Da prima Mantova

Stroncata in poche ore da una meningite fulminante in Erasmus: Lara aveva solo 23 anni

Lara Ponticiello, residente nella provincia di Mantova, se ne è andata nel giro di poche ore: stava proseguendo i suoi studi a Berlino

Stroncata in poche ore da una meningite fulminante in Erasmus: Lara aveva solo 23 anni
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Il dramma si è consumato in poche ore: Lara ha perso i sensi ed è stata trasportata d’urgenza in ospedale. Le sue condizioni sono peggiorate drasticamente fino a portarla al coma irreversibile. Una meningite fulminante ha stroncato la vita di una 23enne residente nel Mantovano, mentre si trovava a Berlino, per il progetto Erasmus.

Atto di estrema generosità da parte dei genitori, devastati dal dolore, che hanno autorizzato la donazione degli organi. L'espianto, purtroppo, non è stato possibile a causa della grave infezione che ha ucciso la studentessa.

Meningite fulminante stronca la vita di una 23enne italiana in Erasmus

Venerdì 24 maggio 2024, Lara Ponticiello ha accusato i primi sintomi di un malore. Inizialmente sembrava un semplice malessere che le stava passando grazie a un medicinale che le avevano prescritto. Ma la situazione è rapidamente degenerata.

Come racconta Prima Mantova, nel giro di poche ore, però, la giovane ha perso i sensi ed è stata trasportata d’urgenza in ospedale. Le sue condizioni sono peggiorate drasticamente fino a portarla al coma irreversibile. Nonostante l’intervento dei medici, non c'è stato nulla da fare. La studentessa si è spenta domenica 26 maggio a causa di una meningite fulminante che non le ha lasciato scampo. Nel momento del decesso, la famiglia era in viaggio per raggiungerla a Berlino.

La sua avventura in Germania, iniziata con entusiasmo grazie al programma Erasmus, scelto da tanti giovani per fare esperienza, è volta in tragedia in pochi giorni.

Lara in uno scatto condiviso sul social

Il gesto di altruismo dei genitori

Una delle prime decisioni prese dai genitori distrutti dal dolore è stata quella di autorizzare l’espianto e la donazione degli organi di Lara a chi ne avesse bisogno ma, a causa della grave infezione, i trapianti non sono stati possibili, impedendo questo gesto di estremo altruismo. Lara lascia un grande vuoto nella sua famiglia: la mamma Roberta, educatrice in una scuola d’infanzia a Reggiolo, il papà Simone e i fratelli gemelli Gaia e Loris.

Il dolore della comunità

Le comunità di Gonzaga e di Reggiolo piangono questa crudele scomparsa. Una perdita improvvisa e devastante che ha lasciato un vuoto incolmabile. Lara era cresciuta a Reggiolo ma da qualche anno viveva a Gonzaga. Studentessa di lingue all’Università di Bologna, la giovane stava proseguendo i suoi studi specialistici con dedizione.

La ragazza dava ripetizioni di tedesco e russo ai giovani della zona, motivo per il quale era molto conosciuta e apprezzata, segno della sua passione, che l’aveva portata a conseguire la laurea triennale in Lingue nel 2022 e proseguire con la magistrale.

Meningite: la situazione in Italia

In Italia c'è massima allerta in Molise. A inizio aprile, a una bambina di due anni a Isernia era stata diagnosticata meningite da meningococco B, poi due settimane più tardi un'anziana di 88 anni era stata ricoverata al reparto Malattie infettive dell'ospedale Cardarelli di Campobasso, dopo esser stata visitata all'ospedale di Termoli, sempre per una meningite batterica.

Nei giorni scorsi è capitato a un trentenne di Larino, ricoverato sabato mattina (25 maggio 2024) al Pronto Soccorso del San Timoteo di Termoli e poi trasferito nel reparto di Malattie Infettive dell'ospedale Cardarelli di Campobasso (proprio come nel precedente caso della pensionata).

Informativa meningite

Intanto i familiari di Janira Mellé, la maestra di sci di La Thuile, in provincia di Aostamorta a 25 anni l’8 giugno dello scorso anno per meningite batterica chiedono alla Magistratura di non archiviare l'inchiesta sulla sua prematura scomparsa. I legali della famiglia puntano l'attenzione su un’anestesia spinale eseguita alla clinica Fornaca di Torino durante un'operazione per ricomporre una caviglia fratturatasi dopo una caduta in bici mentre la ragazza si trovava in vacanza in Sicilia. Janira si era sentita male nel viaggio da Torino a La Thuille ed era stata ricoverata d’urgenza all’ospedale di Aosta dov'era deceduta per una meningite batterica.

I tre sintomi tipici

Ogni anno a circa 2,5 milioni di persone viene diagnosticata la meningite. In particolare, la malattia meningococcica invasiva descrive due principali malattie causate dal batterio Neisseria meningitidis o meningococco: meningite e setticemia. Fino a una persona su sei che contrae questo tipo di meningite muore, con circa 135.000 decessi all’anno.

In Italia oltre mille persone contraggono la meningite e circa una persona ogni due viene colpita da meningite meningococcica.

Secondo i dati epidemiologici dell’Iss, la meningite meningococcica provoca il decesso nell’8-14% dei pazienti colpiti. In assenza di cure adeguate, il tasso di mortalità sale addirittura al 50%. Quanto al sierotipo B, oltre ad essere particolarmente aggressivo con altissima letalità, è responsabile da solo di circa l’80% dei casi in età pediatrica, con una massima incidenza soprattutto nel primo anno di vita, tra il 4° e l’8° mese (dati Iss e del Comitato nazionale contro la meningite). Esistono vaccini specifici per i diversi ceppi.

Per ciò che riguarda, invece, i sintomi a cui prestare attenzione la “triade clinica” indica: febbre alta improvvisa; rigidità nucale; vomito. Due dei tre sintomi della “triade clinica” si manifestano in circa il 95% dei pazienti; il 41-51% dei pazienti mostra tutti e tre i sintomi.

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