Scolaresca in pullman contro il Tir, muore maestra: perché chiesto l'arresto dell'autista secondo il Codice della strada
La Procura di Como ha richiesto la reclusione per Francesco Pagano. A incastrarlo l'analisi dello smartphone e un'immagine delle telecamere

Era al telefono nel momento in cui il bus che guidava tamponò un camion, provocando la morte della maestra Domenica Russo, 43 anni. Con questa motivazione la Procura della Repubblica di Como ha chiesto l'arresto di Francesco Pagano, l'autista del mezzo che il 19 maggio 2025 si scontrò con un mezzo pesante sulla Pedemontana in territorio di Lomazzo (Como).
Autobus della scuola tampona Tir, muore la maestra
Quel giorno, la scolaresca dei bambini della primaria di Cazzago Brabbia, in provincia di Varese, stava rientrando a casa dopo la giornata in gita al Museo del cavallo giocattolo, in provincia di Como. Accanto all'autista, in prima fila, era seduta Domenica Russo, 43enne maestra originaria di Napoli e trasferitasi in Lombardia (a Sesto Calende) per insegnare.

A un certo punto, altezza del km 17 Galleria Lomazzo direzione ovest, il mezzo su cui viaggiavano una trentina di alunni di 6 e 7 anni e le maestre aveva tamponato un camion.
Per Domenica Russo non c'era stato niente da fare. L'autista, in gravi condizioni, era stato portato in ospedale a Varese, ma se l'è cavata. I bimbi avevano invece riportato lievi escoriazioni ed erano stati assistiti tutti in codice verde dal 118.




L'autista era al cellulare
Le indagini della Procura della Repubblica di Como si sono basate sulle perizie sullo smartphone del conducente e su un'immagine catturata dalle telecamere della Pedemontana, che avrebbero immortalato Pagano con in mano il cellulare.
La Procura, dunque, ha richiesto l'arresto del conducente. Al momento il giudice del Tribunale di Como si è riservato di decidere.
Perché con il Codice della Strada rischia l'arresto
Secondo quanto previsto dal Codice della Strada, chi causa un incidente con esiti mortali mentre sta guidando con il cellulare, rischia l'arresto e pene detentive severe, oltre alle "classiche" sanzioni amministrative.
L'uso del cellulare è infatti considerato un'aggravante al reato di omicidio stradale, previsto dall'articolo 589-bis del codice penale.
Le pene per omicidio stradale possono variare da due a sette anni di reclusione, ma possono essere aumentate in caso di fuga del conducente o di particolari aggravanti (come appunto l'uso del cellulare).