La diretta shock

Lorenzo Carbone e la confessione in diretta a Pomeriggio 5 dell'omicidio della madre

Polemiche sulla decisione di mostrare la confessione e l'arresto dell'uomo, che ha confessato di aver ucciso la madre Loretta Levrini, 80 anni

Lorenzo Carbone e la confessione in diretta a Pomeriggio 5 dell'omicidio della madre
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"Nell'ultimo periodo aveva un po' di demenza e mi faceva arrabbiare. Prima (per ucciderla) ho usato il cuscino poi la federa e infine i lacetti. E' stato un istinto e ho tenuto stretto un fazzoletto".

Una confessione shock, avvenuta in diretta tv. Così Lorenzo Carbone si è auto-accusato dell'omicidio della madre Loretta Levrini, trovata morta nel suo appartamento al secondo piano di una palazzina a Spezzano di Fiorano, in provincia di Modena.

Lorenzo Carbone e l'omicidio confessato in diretta a Pomeriggio 5

Il presunto omicida, dopo aver vagato per ore, si è presentato a casa proprio quando era in corso una diretta di "Pomeriggio 5": all'inviato di Canale 5 Fabio Giuffrida ha chiesto di chiamare i Carabinieri.

Sono momenti per certi versi incredibili. Il giornalista si trova sotto casa della donna, trovata senza vita domenica 22 settembre 2024, quando nota l’uomo vicino al citofono. Si avvicina e gli chiede chi è:

"Si sono io, Lorenzo, quello che state cercando. Sono venuto direttamente qua. Non ce l’ho fatta, l’ho uccisa io.

Passano pochi minuti e, sempre in diretta, arrivano i Carabinieri, che arrestato il reo confesso.

Le polemiche: giusto o no?

Qualcuno la definisce "tv verità", altri storcono il naso: siamo di fronte comunque a un uomo scosso, in uno stato di evidente mancanza di lucidità. E' giusto mandare in onda quelle immagini?

Il servizio, per completezza di informazione, non era in diretta, ma era stato registrato pochi minuti prima, quando appunto l'inviato ha incrociato il cinquantenne emiliano.

A qualche ora di distanza sulla questione interviene direttamente Myrta Merlino, la conduttrice del programma, che al Corriere della Sera ha raccontato cosa è successo in quei concitati minuti e cosa l'ha spinta a mandare in onda il servizio:

"Ho ricevuto la telefonata del mio inviato qualche minuto prima di andare in diretta. Ho poco tempo per decidere. Mi preme solo una cosa: che non danneggi l’indagine. Chiamo subito i carabinieri che mi autorizzano a mandare in onda le immagini dell’intervista. Ho ragionato da giornalista".

«Carbone era in stato di shock? Sì. Ma ha raccontato i fatti, con lucidità. Per non turbare la sensibilità di chi ascolta ho tagliato le parti scabrose, i particolari di come aveva ucciso sua madre".

 "Ho seguito due principi: la mia coscienza e la mia professionalità. Rifarei tutto quello che ho autorizzato. Le notizie si danno".

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