Tragedia a Roma

Manuel, morto a 5 anni nell'incidente con il Suv degli youtuber che facevano la sfida "50 ore in Lamborghini"

Manuel Proietti, 5 anni, è morto nell'impatto. Sul Suv viaggiavano i componenti del gruppo di influencer social The Borderline. I sospetti su una challenge dall'esito tragico

Manuel, morto a 5 anni nell'incidente con il Suv degli youtuber che facevano la sfida "50 ore in Lamborghini"
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Una challenge social di quelle pericolose, estremamente pericolose. E questa volta è finita in tragedia. Il piccolo Manuel Proietti, 5 anni, è morto in un incidente stradale, la sua mamma e la sorellina di 3 anni sono gravi a seguito dello schianto tra la loro Smart e un Suv Lamborghini Urus su cui viaggiavano cinque ventenni. E' successo a Roma mercoledì 14 giugno 2023.

(foto copertina da Facebook)

Manuel morto a 5 anni in un incidente con un Suv

Il terribile incidente si è verificato a metà pomeriggio quando le due auto si sono scontrate frontalmente tra via Archelao di Mileto e via di Macchia Saponara, tra Acilia e Casalpalocco. Un impatto terribile. Le condizioni del piccolo, che viaggiava sul seggiolino accanto alla mamma, sono parse subito drammatiche. E' stato portato a Ostia nel reparto di Rianimazione, in arresto cardiocircolatorio. Nonostante gli sforzi dei medici però purtroppo il suo piccolo cuoricino ha smesso di battere poche ore più tardi.

Se la sono cavata con qualche contusione invece il conducente e i passeggeri del Suv, cinque ventenni.

Il padre del bimbo, accorso sul luogo dell'incidente, ha tentato di aggredire i ragazzi. Sul luogo dell'incidente, poi, molti cittadini hanno portato dei mazzi di fiori per il piccolo Manuel.

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La challenge: "50 ore su una Lamborghini"

L'ipotesi terribile è che i giovani in quel momento fossero alle prese con una challenge social per la quale dovevano trascorrere cinquanta ore a bordo di una Lamborghini. Alcuni dei ragazzi, infatti, fanno parte del gruppo di youtber The Bordeline, che sul loro canale Youtube e sulle pagine social Instagram e TikTok spesso sono protagonisti di "sfide" più o meno eccentriche.

Le forze dell'ordine hanno sequestrato i telefonini dei ragazzi a bordo della Lamborghini, per verificare chi stava girando in quel momento il video - già acquisito dagli investigatori - forse da pubblicare poi su YouTube. Non è chiaro se però in quel momento stessero effettivamente girando un video.

I video già pubblicati

L'ipotesi è avvalorata da alcuni video che erano già stati pubblicati sui social dai ragazzi (che sono stati poi rimossi). In uno dei precedenti - per una drammatica coincidenza - uno dei ragazzi parla della potenza del Suv Lamborghini e sbeffeggia i proprietari di altre auto meno performanti, citando proprio le Smart, il modello di auto condotto dalla mamma di Manuel.

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Matteo Di Pietro era al volante: la sua posizione e quella degli amici

Intanto emerge il nome di chi era al volante. Si tratta del giovane Matteo Di Pietro, che è stato indagato per omicidio stradale.

Matteo Di Pietro

Vito Loiacono, altro membro del gruppo che inizialmente era stato indicato come guidatore, ha scritto un post sui social, in cui si è detto distrutto per l'accaduto.

Anche gli altri però rischiano: saranno le indagini a stabilire se stessero filmando o incitando l'amico ad andare più forte.

Il dolore dei proprietario del Suv (noleggiato)

Sulla vicenda è intervenuto anche Gabriele Morabito, il titolare della concessionaria che ha noleggiato il Suv ai ragazzi, con un messaggio di cordoglio e vicinanza alla famiglia del piccolo Manuel.

"Esprimo il cordoglio a nome di tutto lo staff di Skylimit alla famiglia del bimbo, sono distrutto, quando vi dico che facciamo un mestiere del c***o mi riferisco anche a questo, ricordo a tutto però che la dinamica è ancora poco chiara e che insultare noi solo perché noleggiamo auto a persone che possono incorrere in incidenti, non serve a nulla. Cerchiamo di fare tutto nel miglior modo possibile o quanto ci danniamo provandoci. Le responsabilità verranno accertate da chi di dovere e chi ha sbagliato pagherà. Un bacino piccolo".

Chi sono i The Borderline

"Non siamo ricchi ma ci piace spendere per farvi divertire a voi! Tutto quello che facciamo si basa su di voi, più supporto ci date più contenuti costosi e divertenti porteremo, tra sfide, challenge e scherzi di ogni tipo cercheremo di strapparvi una risata in ogni momento:) Ogni singolo euro guadagnato su YouTube verrà speso per portare video ASSURDI e UNICI. Obbiettivo finale? Regalare a qualcuno di voi 1.000.000 Euro (Probabilmente non accadrà mai, ma è il nostro obbiettivo) La nostra fonte di ispirazione è il grande MrBeast che in America ha costruito un impero attraverso questo tipo di video, ispirandoci a lui porteremo per la prima volta in Italia contenuti simili, che potranno essere portati avanti solo attraverso il vostro grande supporto".

Così si presentano i The Borderline sul loro canale Youtube da 600.000 iscritti (ne hanno quasi 90.000 su Instagram) e oltre 150 milioni di visualizzazioni. Ragazzi giovani, con lo spirito della sfida anche assurda (vivi 50 ore in una scatola di cartone, quanto puoi resistere nel ghiaccio e via dicendo).

Non era la prima volta che affrontavano una sfida "50 ore in auto". In passato ne avevano fatta una con una Cinquecento, con la quale erano stati da Roma a Milano e ritorno.

I loro social, in queste ore, sono pieni di insulti per l'accaduto, con moltissimi utenti della Rete che si sono sfogati contro di loro.

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