Nel Veronese

Mentre sfalcia l'erba del vigneto col trattore, perde il controllo del mezzo e precipita in un scarpata

Nel frattempo, l'ultimo report dell'Osservatorio Vega testimonia uno scenario tragico relativo agli incidenti sul lavoro: nei primi sette mesi del 2023 ci sono state 559 vittime (una media di 80 al mese)

Mentre sfalcia l'erba del vigneto col trattore, perde il controllo del mezzo e precipita in un scarpata
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A poche ore di distanza dalla strage di Brandizzo, dove cinque operai che stavano lavorando sui binari della ferrovia sono stati travolti e uccisi da un treno che transitava a 160 km/h, si è verificata un'altra tragica vicenda sul lavoro: a Soave, provincia di Verona, un agricoltore ha perso la vita schiacciato dal suo stesso trattore.

Nel frattempo, riguardo al tema degli incidenti sul lavoro, l'Osservatorio Vega ha stilato un report aggiornato con il bilancio dei primi sette mesi del 2023: le vittime totali sui luoghi di lavoro sono 559, con una media di 80 decessi al mese.

Perde il controllo del trattore mentre sfalcia l'erba e precipita in una scarpata

E' un altro tragico incidente sul lavoro che riguarda i trattori quello avvenuto nella tarda mattinata di oggi, giovedì 31 agosto 2023, a Soave, Comune della provincia di Verona (Veneto).

Come raccontato da Prima Verona, S.V., un agricoltore di 70 anni, mentre stava sfalciando l'erba del suo vigneto con il mezzo agricolo, all'improvviso ne ha perso il controllo ed è precipitato in una scarpata.

L'incidente accaduto al 70enne, residente ad Albaredo d'Adige, si è verificato nel vigneto di sua proprietà in località Monte Boiolo.

Il 70enne stava guidando il trattore Landini 5500 quando ha perso il controllo del mezzo agricolo rotolando lungo una scarpata per alcuni metri. Il trattore ha finito la propria corsa ribaltato ed il conducente è rimasto schiacciato decedendo sul colpo. Sul posto militari della Stazione Carabinieri di Soave, i vigili del fuoco del distaccamento di Caldiero, Suem 118 e Spisal.

Da inizio 2023 sono morte 559 persone sui luoghi di lavoro

Come affermato in apertura, proprio nelle ore successive alla strage di Brandizzo, dove sono morti cinque operai travolti da un treno, l'Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega ha stilato l'ultimo report relativo agli incidenti sul lavoro mortali avvenuti da inizio 2023 nella nostra Penisola.

Il bilancio che ne è emerso è tragico: 559 vittime in sette mesi con una media di 80 decessi al mese. 430 in occasione di lavoro (+4,4% rispetto a luglio 2022) e 129 in itinere (-17,8% rispetto a luglio 2022). Ancora alla Lombardia va la maglia nera per il maggior numero di vittime in occasione di lavoro (74). Seguono: Veneto (40), Lazio (36), Campania e Piemonte (33), Emilia Romagna (31), Puglia (29), Sicilia (26), Toscana (21), Abruzzo (16), Marche (14), Umbria e Calabria (13), Friuli Venezia Giulia (12), Trentino Alto Adige e Liguria (11), Sardegna (10), Basilicata (5) e Valle d’Aosta e Molise (1).

"La situazione - fa sapere l'osservatorio Vega - è ancora critica e peggiora di mese in mese. Crescono gli infortuni mortali registrati in occasione di lavoro (+ 4,4% rispetto allo stesso periodo del 2022) passati da 412 a 430. e sono 129 quelli in itinere".

Preoccupante anche l’elevata incidenza di mortalità dei giovanissimi con un’età compresa tra i 15 e i 24 anni. ben superiore rispetto ai colleghi nella fascia tra i 25 e i 34 anni (15,7 contro 9,5). E fino ai 14 anni si rilevano ancora 30.845 denunce di infortuni (circa il 9% del totale).

Il livello d’emergenza rimane elevato ancora per i lavoratori stranieri: il loro rischio di infortunio mortale è quasi doppio rispetto agli italiani, con un’incidenza di mortalità di 33,3 contro il 16,9 degli italiani.

Sempre in diminuzione dall’inizio dell’anno le denunce di infortunio totali: - 21,9% rispetto a luglio 2022. Un dato positivo che deve essere sempre e comunque spiegato: nei primi mesi del 2022, infatti, gli “infortuni per covid” erano ancora molto numerosi. dunque, è la conclusione dell’emergenza sanitaria la vera causa di questo significativo decremento.

L'attività manifatturiera rimane il settore più colpito dagli infortuni (42.807).

Sul podio dell’insicurezza ci sono:

  • in zona rossa ci sono: Umbria, Abruzzo, Basilicata e Calabria
  • in zona arancione: Friuli Venezia Giulia, Puglia, Marche, Trentino Alto Adige, Campania, Sicilia e Veneto
  • in zona gialla: Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria, Sardegna, Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna
  • in zona bianca: Toscana e Molise

"Fatto il giro di boa del 2023, le proiezioni statistiche descrivono un panorama a dir poco sconfortante. Ed è avvilente constatare – per chi come noi si occupa da 14 anni di monitorare quotidianamente l’emergenza – come la situazione non accenni in alcun modo a migliorare - Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering di Mestre, commenta così l’ultima indagine realizzata dal proprio team di esperti - Anzi, come nel caso delle morti in occasione di lavoro, lo scenario diventa di mese in mese più critico con un incremento rispetto allo scorso anno del 4,4%".

Per visualizzare il report completo dell'Osservatorio Vega: clicca qui.

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