GIALLO IN VENETO

Le foto del funerale di Margherita Ceschin. Una telecamera ha filmato il suo assassino?

Malgrado i tanti punti che non tornano nella vicenda, la tesi prevalente resta quella del furto/rapina finito male

Le foto del funerale di Margherita Ceschin. Una telecamera ha filmato il suo assassino?
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Malgrado i tanti punti che non tornano nell'omicidio di Margherita Ceschin, la tesi prevalente resta quella del furto/rapina finito male. Insomma la pensionata veneta si sarebbe imbattuta in due malviventi senza scrupoli che dopo essere entrati in casa l'hanno barbaramente uccisa, per poi andarsene via solo col suo portafogli.

Una telecamera ha filmato il suo assassino?

Gli inquirenti ne sono convinti per due ragioni.

La prima è che lungo via 28 Aprile, a Conegliano, in provincia di Treviso, Veneto, c'è una telecamera della videosorveglianza comunale che punta proprio verso il condominio della 72enne uccisa e che avrebbe immortalato nella tarda serata di venerdì scorso, 23 giugno 2023, due figure sospette.

"Scandagliando le riprese delle videocamere della zona risalenti alla notte dell’omicidio emergerebbero infatti i fotogrammi di due sagome che, nella notte di venerdì, si aggiravano nella zona con fare sospetto. Le immagini non sono nitide e al momento i carabinieri agli ordini del comandante del Nucleo Investigativo di Treviso, Giovanni Mura, non sono stati ancora in grado di effettuare l’identificazione. Ma il riconoscimento dei due individui sarebbe soltanto questione di ore".

Così il procuratore di Treviso, Marco Martani.

La seconda è che i due possibili topi d'appartamento potrebbero aver avuto la strada spianata da un percorso fortuitamente facilitato: ieri i Carabinieri del Ris, infatti, hanno cercato tracce biologiche e impronte sulla utilitaria bianca della pensionata, posteggiata in cortile proprio sotto il suo balcone, ipotizzando che l'abbiano usata come scala improvvisata per entrare in casa.

Non solo, i Ris hanno anche battuto palmo a palmo la ringhiera del recinto condominiale e naturalmente tutto l'appartamento.

E la grondaia ammaccata di cui s'è parlato tanto in questa settimana? Potrebbe non c'entrare nulla (e l'ammaccatura potrebbe non essere neppure recente).

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A questo punto, gli elementi ancora oscuri della vicenda potrebbero essere riletti secondo la tesi del balordo, o dei balordi poco preparati - e non ladri professionisti - che hanno perso la testa durante un primo colpo improvvisato.

  1. Perché hanno portato via il portafogli e non i gioielli: probabilmente per la fretta, unita al panico dopo l'omicidio. Anche se non torna ancora il fatto che si siano presi la briga di mettere comunque a soqquadro l'appartamento invece di scappare prima possibile.
  2. Un topo d'appartamento rischierebbe mai una condanna per omicidio? No, ma se si è trattato di un balordo che ha perso la testa, tutto è possibile.
  3. Perché il cellulare dell'anziana era nel lavandino a mollo nell'acqua? Forse un tentativo basic di mettere fuori uso l'apparecchio con cui la Ceschin ha forse provato a chiamare il 112.
  4. Perché la porta d'ingresso non era chiusa a chiave? Forse semplicemente perchè invece che ridiscendere dal balcone, il ladro o i ladri sono più agevolmente usciti dalla porta principale: insomma la 72enne non avrebbe aperto la porta al proprio assassino.

Le foto del funerale di Margherita Ceschin

Margherita Ceschin, originaria di San Pietro di Feletto (accanto a Conegliano), aveva trascorso gran parte della sua vita una trentina di chilometri più a sud a Ponte di Piave, dove si era sposata con un noto imprenditore agricolo originario di Negrisia, dal quale si era separata qualche anno fa. A quel punto si era trasferita a Conegliano avvicinandosi a una delle figlie, alla anziana madre (mancata poi durante il Covid) e al fratello Paolo, titolare dell'azienda vitivinicola di famiglia fondata dal padre Rino.

I funerali della 72enne si sono tenuti oggi, venerdì 30 giugno, alle 11 nella chiesa di San Pietro di Feletto, suo paese natale.

Toccante l'omelia del parroco Adriano Bazzo che ha celebrato la messa di fronte ai parenti dell'anziana:

"L'epilogo della vita di tutti è la morte - ha ricordato - Ma quello che ha dovuto vivere lei è stato davvero orribile. E' morta sola, di una morte brutale e violenta. Tutto questo provoca sgomento e incredulità. Lasciamo chiaramente che sia la giustizia a far luce sui fatti ma spiritualmente il nostro compito è confortare e siamo qui a chiedere al signore parole di vita".

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