Tragedia a scuola

Le cade addosso una finestra a scuola, bidella muore dopo tre giorni

Maria Boschetto, 65 anni, è deceduta quattro giorni dopo l'incidente. L'autopsia chiarirà le cause

Le cade addosso una finestra a scuola, bidella muore dopo tre giorni

Gli incidenti sul lavoro, purtroppo, non avvengono soltanto in cantiere o in fabbrica. Maria Boschetto, 65 anni, una collaboratrice scolastica di un istituto comprensivo di Alassio, in Liguria, è morta tre  giorni dopo essere rimasta vittima di un grave sinistro avvenuto all’interno della scuola: un serramento si è staccato piombandole addosso e uccidendola.

L’episodio riporta drammaticamente l’attenzione sulla sicurezza negli edifici scolastici italiani.

L’incidente: finestra precipita e colpisce la donna

L’incidente è avvenuto venerdì 17 ottobre 2025 in un bagno della scuola secondaria di primo grado.

Maria Boschetto

La donna stava aprendo una finestra a vasistas quando, improvvisamente, il serramento si è staccato dalle guide e le è caduto addosso.

Nel violento impatto la collaboratrice ha riportato la frattura di una costola e, in circostanze ancora da chiarire, è caduta sul marciapiede esterno del bagno, situato al piano terra dell’edificio.

In Pronto soccorso è stata curata e poi dimessa.

Il decesso quattro giorni dopo: disposta l’autopsia

Durante il weekend, la donna – rientrata a casa dopo le cure – è stata trovata senza vita dal marito.
Le prime ipotesi mediche parlano di una possibile emorragia interna, ma solo l’autopsia disposta dalla Procura potrà confermare se il decesso sia collegato alle ferite riportate nell’incidente scolastico.

Nel frattempo, la magistratura ha aperto un fascicolo d’indagine contro ignoti per chiarire eventuali responsabilità e verificare le condizioni di manutenzione della finestra e della struttura scolastica.

Sopralluogo e indagini sulla dinamica

Subito dopo l’incidente, il sindaco di Alassio, insieme al responsabile dei lavori pubblici, all’Ufficio Scuola e al comandante della Polizia Locale, ha effettuato un sopralluogo per raccogliere elementi utili alla ricostruzione dei fatti.

Secondo le prime testimonianze, la donna avrebbe azionato la maniglia del vasistas – un gesto quotidiano – quando il serramento si è staccato improvvisamente, colpendola.
Resta da chiarire se vi siano state carenze strutturali o manutentive.

“Il marito l’ha trovata nel letto esanime”

“Purtroppo il marito l’ha trovata oggi pomeriggio a letto esanime – il commento di una conoscente, Rita, al portale Prima La RivieraSi era messa a riposare e non si è più svegliata. Forse la causa è stata quando si è fatta male venerdì a scuola. Cercava di aprire una finestra bassa, l’ha tirata con forza se l’è data nel fianco forte e poi è caduta con la testa all’ indietro”.

Le reazioni dei sindacati: “Un lutto inaccettabile”

“Un lutto inaccettabile”, così ha commentato Maria Guarino, presidente di ANIEF Liguria, ricordando la collaboratrice scomparsa:

“Siamo profondamente sconvolti da questa notizia, che getta un’ombra sulla sicurezza degli edifici scolastici. Quello che era iniziato come un infortunio sul lavoro si è trasformato in una tragedia che non doveva accadere.”

Guarino ha poi ribadito:

“Non è ammissibile morire sul luogo di lavoro, specialmente in un ambiente che dovrebbe essere tra i più sicuri: la scuola.”

UIL Scuola Rua: “La sicurezza scolastica continua a essere trascurata”

Anche la UIL Scuola Rua e la UIL Nazionale hanno espresso cordoglio per la morte della collaboratrice, ricordando come episodi simili confermino una criticità strutturale:

“Indipendentemente dall’esito delle indagini, questa tragedia ci ricorda che la sicurezza nelle scuole italiane continua a essere trascurata.”

La segretaria confederale Ivana Veronese e il segretario generale UIL Scuola Rua Giuseppe D’Aprile hanno sottolineato la necessità di interventi organici e duraturi per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, aggiungendo:

“Ogni inadempienza può trasformarsi in tragedia. È tempo di passare dalle parole ai fatti.”

Sicurezza a scuola: una priorità ancora irrisolta

Questo tragico episodio riaccende il dibattito sulla sicurezza dei lavoratori scolastici e sulla manutenzione degli edifici pubblici.

Nonostante gli investimenti annunciati negli ultimi anni, molte scuole italiane presentano ancora carenze strutturali, finestre e infissi obsoleti, e mancanza di controlli periodici. Prova ne sono anche gli ultimi episodi.

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La morte della collaboratrice scolastica di Alassio deve diventare un monito per le istituzioni: garantire ambienti sicuri non è solo un dovere normativo, ma un atto di rispetto verso chi ogni giorno lavora per il benessere degli studenti.

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