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L'assassino di Mapello era stato ricoverato in psichiatria un mese prima del delitto

E tre settimane dopo l'omicidio della cugina ha anche appiccato fuoco a uno studio tecnico a cui lei s'era rivolta per una pratica

L'assassino di Mapello era stato ricoverato in psichiatria un mese prima del delitto
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Un mese prima dell'omicidio, l'assassino (reo confesso per ora solo davanti ai carabinieri e non ancora davanti al pm) era stato portato in ambulanza all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo dov'era stato ricoverato in psichiatria per tre-quattro giorni. Questa l'ultima novità sul delitto di Mapello, nella Bergamasca.

L'assassino di Mapello era stato ricoverato in psichiatria

Ivano Perico, in carcere con l'accusa di aver ucciso la coetanea cugina di secondo grado Stefania Rota nella villetta di lei in via XI Febbraio è accusato di omicidio volontario. I suoi legali Piero Pasini e Stefania Battistelli sono convinti che abbia agito per un dolo d'impeto. Secondo loro Perico avrebbe perso la testa e colpito la 62enne con un batticarne durante un litigio avvenuto l'11 febbraio 2023, per una questione catastale legata al capannone che si trova esattamente in mezzo alle loro abitazioni.

Il delitto avvenuto nella villetta della 62enne in via XI Febbraio è stato consumato con un batticarne: Perico pare aver covato un sentimento d’odio sempre più forte nel tempo nei confronti della cugina a causa del capannone che sta fra le loro due case. Capannone un tempo del padre di lei, Giuseppe, fabbro molto conosciuto in paese, che da sette anni Stefania Rota aveva affittato a una ditta edile di Barzana che la usa come deposito di attrezzi.

Motivo del contendere un condono edilizio: una porzione di tettoia che finiva sul garage dell’ex agente di commercio che lavorava per un birrificio, ormai in pensione. Tanto che Perico il 3 marzo (tre settimane dopo l’assassinio avvenuto l’11 febbraio, mentre il cadavere è stato ritrovato il 21 aprile) aveva addirittura appiccato fuoco con una tanica di benzina (per poi dileguarsi) alla vetrina dello studio tecnico del paese che si era occupato della pratica.

In caserma, il giorno dell'arresto avvenuto sabato 13 maggio, Perico (sposato e con una figlia quasi maggiorenne), ha ammesso di avere colpito la cugina con un oggetto durante una lite. Durante l'interrogatorio di garanzia, il 62enne si è avvalso della facoltà di non rispondere. I suoi legali hanno precisato però che vorrebbe chiarire l'accaduto, quanto prima, al pubblico ministero Letizia Ruggeri, titolare delle indagini. Gli avvocati escludono che il movente dell'omicidio sia di carattere sentimentale, sul diario ritrovato a casa della donna, Stefania aveva appuntato una frase tutta da decifrare: "Ste attenta a Ivano, ma questo già lo sai".

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