Scoperti dai bagnanti

Macabro ritrovamento sul litorale di Latina: trovati prima un fegato e poi un rene

Gli organi sono stati rinvenuti sulla spiaggia di Foce Verde nel giro di pochissime ore. La procura ha aperto un'inchiesta.

Macabro ritrovamento sul litorale di Latina: trovati prima un fegato e poi un rene
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Una scoperta scioccante, fatta dai bagnanti durante una tranquilla giornata di mare, che ha generato preoccupazione e su cui ora si cerca di fare chiarezza. Nel giro di pochissime ore, a Foce Verde, località costiera del lido di Latina (Lazio), sono stati rinvenuti sulla spiaggia prima un fegato, poi un rene e infine alcuni brandelli di carne dentro una conchiglia. I macabri ritrovamenti sono stati subito segnalati alle autorità che ora hanno aperto un'inchiesta sul caso.

Macabro ritrovamento sul litorale di Latina: trovati prima un fegato e poi un rene

Una scoperta sconvolgente che ha scosso la quotidianità del litorale di Latina (Lazio). E' arrivata rapidamente all'opinione pubblica la notizia del macabro ritrovamento di Foce Verde: nel giro di pochissime ore, sulla spiaggia, sono stati rinvenuti prima un fegato, poi un rene ed infine alcuni brandelli di carne dentro una conchiglia. Ma andiamo con ordine.

La prima segnalazione è avvenuta nel corso di martedì pomeriggio, 21 giugno 2022: una ragazza, mentre stava facendo il bagno in mare, si è ritrovata davanti agli occhi qualcosa di veramente inaspettato per il luogo in cui si trovava: un fegato. Presa dall'ansia ha deciso di inviare un video ad alcuni amici, uno dei quali medico, che subito l'ha informata di chiamare le forze dell'ordine, perché di primo acchito ha ritenuto potesse essere un organo umano. Immediatamente si sono precipitati sul posto gli agenti della Guardia Costiera del Circomare di Rio Martino, coordinati dal comandante Samuele Sasso. Il fegato è stato quindi prelevato e, su incarico sostituto procuratore della Repubblica di  Latina, Daria Monsurrò, portato nel laboratorio di Tor Vergata a Roma per le analisi del caso.

Il caso si infittisce: dopo il fegato, trovato un rene

La notizia, già scioccante di suo, si sarebbe forse conclusa così se non fosse che, qualche ora più tardi, una seconda agghiacciante doppia-scoperta è stata fatta nel medesimo luogo della prima: nel corso della mattinata di ieri, mercoledì 22 giugno 2022, prima un bambino di una colonia ha rinvenuto sul litorale di Latina un rene, mentre una donna ha trovato alcuni brandelli di carne dentro una conchiglia. Anche in questo caso sono state subito avvisate tutte le autorità competenti: tutto il materiale organico è stato prelevato e portato nello stesso laboratorio dove il giorno prima era stato trasportato il fegato.

A seguito di tutti questi macabri ritrovamenti, il sostituto procuratore Daria Monsurrò ha aperto un'inchiesta sulla vicenda, facendo analizzare i due organi ad un medico legale per stabilirne la natura e per comprendere se potessero appartenere ad un essere umano.

Il precedente del 2021

Gli organi trovati negli ultimi giorni a Foce Verde, tuttavia, non riguarderebbero un caso isolato: già nel gennaio 2021, proprio in quel punto del litorale di Latina, i resti di uno scheletro umano furono rinvenuti sulla spiaggia, portati dalle mareggiate. Il ritrovamento del cadavere, già in stato di avanzata decomposizione, era stato effettuato da un passante che stava camminando sulla battigia e all'improvviso si era ritrovato davanti agli occhi ossa umane.

L'uomo aveva subito lanciato l'allarme alle forze dell'Ordine. I resti di scheletro erano quindi stati prelevati e analizzati. Dopo circa un mese la verità: le ossa appartenevano ad un 62enne romeno senza fissa dimora, che viveva in un rifugio improvvisato a Borgo Sabotino. L'uomo era scomparso pochi giorni prima di Natale e di lui si erano perse completamente le tracce.

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