La sentinella della Marmolada, Carlo Budel, aveva lanciato l'allarme tre giorni prima: nessuno lo ha ascoltato
"Guardate il ghiacciaio come sta messo male: sto anno prende una di quelle batoste..."
"Guardate il ghiacciaio come sta messo male: nemmeno in agosto era messo così male. Praticamente è scoperto: ci sono i torrenti di acqua sotto. Sto anno prende una di quelle batoste..."
Tre giorni prima del disastro della Marmolada, Carlo Budel, il gestore di Capanna Punta Penia, il noto rifugio che si trova in vetta alla Marmolada a ben 3434 metri, ha pubblicato un video. Possiamo anche non dire nulla, traete le vostre considerazioni...
La sentinella della Marmolada, Carlo Budel, aveva lanciato l'allarme tre giorni prima: nessuno lo ha ascoltato
Immagini che oggi, dopo la tragedia del distacco di un'enorme porzione del ghiacciaio, suonano come un allarme non ascoltato. Sì, perché in quel video di pochi secondi Budel fa un po' un'analisi delle condizioni di tale ghiacciaio, non esistando a usare delle espressioni che devono fare riflettere. Le riprese iniziano con le sue parole, "guardate come è messo male il ghiacciaio", e poi continua spiegando che da lì, dal suo punto di vista, si notano dei veri e propri torrenti d'acqua sotto al ghiaccio.
E ora, dopo che si è consumata la tragedia (al momento restano 7 le vittime, 8 i feriti e 19 i dispersi), sappiamo cosa questo voglia dire. "Nemmeno in agosto è messo così male", conclude mostrando il paesaggio davvero spettrale. Anche perché oggi la situazione è pure peggiorata. Un po' per il distacco di ghiaccio, un po' per le condizioni climatiche, ma il gestore del rifugio ha voluto lanciare un allarme per le prossime ore. Secondo lui ci sarebbero altri pezzi a rischio, e quindi la montagna è chiusa a tutti, impossibile per chiunque scalarla.
E chi meglio di lui, del "custode" della Marmolada per sapere in quali condizioni versi la montagna? Di certo c'è da fidarsi di lui. Di lui e anche di altri esperti che già tempo fa avevano percepito la possibilità che si verificassero delle frane o delle valanghe di ghiaccio e roccia.
Vittime accertate: 7
- ITA: Davide Miotti, 51 anni, di Tezze sul Brenta (Vicenza)
- ITA: Tommaso Carollo, 48 anni, nato a Thiene ma residente a Zanè (Vicenza), guida alpina
- ITA: Paolo Dani, 52 anni di Valdagno (Vicenza), guida alpina
- ITA: Filippo Bari, 27 anni, di Isola Vicentina (Vicenza), alpinista (faceva parte del gruppo del Cai di Malo)
- REP. CECA: generalità ancora non diffuse
- IGNOTO: sesso maschile, 9 anni
- IGNOTO: sesso femminile
Dispersi: 13
- ITA: Erica Campagnaro, di Tezze sul Brenta (Vicenza), moglie di Davide Miotti, fra le vittime
- ITA: Nicolò Zavatta, 22 anni, di Barbarano Mossano (Vicenza)
- ITA: Liliana Bertoldi, 58enne di Levico Terme (Trento)
- ITA: Gianfranco Gallina, cuoco, ed Emanuela Piran, 36 e 33 anni, lui di Montebelluna (Treviso) e lei di Bassano del Grappa (Vicenza)
- ITA: Malo (Vicenza), alpinista
- ITA: sesso maschile, 50 anni, di Alba di Canazei (Trento)
- ITA: sesso femminile, Pergine Valsugana (Trento)
- ITA: sesso maschile, Pergine Valsugana (Trento), figlio della precedente dispersa
- FRANCIA: si cerca un escursionista disperso
- REP. CECA: si cerca un gruppo di escursionisti cechi
- ROMANIA: forse anche escursionisti romeni dispersi
Feriti: 8
- ITA: 27 anni di Barbarano Mossano (Vicenza)
- ITA: 29 anni, sesso femminile, Pergine Valsugana (Trento)
- ITA: 33 anni, sesso maschile, Pergine Valsugana (Trento)
- ITA: 51 anni, sesso femminile, Como
- GER: 67 anni, sesso maschile
- GER: 58 anni, sesso femminile
- C'è anche un 40 ancora non identificato in rianimazione a Treviso
- E un'ottava persona di cui non sono state ancora rese note le generalità
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La tragedia della Marmolada ha portato alla luce diversi termini che, per chi non frequenta l'alta montagna, non sono molto noti. Come i seracchi. Un seracco è una formazione tipica di un ghiacciaio, un blocco di ghiaccio, in altri termini, di grande taglia, che si forma per fratturazione di un corpo glaciale quando si supera il limite di plasticità del ghiaccio.
Quanto è avvenuto sulla Marmolada può essere stato provocato da due cause. Una di lungo periodo, il riscaldamento globale, che porta il ghiacciaio a ridursi e a essere sempre più fragile. E una più legata alla situazione attuale: la poca neve scesa non è stata in grado di proteggere il ghiacciaio dal caldo estivo.