PRIMA VENEZIA

Mestre, delle due una: lo sterzo del bus si è rotto nell'impatto al suolo o è la causa della strage

Un elemento chiave che potrebbe rappresentare una vera e propria svolta nelle indagini

Mestre, delle due una: lo sterzo del bus si è rotto nell'impatto al suolo o è la causa della strage
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Intorno alle 20 del 3 ottobre 2023, un bus carico di una comitiva di ucraini e persone di altre nazionalità è precipitato dal cavalcavia a Mestre, finendo vicino ai binari dopo un volo di una decina di metri. Poi il mezzo elettrico è stato divorato dalle fiamme.

Nell'impatto sono morte 21 persone, tra cui l'unico italiano: il trevigiano Alberto Rizzotto, che guidava il mezzo. La prima ipotesi secondo cui l'incidente fosse dovuto a un malore dell'autista è stata smentita dagli accertamenti effettuati sul cuore di Rizzotto, ma adesso è emerso un altro importante dettaglio: lo sterzo dell'autobus era, infatti, rotto. Potrebbe essere stata questa la causa della strage? La perizia è ancora in corso.

Strage di Mestre: possibile guasto allo sterzo del bus

A distanza di 4 mesi e mezzo dalla strage di Mestre che vide la morte di 21 persone, il 3 ottobre 2023, precipitate da un cavalcavia a bordo di un bus, emergono nuovi dettagli davvero significativi per fare luce sulla dinamica dell'incidente.

Lo sterzo del veicolo, infatti, sembrerebbe essersi rotto. Ma il guasto è avvenuto a seguito dell'impatto al suolo o potrebbe essere la causa scatenante del sinistro?

La perizia è ancora in corso, si sta indagando sul momento esatto in cui sarebbe avvenuta la frattura grazie ad un'analisi al microscopio dei frammenti dello sterzo: un elemento che potrebbe rappresentare una vera e propria svolta nelle indagini.

Nell'ambito dell'inchiesta sono attualmente indagate quattro persone, tra cui il dirigente dei Lavori pubblici del Comune e l'amministratore delegato della società La Linea.

Intanto si attendono tra il 28 e il 29 febbraio 2024 i verdetti degli esperti nominati dalla Procura sulla meccanica del mezzo, sulla tenuta stradale del cavalcavia e sulle scatole nere.

Queste ultime fornirebbero preziose informazioni sulla velocità del veicolo durante l'incidente e sulle azioni dell'autista.

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