Rapina e minacce razziali

Minacce di morte per il colore della pelle, due noti trapper arrestati in Brianza

Fermati dai carabinieri il 25enne brianzolo Jordan Jeffrey Baby e il 26enne romano Traffik.

Minacce di morte per il colore della pelle, due noti trapper arrestati in Brianza
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Un gravissimo episodio di razzismo che ha visto come protagonisti due noti trapper, già conosciuti per precedenti penali che avevano generato una consistente portata mediatica in tutta la Penisola. Qualche giorno fa, in una stazione ferroviaria di Carnate, Comune in provincia di Monza Brianza, i due hanno minacciato e rapinato, utilizzando dei coltelli a serramanico, un 41enne nigeriano che stava tornando da lavoro con la sua bicicletta.

"Ti ammazziamo perché sei n**o".

Questa la frase oltraggiosa che gli avrebbero detto, mentre gli prendevano la bici per poi spaccargliela.

"Ti ammazziamo perché sei n**o", due noti trapper arrestati in Brianza

Sono ancora finiti all'attenzione delle forze dell'Ordine Jordan Jeffrey Baby e Traffik, due noti trapper italiani, già conosciuti per svariate circostanze penali che li avevano portati ad ottenere rilevanza mediatica. Questa volta, come raccontato da Prima Monza, i due si sono resi protagonisti di un gravissimo episodio di razzismo. Ma andiamo con ordine.

Tutto ha avuto inizio alcuni giorni fa alla stazione ferroviaria di Carnate, in provincia di Monza Brianza. Intorno alle 16.30 un operaio 41enne nigeriano appena sceso dal treno dopo una giornata di lavoro per tornare a casa, si è diretto nel sottopasso pedonale spingendo la propria bicicletta quando, all’improvviso, dalle scale di accesso ai binari ha notato scendere due ragazzi a torso nudo con le t-shirt a coprire le spalle.

Immediatamente i due giovani hanno così cominciato ad inveire contro l’uomo afroamericano, per poi estrarre dalle proprie tasche due coltelli. Avvicinandosi al 41enne lo minacciavano di morte:

“Vogliamo ammazzarti perché sei n**o”.

L’uomo spaventato abbandonava la bicicletta ed il proprio zaino allontanandosi dal sottopasso in direzione di via Roma venendo inseguito dai due ragazzi che sempre brandendo i loro coltelli, gridandogli di fermarsi, continuavano a minacciarlo di morte per il colore della sua pelle. Una volta raggiunta via Libertà, voltandosi, ha notato che i giovani invece di seguirlo erano tornati indietro scendendo nuovamente nel sottopasso dove si sono appropriati della bicicletta e dello zaino dirigendosi verso i binari.

Gli hanno distrutto la bici con cui andava a lavorare

Il nigeriano è tornato quindi in stazione e dall’altra parte dei binari ha invitato i giovani a restituirgli quanto sottrattogli. Di rimando però, uno dei due ha gettato la refurtiva tra i binari per poi avventarsi con il coltello sui copertoni della bici lacerandoli, mentre l’altro ha filmato la scena con il proprio cellulare.

L’uomo rassegnato, è rimasto a distanza notando che i suoi aggressori salivano sul treno in transito in direzione Monza, facendo perdere le loro tracce, riuscendo un attimo prima a scattare alcune fotografie poi risultate fondamentali per l'identificazione. Al termine dell’evento, durato circa 30 minuti, l’uomo ha contattato il 112, richiedendo alla Centrale Operativa della Compagnia di Monza l’intervento dei Carabinieri, al quale ha fornito accurata descrizione dei due ragazzi.

Le immediate ricerche purtroppo non hanno dato esito e si è proceduto, presso il competente comando Stazione Carabinieri di Bernareggio, a raccogliere la denuncia, nella quale, la vittima oltre a raccontare la disavventura, ha fornito alcuni dettagli ed una testimonianza rafforzata dalle immagini scattate con il proprio telefonino. Dall’esame delle fotografie, gli investigatori sono risaliti immediatamente all’identità di uno dei due soggetti, Jordan Jeffrey Baby, noto trapper brianzolo 25enne, balzato più volte agli onori della cronaca nazionale per la sua insofferenza nei confronti delle Forze dell’Ordine e noti personaggi televisivi, e in passato sottoposto anche a Sorveglianza Speciale.

Il fermo

L’indomani mattina i militari della Stazione di Bernareggio, durante un servizio di pattuglia, mentre stavano percorrendo via Risorgimento hanno notato camminare a piedi due ragazzi, di cui uno è stato immediatamente riconosciuto nel noto trapper mentre l’altro, pur non conoscendone le generalità, è stato senza alcuna ombra di dubbio identificato nel secondo esecutore della rapina, nonché del danneggiamento della bici, dalle foto fornite dalla vittima ai Carabinieri.

Immediatamente richiesti rinforzi alla Centrale Operativa, appena giunta un’altra pattuglia si è proceduto al controllo dei due, ed una volta bloccati, già dalla perquisizione personale, entrambi nei rispettivi pantaloni sono stati trovati in possesso di due coltelli a serramanico, verosimilmente gli stessi usati per minacciare l’extracomunitario.

Accompagnati in caserma si è proceduto alla loro completa identificazione, riconoscendo nell’accompagnatore, nonché complice del trapper brianzolo, Traffik, un 26enne romano musicista anche lui, gravato da precedenti per rapina, resistenza a pubblico ufficiale e reati in materia stupefacenti.

Una volta accertato, dalla ricostruzione dei fatti,  i Carabinieri hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto per i reati di rapina in concorso aggravata dall’uso di armi e dalla discriminazione razziale, porto di oggetti atti ad offendere, dandone comunicazione al Sostituto Procuratore di turno presso la Procura di Monza. Terminata la stesura degli atti i due trapper sono stati condotti presso il carcere di Monza e l’indomani, presentatisi dinnanzi l’autorità giudiziaria del capoluogo brianzolo, al termine dell’udienza, conclusasi con la convalida del fermo operato dai Carabinieri, per entrambi è stata disposta la misura cautelare in carcere.

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