Precipita per 10 metri nel vano ascensore, muore operaio cinquantenne
Tragedia a Locri. La vittima è il 50enne Fabrizio Nicolò
Ancora un morto sul lavoro, ancora un terribile incidente, avvenuto stavolta a Locri, in Calabria. Fabrizio Nicolò, 50 anni, è morto precipitando nel vano ascensore mentre effettuava dei lavori di manutenzione in uno stabile.
Fabrizio Nicolò morto cadendo nel vano ascensore
Un volo di una decina di metri che non gli ha lasciato scampo. L'incidente sul lavoro è avvenuto nella giornata di mercoledì 30 ottobre 2024 a Locri, in provincia di Reggio Calabria. Ancora da ricostruire la dinamica che ha originato la caduta.
Sul posto sono arrivati immediatamente i sanitari del 118, che hanno portato Nicolò in gravissime condizioni in ospedale. Purtroppo però le ferite si sono rivelate troppo gravi e il manutentore è morto poche ore dopo. La Procura ha aperto un'inchiesta per ricostruire l'accaduto e valutare eventuali responsabilità.
Chi era Fabrizio Nicolò
Fabrizio Nicolò era originario di Mosorrofa (Reggio Calabria) dove era molto conosciuto, ricopriva la carica di vice presidente del comitato di quartiere e seguiva i ragazzi dell'Acr Mosorrofa:
"È dura riuscire a dire qualcosa di sensato adesso, sei stato parte della crescita di tutta la nostra generazione, ci hai preso ragazzini in Acr, e ci hai accompagnati in tutti questi anni. Sempre pronto ad aiutare e migliorare quello che si poteva migliorare, e se solo riusciremo a trasmettere anche solo una piccola parte di quello che ci hai lasciato dentro, allora siamo in ottime mani. Grazie Fabri a nome di tutti i giovani mosorrofani".
Era una persona conosciuta e amata, molto impegnata nel sociale, come ha ricordato anche l'Amministrazione comunale:
Il Sindaco della Città di Locri, Giuseppe Fontana, e l'intera Amministrazione comunale esprimono il più profondo cordoglio per la tragica morte di Fabrizio Nicolò, uomo dalle straordinarie doti umane, impegnato nel sociale e noto per la sua bontà d'animo e grande generosità, venuto improvvisamente a mancare mentre stava svolgendo il proprio dovere.
Non si può tollerare di morire così, ogni vita persa sul lavoro è una sconfitta per tutta la società.
Il lavoro è crescita personale e sociale e non può costituire rischio per la propria sicurezza o addirittura vita.
Ci stringiamo commossi e sgomenti al dolore della moglie, dei figli e della famiglia per questa tragica e prematura scomparsa.