Da Prima Brescia

Cade con la moto regalatale per il 18esimo compleanno e muore

Inutili i soccorsi per la giovane Matilda Agnesi, morta sul colpo in provincia di Brescia

Cade con la moto regalatale per il 18esimo compleanno e muore
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Quella moto l'aveva tanto desiderata, e le era stata regalata per il suo diciottesimo compleanno un mese fa. A causa del maltempo che ha colpito nelle ultime settimane la Lombardia però, l'aveva usata poco. Sabato 25 maggio 2024, invece, approfittando del sole, Matilda Agnesi è uscita a fare un giro sulla sua nuova Benelli 125 partendo da Cossirano, frazione di Trenzano (Brescia) dove vive con la famiglia, per andare a trovare gli zii a Comezzano-Cizzago, a 5 chilometri di distanza. Ma a un certo punto ha perso il controllo del mezzo e andando a schiantarsi, perdendo così la vita.

Fuori strada con la moto regalata per il compleanno, Matilda Agnesi muore a 18 anni

Come racconta il nostro portale locale Prima Brescia, l'incidente è avvenuto attorno alle 20 di sabato 25 maggio 2024. Matilda Agnesi, in sella alla moto, è finita fuori strada in un tratto in aperta campagna, mentre rientrava verso casa.

Improvvisamente ha perso il controllo della moto ed è finita nel campo dopo una leggera curva. Il buio non era ancora calato e ad allertare i soccorsi sono stati alcuni passanti che hanno assistito all'incidente.

La moto sul luogo dell'incidente

Immediatamente sul posto sono arrivati i soccorritori con ambulanza, automedica ed elisoccorso. Purtroppo però per la diciottenne non c'è stato nulla da fare, è deceduta praticamente sul colpo.

Chi era Matilda Agnesi

Matilda e la sua famiglia erano tornati nella Bassa Bresciana da un anno, dopo una parentesi a Schilpario, nella Bergamasca. Il padre Alessandro è titolare della Trattoria Genuisì di Coccaglio.

Matilda Agnesi

Lei, come racconta Prima Bergamo, dopo le scuole medie, si è iscritta all’Aeronautico di Bergamo.

"Matilda era una ragazza di carattere con un viso d’angelo, ma dotata di forte determinazione, una di quelle che lasciano il segno - ricorda Giuseppe Di Giminiani, dirigente dell’Istituto Aeronautico Locatelli - ra all’ultimo anno del liceo quadriennale: brillante, collaborava anche con il giornalino della scuola, il Corriere Aeronautico. Durante la settimana alloggiava a Madone in una struttura dell’istituto destinata a ospitare gli alunni di fuori provincia".

"Ti voglio ricordare con la tua sottile e dolce ironia, la tua arguzia e capacità di prenderti sempre un po’ in giro, la tua sensibilità sempre troppo spesso mascherata dal tuo voler sempre dimostrare di essere la più forte”, scrive Elena Radice, la sua professoressa di meccanica.

 

 

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