Bilancio tragico

Maltempo Emilia, Bonaccini: "Chiesto stato d'emergenza: mai caduta così tanta acqua in 36 ore"

Nubifragi ed esondazioni hanno causato due vittime e oltre 500 persone evacuate

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E' un bilancio tragico quello del maltempo che ha colpito l'Emilia Romagna tra la provincia di Bologna e quella di Faenza: due vittime, una casa crollata e almeno 5mila persone a rischio evacuazione. Il Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha chiesto lo stato d'emergenza:

"In 36 ore sono caduti 140 mm di pioggia. Mai così tanta in così poco tempo".

Maltempo Emilia Romagna, chiesto lo stato di emergenza

Mentre per la giornata di oggi, giovedì 4 maggio 2023, è stata diramata ancora l'allerta rossa per il maltempo in Emilia Romagna nelle zone colpite dal maltempo, proseguono senza sosta gli interventi di soccorritori e vigili del fuoco per aiutare tutte le persone e i territori colpiti da nubifragi ed esondazioni che hanno segnato irrimediabilmente le province di Bologna, Ravenna e Forlì-Cesena nelle ultime 48 ore.

Il governatore della Regione, Stefano Bonaccini, ha richiesto immediatamente lo stato di emergenza:

"Poco fa ho sentito al telefono la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ringrazio per la vicinanza che ha espresso all'Emilia-Romagna e alle comunità colpite. Insieme alla vicepresidente Irene Priolo, siamo in contatto costante con il Governo e la Protezione civile, e siamo già al lavoro per chiedere la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale: faremo tutto ciò che serve per garantire assistenza e sostegno alle persone coinvolte, per i danni e le conseguenze del maltempo che si è abbattuto sulla nostra regione, in particolare la Romagna".

Questa mattina, invece, il Presidente di Regione, ha dato le prime stime sul maltempo:

"Sento gente che commenta senza sapere di cosa parla. Sono caduti in 36 ore un quinto del totale della quantità d'acqua che cade in un anno - ha dichiarato questa mattina su Radio 24 il Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini - Nella storia, in 36 ore, non era mai caduta tanta acqua da quando si fanno le rilevazioni. E 15 fiumi sono andati a rischio esondazione contemporaneamente, non era mai successo. Spero si possa procedere con misure speditive.

Ringrazio la Protezione civile e ringrazio i miei colleghi presidenti che hanno dato una mano e anche il governo perché stiamo lavorando come un sol uomo. Anche questa volta sapremo rialzarci tra mille difficoltà, parlando poco a differenza dimolti e rimboccandoci le maniche".

Bonaccini, sempre a Radio24 ha affermato che nelle prossime ore avranno avvio i lavori per quantificare i danni delle terre colpite dal maltempo:

"Inizieremo dalle prossime ore l'avvio della quantificazione dei danni in tutto il territorio e speriamo oggi finisca l'emergenza più pesante per la pioggia, ma il rischio di frane e microfrane diventa molto forte in un territorio colpito prima dalla siccità e poi da una caduta d'acqua - prosegue il Presidente della Regione Emilia Romagna - Dovremo darci tutti da fare per andare verso la transizione ecologica e climatica in maniera più rapida. Dobbiamo fare più prevenzione, servono risorse, abbiamo investito più di un miliardo di euro da quando sono presidente e ieri l'altro, pur in questa tragedia, siamo riusciti in alcune realtà ad evitare danni ben peggiori perché finalmente si è cominciato a fare interventi contro il dissesto idrogeologico. Ma se nello stesso mese arriva una siccità mai conosciuta da tempo e poi bombe d'acqua di questo tipo".

Riunione operativa stamattina nella sala crisi del Centro Operativo Nazionale dei Vigili del fuoco, nel palazzo del Viminale. In collegamento con il Dipartimento di Protezione civile è stato fatto il punto sull’emergenza in atto, con il sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco, il capo Dipartimento Laura Lega, il direttore centrale per l’Emergenza Marco Ghimenti.

