Da Prima Il Canavese

"Mamma, vado a fare una rapina e torno". Lei chiama i Carabinieri e fa arrestare il figlio

Lo strazio di una madre di Germagnano (Torino), costretta a denunciare il figlio 33enne, che aveva rubato 400 Gratta e vinci

"Mamma, vado a fare una rapina e torno". Lei chiama i Carabinieri e fa arrestare il figlio
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E ' uscito di casa molto presto, quasi all'alba, rivolgendosi così alla mamma:

"Vado a fare una rapina dal tabaccaio e torno".

Ma lei, dopo aver tentato invano di fermarlo, ha preso il telefono, chiamato il 112 e lo ha fatto arrestare.

"Mamma, vado a fare una rapina"

Immaginate lo strazio e il dolore di una madre che chiama i Carabinieri per far arrestare il figlio. E' successo, come racconta Prima Il Canavese, a Germagnano, in provincia di Torino, dove un 33enne è finito in carcere dopo aver rapinato una tabaccheria rubando circa 400 Gratta e vinci.

La vicenda è davvero tremenda e risale a giovedì 17 ottobre 2024 (ma è stata divulgata solo nelle ultime ore). Sono le 7 di mattina e un 33enne sta facendo colazione con la mamma. A un certo  punto la guarda e le dice che andrà a fare una rapina in tabaccheria. Poi si alza e se ne va.

La disperazione della mamma

La donna, che evidentemente ne ha già passate tante (il figlio è già noto alle forze dell'ordine), prova a fermarlo, lo insegue, scende fino in strada, ma non riesce a bloccarlo. Allora, con le lacrime agli occhi e - immaginiamo - un peso enorme dentro al cuore, prende il telefono e chiama il 112, denunciando il ragazzo.

La rapina

Nel frattempo il 33enne arriva alla tabaccheria "Le Kikke", nei pressi della stazione ferroviaria.

Entra, si trova davanti una delle due tabaccaie, la spintona a terra. Dopodiché arraffa i Gratta e vinci esposti - circa 400 - e se ne va. Incrocia sulla sua strada un altro commerciante, accorso in soccorso della collega, spintona anche lui, sale in auto e se ne va.

L'arresto

Il rapinatore, nella strada verso casa, si ferma a grattare qualche tagliando, sperando in una vincita, poi torna a casa per completare l'opera. Ma qui arrivano i Carabinieri del Radiomobile di Venaria, che gli mettono le manette ai polsi e lo conducono in carcere a Ivrea.

Intanto in tabaccheria era arrivata l'ambulanza: la negoziante ferita se l'è cavata con qualche botta e pochi giorni di prognosi, oltre a un comprensibile spavento.

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