 e i 40 anni. E tutte dicono la stessa cosa: un gruppo di 30 giovani ha accerchiato le vittime e nella calca sono spuntate mani che hanno messo in atto pesanti palpeggiamenti.
Identica modalità messa in atto due anni prima, quando però una ragazzina nel marasma addirittura era stata completamente spogliata e poi abbandonata nuda al freddo sul lastricato. Questa volta il branco ha forse adottato qualche cautela in più (tanto che il fidanzato della turista belga alla fine è riuscito con la forza a strapparla dalle grinfie dei molestatori e a trascinarla via), ma la sostanza resta la stessa.
La stessa testimonianza arriva da una coppia reggiana. Lei racconta in lacrime di essere stata aiutata proprio dal compagno che l'ha tirata fuori dall'incubo con tutte le sue forze. E con lei il totale delle vittime sale così a otto.
Violenza sessuale fuori dall'Alcatraz
Mentre si scoperchia il vaso di Pandora, Prima Bergamo riporta la notizia dell'arresto di un egiziano di 36 anni residente a Gorno, nella Bergamasca, per tentata rapina e violenza sessuale, in seguito all'aggressione di un branco a danno di una coppia di giovani avvenuta nel parcheggio accanto all'Alcatraz, a Milano in via Valtellina.
Secondo quanto ricostruito, una decina di nordafricani li ha avvicinati quando sono usciti dal locale, nella notte tra venerdì 10 e sabato 11 gennaio 2025, per portare via loro quanto avevano di valore. Dopo che il ragazzo ha reagito, però, le loro attenzioni si sono spostate sulla giovane, una studentessa 19enne, che è stata circondata e poi i soggetti hanno iniziato ad abusarne.
La resistenza della coppia e l'intervento degli addetti alla sicurezza della discoteca ha messo in fuga il gruppo, ma uno di loro non è riuscito a scappare ed è stato bloccato anche con l'intervento di una pattuglia dei carabinieri, impegnata in un controllo della zona.
Tante le similitudini con quanto accaduto a Capodanno: ancora un branco che circonda una ragazza, ancora una zona centrale e frequentata di Milano, ancora la ferocia e il senso di impunità che pare guidare le azioni scellerate.
La tentata rapina sventata da Matteo Viviani
A denunciare la microcriminalità dilagante nel centro del capoluogo lombardo, anche Matteo Viviani, storico inviato de Le Iene.
Due fidanzatini ventenni che passeggiano abbracciati nell'orario dell'aperitivo serale (mica a notte fonda) nella più famosa piazza lombarda e che vengono improvvisamente accerchiati, prima provocati e poi quasi rapinati, non fosse per l'intervento dell'inviato (in quel momento "in borghese"), che ha capito tutto e ha sventato l'aggressione.
Questa la vicenda raccontata da Viviani negli scorsi giorni. Come testimoniano anche i suoi video social: i fatti si sono consumati proprio sotto l'occhio della statua della Madonnina, che troneggia sul Duomo. Esattamente come le violenze di Capodanno. In zona centro, che più in centro non si può.
Polemiche sull'amministrazione Sala
Cresce anche la tensione politica sul caso: l'amministrazione Sala viene accusata di non aver garantito sicurezza e ordine pubblico.
Il primo cittadino ha replicato:
"Il problema c’è da sempre e in questa fase è più intenso. Bisogna capire se ci sono nuove modalità. Penso alle vicende di Capodanno, io non ho commentato per un po’ di giorni perché volevo capire. Non sappiamo se si tratta, come qualcuno dice, di questo fenomeno che in arabo si definisce “Taharrush gamea”, queste molestie collettive. Che sia così o meno, è chiaro che sono situazioni che vanno represse e controllate. Sulla sicurezza tutti polemizzano e pochi fanno. Quello che sto cercando di fare è di fare assunzioni massive di vigili. Il mio mandato finirà con un record storico di presenza di vigili a Milano. La sicurezza è un diritto e tutto quello che si può fare, si farà. Ripeto, bisogna porre attenzione a nuovi fenomeni che si stanno sviluppando e che ovviamente ci preoccupano".
E ancora:
"Il punto è, e lo dico a tuti i miei concittadini, noi dell’immigrazione, e dobbiamo farcene una ragione, ne abbiamo bisogno. Nella nostra bella vita, quando andiamo al ristorante, chi sta dietro le cucine? Quando cerchi un infermiere, quando cerchi una badante, quando hai lavori in casa? Mettere tutto insieme non va bene. Il punto è che ciò non deve portare alla rinuncia di vivere in una realtà in cui la gente si sente sicura. Non si può attribuire tutto al tema immigrazione, la destra soffia su questo fuoco da sempre".
Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, durante il question time alla Camera, ha commentato:
"L'Autorità giudiziaria sta accertando il quadro delle responsabilità, facendo piena luce su quanto accaduto anche al fine di verificare, come sembra, se si sia trattata di una pratica organizzata ascrivibile al cosiddetto “Taharrush Gamea. In ogni caso, i fatti di Milano sono assolutamente inaccettabili e richiamano forte l'attenzione sul tema della violenza contro le donne e del rispetto dei diritti fondamentali e dei nostri valori costituzionali. La prima risposta che stiamo dando - ha aggiunto - è quella di incrementare il controllo del territorio e le attività di prevenzione e contrasto di ogni forma di illegalità".
che dire , e sarò sampre ''piu''peggio