Mille interventi dei vigili del fuoco per il maltempo in Emilia

Prosegue il lavoro dei vigili del fuoco in Emilia-Romagna per i danni causati dal maltempo.

Impegnati nelle operazioni 300 vigili del fuoco, con rinforzi provenienti da Veneto, Lombardia, Toscana: sono 1.000 gli interventi fatti finora tra le province di Bologna, Ravenna e Forlì-Cesena.

Nel ravennate, i vigili del fuoco stanno operando a Faenza, Massa Lombarda, Conselice, Castel Bolognese, aree in cui permane l'acqua tracimata dal fiume Lamone e dai suoi affluenti. Secondo quanto sottolineato dai vigili del fuoco in una nota, grazie al miglioramento delle condizioni meteo la situazione risulta migliorata, anche se resta lo stato di allerta per rischio idrogeologico e idraulico a causa dell'attuale fragilità di terreno e argini dei corsi d'acqua.

Due morti e oltre 500 persone evacuate

L'ondata di maltempo che ha travolto l'Emilia-Romagna ha provocato due vittime mentre circa 500 sono le persone che hanno dovuto lasciare le proprie case per precauzione o per sfuggire alla furia delle esondazioni.

A Castel Bolognese, uno dei paesi più colpiti in provincia di Ravenna è morto Remo Bianconcini, 80 anni, che si trovava in bicicletta lungo gli argini del Senio, in una zona interdetta. Travolto dalla piena è, probabilmente, morto annegato.

A Fontanelice, invece, sulla collina imolese, una frana ha travolto la casa di Enrico Rivola, 74 anni, il cui corpo è stato ritrovato sotto le macerie. Inizialmente si pensava che potesse esserci un'altra persona con lui, individuata però in un'altra abitazione poco dopo il ritrovamento del corpo dell'anziano.

Circa 500 persone sono state evacuate, alcune delle quali a scopo precauzionale, altre perché si sono ritrovate con i piani inferiori delle case inagibili.

Colpita la montagna ma anche la "bassa": diverse squadre dei soccorritori fluviali dei vigili del fuoco hanno operato per soccorrere 25 persone rimaste bloccate nelle loro abitazioni a causa delle esondazioni del torrente Gaiana, nella zona di Medicina e nella frazione Spazzate Sassatelli. Tra le persone soccorse anche tre automobilisti bloccati in un mezzo pesante.

In molti centri sono stati allestiti, fra palestre e palazzetti dello sport, dei punti di accoglienza che però sono rimasti in gran parte vuoti visto che la stragrande maggioranza delle persone che abitano nelle aree più vicine ai fiumi ha trovato ospitalità da parenti e amici. In molte zone le scuole sono rimaste chiuse. Gli allagamenti hanno fermato i treni e portato alla chiusura di molte strade.

Strade riaperte al traffico

Riaperta al traffico la SS9 "via Emilia" dal km 72 al km 66,300 a Castelbolognese, in provincia di Ravenna precedentemente chiusa a causa della piena del fiume Senio. Lo rende noto l'Anas.

Lungo le strade statali dell'Emilia-Romagna colpite dall'emergenza meteo, permangono i sensi unici alternati lungo la SS65 "della Futa" in comune di Loiano (BO) e lungo la SS67 "Tosco Romagnola" a Dovadola (FC) dove il personale Anas prosegue con le attività di rimozione del materiale franato e il monitoraggio dei versanti.

Riaperte al traffico, già dal pomeriggio di ieri, sia la SS 16 "Adriatica" a Mezzano, in comune di Ravenna che la SS 253 bis "Trasversale di Pianura" a Medicina (BO).

La circolazione dei treni, come riportato da Trenitalia, è tornata regolare tra Faenza e Forlì, tra Russi e Granarolo e tra Lavezzola e Mezzano, mentre permane sospesa tra Russi e Lugo . I treni Regionali possono subire ritardi, cancellazioni e limitazioni di percorso. Attivo il servizio sostitutivo con bus per i treni Regionali tra Ravenna e Castelbolognese.

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