Minorenni molestate sul treno di ritorno da Gardaland: "Ragazze bianche privilegiate, qui non salite"
Nonostante non ci sia ancora la conferma ufficiale, pare che i presunti molestatori facessero parte del gruppo che ha generato la maxi-rissa durante il “raduno” a Peschiera del Garda.
Una giornata allegra e spensierata, trascorsa in uno di più importanti luna park d'Italia, si è trasformata in un vero e proprio incubo per alcune minorenni che stavano rientrando con il treno da Gardaland. Sei ragazze di Milano e Pavia, tra i 15 e i 17 anni, mentre si trovavano a bordo del regionale che va da Peschiera verso il capoluogo lombardo, sono state vittima di molestie e aggressioni sessuali da parte di un gruppo di adolescenti che le ha accerchiate, arrivando addirittura a palpeggiarle. Subito, a seguito del caso, sono partite le denunce:
"Ridevano e ci dicevano 'le ragazze bianche qui non salgono'".
Le prime indagini da parte delle forse dell'Ordine hanno consentito di individuare un branco composto da circa 30 ragazzi, molti di quasi sono minorenni, che sarebbero appunto i presunti responsabili delle molestie. Stando a quanto ricostruito dalla Polizia, nonostante non siano ancora arrivate conferme ufficiali, pare che i ragazzi fermati facessero parte anche del gruppo che ha generato la maxi-rissa durante il “raduno” a Peschiera del Garda, una vicenda che ha visto l'intervento in massa della Polizia in tenuta anti-sommossa.
Sei minorenni molestate sul treno di ritorno da Gardaland
Avevano deciso di trascorrere l'ultimo ponte prima della fine della scuola, quello del 2 giugno 2022, in uno dei luna park più grandi e rinomati d'Italia, per vivere una giornata di allegria e spensieratezza, mista all'adrenalina delle spettacolari montagne russe. Mai si sarebbero però potute aspettare che quel momento di svago si trasformasse in un vero e proprio incubo. Come raccontato da Prima Verona, sei minorenni di Milano e Pavia, tra i 15 e i 17 anni, sono state vittima di aggressioni e molestie sessuali mentre si trovavano sul treno di ritorno da Gardaland.
30 giovani sospettati: "Le ragazze bianche qui non salgono"
La triste vicenda si è verificata sul regionale 2640 che va da Peschiera verso il capoluogo lombardo. Mentre le adolescenti si trovavano sul convoglio ferroviario, sono state raggiunte e accerchiate da un branco di circa 30 ragazzi che hanno iniziato a molestarle per diverso tempo. Subito, a seguito del caso, sono partite le prime denunce. Le giovani, vittima di molestie, hanno raccontato a Il Giorno:
"Eravamo circondante. Il caldo era asfissiante e alcune di noi sono svenute. Mentre cercavamo il controllore loro ridevano e ci dicevano: ‘Le donne bianche qui non salgono’".
Le prime indagini da parte delle Forze dell'Ordine hanno consentito di individuare un branco composto da circa 30 ragazzi, molti di quasi sono minorenni, che sarebbero i presunti responsabili delle molestie.
I ragazzi facevano parte della maxi-rissa in piazza a Peschiera del Garda
Sul caso di molestie sessuali avvenuto sul regionale 2640 è poi emersa un'ulteriore indiscrezione. Stando a quanto ricostruito dalla Polizia, i 30 ragazzi sospettati pare facessero parte anche della maxi-rissa che si è scatenata in piazza a Peschiera del Garda.
Come spiegato da Prima Verona, infatti, a seguito di una festa trap improvvisata qualche giorno prima sui social, soprattutto tramite Tik Tok, un alto numero di giovani è stato protagonista di una rissa furibonda nella spiaggia tra Lido Campanello a Castelnuovo del Garda e Lido Pioppi a Peschiera del Garda.
Una lite verificatasi in pieno giorno, alla luce del sole e che è stata immediatamente ripresa dai cellulari dei presenti che, in pochissimo tempo, hanno caricato i video online, facendoli diventare virali in un batter d'occhio. Secondo quanto ricostruito dalle Forze dell'Ordine, a scatenare la rissa sarebbe stato il furto di un portafoglio. Per riuscire a placare gli animi e riportare la situazione alla normalità è intervenuta la Polizia in tenuta antisommossa, con un elevato numero di agenti. Non sono mancate anche le manganellate contro i ragazzi per riuscire ad arginare gli scontri.
Ragazze molestate a Peschiera, il governatore Zaia: "Tolleranza zero"
Anche il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, si è espresso riguardo alla vicenda delle minorenni molestate dal branco sul treno di ritorno da Gardaland:
"Continuiamo la nostra battaglia quotidiana per una libertà non solo individuale, ma sociale. Pensare che delle ragazze vengano importunate, molestate o che siano oggetto di aggressione nei nostri territori non esiste. Il mio appello è che ci sia tolleranza zero e che le forze dell’ordine ci mettano il massimo impegno per trovare i responsabili.
Noi veneti siamo abituati a un rapporto sociale basato sul rispetto delle persone e delle regole. Non deve passare l’idea – ha concluso il governatore del Veneto - che fatti come questi possano diventare ordinari o addirittura, peggio ancora, che ci si possa assuefare. Non ci siamo mai neanche adeguati al fatto di mettere gli allarmi in casa e di pensare di chiuderci dentro. Ripeto, tolleranza zero”.