Si è alzato un polverone

L'assurdo razzismo dei sudtirolesi nei confronti del rifugista italiano

La popolazione locale protesta contro la scelta di affidare il rifugio a “una persona da fuori” definendo Angelo Pintossi, che però è nato in Trentino, “un italiano del Veneto”

L'assurdo razzismo dei sudtirolesi nei confronti del rifugista italiano
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La notizia che il Rifugio Locatelli, ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo, sarà gestito da un rifugista italiano (proveniente dal Venero) ha scatenato la rabbia della cittadinanza sudtirolese che ha scagliato contro di lui una vera e propria ondata di odio. "E' una persona da fuori, un italiano del Veneto" affermano. Ma Angelo Pintossi si difende: "Sono nato in Trentino".

L'assurdo razzismo dei sudtirolesi contro il nuovo gestore del rifugio Locatelli

Dopo oltre settanta anni, il Rifugio Locatelli, situato ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo, in provincia di Bolzano (Trentino Alto Adige), non sarà più gestito da Hugo Reider, ma bensì da una nuova famiglia.

A prendere in mano la gestione del Rifugio situato nel cuore delle Dolomiti sarà la famiglia di Angelo Pintossi, scelta dal Club alpino italiano di Padova, ente proprietario della struttura ricettiva, dopo aver indetto un bando e valutato le domande pervenute. Una notizia che all'apparenza potrebbe rappresentare un dettaglio alquanto ininfluente, ma che, fin da quando è diventata di dominio pubblico, ha alzato un vero e proprio polverone.

A opporsi fermamente a questa decisione, infatti, è stata la cittadinanza sudtirolese che, come raccontato da Prima Belluno, si è completamente messa di traverso alla nomina di Angelo Pintossi.

Il motivo? Per la prima volta nella sua storia, il Rifugio Locatelli sarà gestito da una famiglia non più sudtirolese, ma bensì di Auronzo di Cadore e quindi proveniente dal lato opposto delle Tre Cime di Lavaredo, ossia dalla provincia di Belluno, in Veneto.

Apriti cielo! I militanti di Sud Tiroler Freiheit, partito politico della provincia autonoma di Bolzano, hanno protestato apertamente la scelta di affidare il rifugio a “una persona da fuori” definendo Pintossi “un italiano del Veneto”. Una questione puramente politica dal momento che il 22 ottobre si svolgeranno le elezioni provinciali a Bolzano e a Trento.

Lui si difende: "Sono nato in Trentino"

Ma chi è Angelo Pintossi? Arriva da un paese lontano e non conosce le Dolomiti come spetterebbe a una persona che si appresta a diventare rifugista?

Ebbene, Pintossi ha gestito per 18 anni la Malga Rin Bianco, un ristorante che si trova poco dopo il casello per le Tre Cime di Lavaredo, lungo la strada che porta al Rifugio Auronzo. Giusto per capirci: chi fa il giro ad anello delle Tre Cime di Lavaredo ci passa davanti. Per 15 anni, inoltre, ha fatto parte del soccorso alpino di Cortina d’Ampezzo.

Basterebbe questo a placare qualsiasi polemica, ma spingiamoci oltre. Nelle sue vene scorre anche sangue trentino dal momento che Pintossi è nato a Tione di Trento da mamma trentina e papà bresciano. Le Dolomiti, insomma, non solo le conosce ma sono sempre state la sua casa.

Ripassando un po' la storia, alla fine del 1800, ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo lato nord, venne costruito un piccolo rifugio, il "Drei Zinnen Hutte" gestito dalla nota Guida Alpina Sud-Tirolese Sepp Innerkofler, poi distrutto dagli Italiani durante la Prima Guerra. Venne ricostruito nel 1922 dal Club Alpino Sudtirolese e in seguito dal Club Alpino di Padova che lo dedicò all'aviatore Antonio Locatelli.

Il rifugio, gestito per più di mezzo secolo dalla famiglia "Reider", passerà ora nelle mani di Angelo Pintossi che per quasi 20 anni ha vissuto e lavorato vicino alle Tre Cime, ma sul versante opposto.

Commenti
Esti

Non serve andare fino in Trentino per trovare comportamenti "trogloditi".. basterebbe conoscere certe realtà di provincia..bergamasca.

Pierluigi Fumagalli

Sono proprio ignoranti questi mezzi crucchi.....

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