Vicenda emblematica

Le foto sull'annuncio non erano come nella realtà: turista fa causa all'hotel e viene rimborsato

Il contenzioso giudiziario con albergo a Vieste (Puglia) è stato vinto da un 44enne milanese.

Le foto sull'annuncio non erano come nella realtà: turista fa causa all'hotel e viene rimborsato
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Una vicenda che risale al 2018, ma che solo oggi ha trovato la sua emblematica risoluzione. Il contenzioso giudiziario tra un turista milanese 44enne e un hotel di Vieste (Puglia) è stato vinto dalla parte lesa che, in merito, avrebbe fatto causa all'albergo poiché le foto pubblicate sull'annuncio si sono rivelate diverse rispetto alla realtà. Il giudice di pace ha accolto il ricorso del 44enne milanese, sentenziando che la struttura alberghiera dovrà provvedere a rimborsare i suoi giorni di permanenza in vacanza - si parla di oltre 2mila euro - più tutte le spese processuali.

Fa causa all'hotel perché le foto sull'annuncio non erano come nella realtà

Un processo destinato a far discutere soprattutto per la sentenza emessa dal giudice di pace che l'ha data vinta alla parte lesa la quale, ora, si vedrà risarcire di tutti i soldi che aveva speso per la prenotazione di una vacanza che non è riuscita a portare a termine. Il motivo dell'astio tra un turista milanese di 44 anni e un hotel di Vieste, in provincia di Foggia (Puglia), avrebbe riguardato alcuni servizi che, mentre sulle immagini dell'annuncio online erano di un certo tipo, nella realtà dei fatti, secondo il 44enne, erano risultati tutt'altra cosa.

Per lui alcuni servizi dell'hotel erano fatiscenti

Ma andiamo con ordine. La vicenda giudiziaria in questione risale al giugno 2018, quando il turista milanese, dopo aver cercato su "Booking.com" un alloggio per una vacanza in Puglia aveva deciso di prenotare dieci giorni in un hotel di Vieste, nel Foggiano, sborsando in anticipo la modica cifra di 2.250 euro. Dalle fotografie sull'annuncio, che mostravano anche la spa, la palestra e la piscina, la destinazione gli era sembrata particolarmente adatta, peccato che fin dal primo giorno che era giunto in loco la situazione gli era sembrata esattamente il contrario. Sulla spa non ha avuto nulla da dire, ma sulla palestra e la piscina ha avuto da storcere il naso.

Decide di andarsene, ma perde i soldi e fa causa all'hotel

Il 44enne milanese, quindi, aveva fatto sapere al titolare dell'hotel la sua volontà di sloggiare chiedendo indietro i suoi soldi. Quest'ultimo, tuttavia, gli ha risposto che avrebbe potuto cambiare aria, perdendo però tutti i suoi soldi. Il rimborso, infatti, sarebbe avvenuto solo in caso di una nuova prenotazione della sua camera. Dopo tre giorni, il turista esasperato decide di fare i bagagli e andarsene. Per venire incontro al 44enne, Booking decise di offrirgli la cifra di 100 euro per liquidare la controversia, ma la proposta è stata rispedita al mittente. A quel punto è partita la causa legale.

Il Tribunale gli dà ragione

Oggi, quindi, dopo tre anni di contenzioso, il turista milanese di 44 anni ha ottenuto giustizia. Il giudice di pace, Alexia Dulcetta, ha accolto il suo ricorso e ordinato alla struttura alberghiera di Vieste di rimborsargli tutti i sette giorni già pagati e non goduti più le spese processuali.

Sulla vicenda esulta il Codacons

Riguardo la vicenda avvenuta tra il turista milanese e l'hotel pugliese, si è espresso trionfante anche il Codacons:

"Siamo sempre attivi nel tutelare i consumatori da episodi di questo tipo - ha detto il presidente nazionale Marco Donzelli, avvocato che ha rappresentato il 44enne di Milano in Tribunale - I cittadini devono capire che quando scelgono il pacchetto ferie devono avere le stesse accortezze di quando, ad esempio, decidono di acquistare una caldaia o un'automobile nuova".

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