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Moglie "adultera e indemoniata": la fa lapidare dai figli

Una vicenda agghiacciante che viene da Roma

Moglie "adultera e indemoniata": la fa lapidare dai figli
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La strage di Altavilla Milicia è ancora sotto i riflettori e ha sconvolto tutti quanti. Antonella Salamone e i figli Emanuel e Kevin, 5 e 16 anni, sono stati torturati e uccisi dal padre Giuseppe Barreca, dalla figlia 17enne Miriam e da due "amici" perché a detta loro erano posseduti dal demonio. Una vicenda scioccante, che purtroppo non è l'unica in Italia. In questi giorni un altro episodio altrettanto incredibile è emerso a Roma.

Moglie "adultera e indemoniata": la fa lapidare dai figli

Siamo a Roma. Lui, il marito, è un professionista della comunicazione 55enne. La moglie, coetanea, è consulente di una società energetica. Una famiglia all'apparenza come tante altre, con due figli, due buoni lavori e una vita normale. Ma dentro le mura di casa succedeva di tutto.

La vicenda è diventata nota negli ultimi giorni, dopo che è finita in Tribunale. Ma le vessazioni risalgono a qualche anno fa. A quando la figlia maggiore della coppia,  plagiata completamente dal padre, scopre uno scambio di sms tra la madre e un ex fidanzato. Non è dato sapere il contenuto delle conversazioni, ma queste bastano al marito geloso per definire la moglie "adultera e indemoniata".

Preghiere di notte e rituali di purificazione

La donna ha raccontato che il marito l'ha costretta ad affrontare alcune sedute con un esorcista. Ma non solo. Questi solo alcuni dei passaggi più drammatici del racconto della 55enne.

"Una volta iniziammo a pregare a mezzanotte e all’alba ancora dovevamo pregare. Io mi alzai e lui si arrabbiò così tanto che mi spaccò un labbro".

"Una volta mi ha cacciata di casa perché non dicevo il rosario come voleva lui, mi ha preso le cose e me le ha buttate sul pianerottolo. Il martedì e il venerdì dovevamo digiunare per espiare i peccati. Sono dimagrita di 22 chili".

E poi ancora.

"Ci costringeva a gite spirituali da Padre Pio, da Santa Rita da Cascia, a Loreto. Io dicevo che i figli dovevano andare a scuola, ma lui sosteneva fosse più importante la fede".

I sassi contro la madre

Un crescendo di episodi agghiaccianti. Sino a quanto avvenuto in un bosco vicino a Rocca Priora, dove un giorno ha portato la famiglia e intimato ai figli di picchiare la madre:

"Tiratele i sassi, prendetela a calci. I ragazzi lo hanno fatto perché avevano paura che se avessero rifiutato se la sarebbe presa con loro. Però si sono fermati, implorando il padre di smetterla perché mi facevano male".

Una famiglia divisa

Come nella drammatica vicenda di Altavilla Milicia, anche in questo caso siamo di fronte a una famiglia divisa. In aula la figlia - completamente plagiata dal padre - ha difeso il genitore. Tanto che i giudici le hanno dovuto ricordare che l'imputato per maltrattamenti è lui. Il fratello, invece, non vuole avere più nulla a che fare con lui.

 

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