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Milano, violentata e picchiata in strada: ex arrestato. Pavia, stalking ossessivo anche davanti all'asilo nido del figlio

Due vicende lombarde da incubo che testimoniano la piaga (che non accenna a migliorare) della violenza sulle donne

Milano, violentata e picchiata in strada: ex arrestato. Pavia, stalking ossessivo anche davanti all'asilo nido del figlio
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Violenze sessuali, minacce di morte, ossessioni malate: due storie lombarde da incubo, per due donne, che hanno rischiato di andare ad allungare la lunga lista dei femminicidi nel nostro Paese.

Picchiata per strada, violentata e minacciata di morte per mesi

Succede a Milano. Per mesi ha perseguitato la compagna che voleva lasciarlo arrivando a minacciarla di morte, fino a quando lei dopo essere stata soccorsa per strada dalla polizia locale al culmine di una lite, lo ha denunciato. L'uomo, a seguito delle indagini è stato raggiunto da un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere emessa per atti persecutori e violenze sessuali avvenute nell'arco di sei mesi.

Come racconta Prima Milano, il 4 ottobre 2024, una passante, allarmata dalle urla della giovane per strada era intervenuta in suo soccorso e aveva fermato una pattuglia dei vigili che stava passando. All’arrivo degli agenti il compagno si era rapidamente allontanato. La giovane, di origini sudamericane, era stata medicata in ospedale e dimessa con una prognosi di 10 giorni. Il 5 ottobre 2024, aveva sporto denuncia presso il Nucleo tutela donne e minori della Polizia Locale.

Geloso e violento non accettava di essere lasciato

Secondo quanto emerso dalle indagini, la relazione fra i due era iniziata a febbraio di quest’anno ma nel giro di un paio di mesi l’uomo aveva cominciato a mostrarsi estremamente geloso e controllante con una progressione di aggressività verbale e fisica nei confronti della giovane. Già a maggio le aveva provocato varie lesioni mai denunciate per paura di ripercussioni.

Nelle settimane successive la donna aveva comunicato al fidanzato di voler chiudere la relazione ma lui non accettava la decisione e cominciava a perseguitarla, intimidirla, minacciarla, anche di rendere pubblici alla famiglia di lei alcuni video che aveva girato a sua insaputa in momenti di intimità. L'accusava anche di ripetuti tradimenti, la seguiva sui social, via telefono, a casa, frequentemente al lavoro.

In un crescendo di ossessione era arrivato a violentarla e a mandarle video di sé stesso con una pistola in mano pronto a usarla contro di lei oppure la minacciava di darle fuoco o di tagliarle la testa e spedirla a sua madre.

Stalking alla ex anche fuori dall'asilo nido

Vicenda simile a Garlasco, in provincia di Pavia. Nel pomeriggio di martedì 28 ottobre 2024, i Carabinieri hanno arrestato un 30enne originario di San Giorgio di Lomellina, già con precedenti penali. L’operazione è scattata attorno alle 15.40, quando l'uomo ha violato un provvedimento di divieto di avvicinamento a seguito di una denuncia sporta dalla sua ex compagna.

Come racconta Prima Pavia, l'ex si è presentato davanti all’asilo nido frequentato dal figlio, proprio durante l’orario di uscita dei bambini. Sapeva che la madre del piccolo sarebbe arrivata poco dopo e, dopo averla perseguitata con continue telefonate e messaggi dal tono minatorio, ha scelto di affrontarla in un luogo pubblico.

La vittima, vedendolo, ha immediatamente contattato i Carabinieri. Una pattuglia è intervenuta prontamente sul posto, procedendo all'arresto dello stalker. 

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