Gli yacht degli oligarchi russi ormeggiati in Liguria e confiscati? Piano a esultare, perché paghiamo noi...
Si tratta delle super imbarcazioni "Lady M" di Alexei Mordashov e "Lena" di Gennady Timchenko. Insieme a loro ce ne sono anche altri tre situati in Liguria e a Trieste.
Gli yacht degli oligarchi russi ormeggiati in Liguria e confiscati? Piano a esultare, perché paghiamo noi... La vicenda degli yacht degli oligarchi russi ormeggiati principalmente in Liguria e a Trieste, si arricchisce di una nuova puntata.
E come spesso accade per l'Italia, l'ultimo aggiornamento della vicenda suona davvero come una beffa.
Yacht sequestrati, tocca a noi pagare gli ormeggi nei porti
Perché quello che segue ai sequestri scattati nei giorni scorsi in Liguria ha quasi dell'incredibile: la legge italiana stabilisce che i beni congelati debbano essere mantenuti dallo Stato.
Tradotto in estrema sostanza, da noi. E dunque forse da esultare così tanto di fronte alle disposizioni di sequestro c'è ben poco considerando anche il salasso che si è abbattuto da poco, sul fronte economico, sulle famiglie italiane per il caro bollette.
Tradotto in soldoni, si tratta di 500 euro al giorno. Tanto ci costa l'ormeggio in un porto italiano di barche di tali dimensioni come quelle appunto degli oligarchi russi.
La beffa nella beffa: c'è da pagare pure il comandante
Basterebbe e avanzerebbe questo per avere servita una beffa coi fiocchi e controfiocchi. Ma il bello deve ancora venire. Perché, udite udite, per quei mega yacht il Codice nautico impone che il comandante sia sempre a bordo. E con lui un equipaggio qualificato. Calcolatrice alla mano circa 15mila euro al mese, a imbarcazione.
Yacht degli oligarchi, i sequestri
I sequestri erano scattati il 4 marzo a Imperia e Portosole, vicino Sanremo. Come raccontato da Prima La Riviera si è trattato di un'operazione che ha visto in azione gli uomini della Guardia di Finanza.
Nella loro operazione, i militari delle Fiamme Gialle hanno provveduto a sequestrare il super yacht "Lady M", un autentico gioiello del mare, di proprietà dell'oligarca Alexei Mordashov.
Analoga operazione si è concretizzata a Portosole e, in questo caso, la Guardia di Finanza ha concentrato la sua attenzione sul natante dell'amico, da oltre trent'anni, di Vladimir Putin, Gennady Timchenko.
Mega yacht nel mirino, l'operazione delle Fiamme gialle
L'operazione delle Fiamme Gialle ha visto l'intervento di quattro auto della Gdf e una motovedetta, con personale della Sezione Navale e della Polizia Economica e Finanziaria del capoluogo ligure.
Insieme alla Guardia di Finanza anche un pool di avvocati.
Di lì a poco sono saliti sugli yacht per provvedere al sequestro.
Sanzioni alla Russia, dalle parole ai fatti
Del resto, l'operazione era nell'aria. Verso il fine settimana infatti l'attenzione anche delle autorità italiane si era concentrata tra i porti della Liguria e di Trieste dove erano segnalati ormeggiati cinque mega yacht che appunto rischiavano di essere posti sotto sequestro da parte delle autorità giudiziarie perché appartenenti ad oligarchi russi, i cui nomi sono stati inseriti all'interno della black list dell'Unione Europea.
Del resto, la neo presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, durante l'assemblea plenaria sulla crisi in Ucraina, aveva dichiarato:
"I loro super yacht non dovrebbero trovare posto nei porti della nostra Europa".
E difatti, nel frattempo sul web avevano iniziato a spopolare le immagini di due super-imbarcazioni russe ormeggiate a Sanremo ed Imperia e rispettivamente del valore di 65 milioni e 50 milioni di dollari.
Le foto dei mega yacht di due oligarchi russi ormeggiati in Liguria
I due mega yacht ormeggiati ad Imperia e Sanremo sono stati messi sotto sequestro perché appartenenti a due oligarchi russi, i cui nomi sono stati inseriti nella black list dell'Unione Europea a causa della guerra tra Russia ed Ucraina. Nel primo caso si tratta di "Lady M", yacht di 65 metri appartenente ad Alexei Mordashov (presidente di Severstal, la cui famiglia è considerata la più ricca di Russia) e del valore di 65 milioni di dollari.
Nel secondo caso, invece, si tratta di "Lena", imbarcazione 52 metri di lunghezza (valore 50 milioni di dollari), appartenente a Gennady Timchenko, proprietario di Volga Group, amico da trent'anni di Putin, e considerato (secondo una recente indagine di Forbes) il sesto uomo più ricco di Russia.
Insieme alle due super-imbarcazioni ormeggiate ad Imperia e Sanremo, le cui foto stanno facendo il giro del Web, ci sono anche altri tre mega yacht situati tra la Liguria e Trieste, anch'essi sottoposti a sequestro per le stesse motivazioni.
L'informazione si trova pubblicata sul sito MarineTraffic, secondo la quale sono in Liguria anche lo yacht Barbara, da 88 metri e 165 milioni di euro di valore, di Vladimir Potanin (presidente di Norilsk Nickel, il più grande produttore mondiale di nichel di grande purezza, patrimonio di 31 miliardi di dollari) e l'Ice di proprietà di Sulejman Kerimov, quest'ultimo, anch'egli vicinissimo al presidente russo, proprietario della compagnia mineraria Polyus.
Il quinto è a Trieste: si tratta di Sailing Yacht A (valore stellare di 450 milioni di dollari) di Andrey Melnichenko, tra i principali azionisti di EuroChem Group e di SUEK.