La lettera dal carcere di Alessia Pifferi: "Vorrei tornare indietro e riavere mia figlia Diana"
La missiva inviata alle trasmissioni televisive Quarto Grado e Zona Bianca.
Di lei si è detto e scritto molto, ma la diretta interessata non si è mai espressa. Ora, a distanza di due mesi dalla terribile morte della piccola Diana Pifferi, la mamma Alessia ha deciso di rompere il silenzio. E lo ha fatto inviando una lettera a "Quarto grado" e a "Zona bianca", trasmissioni in onda su Rete 4.
La lettera dal carcere di Alessia Pifferi
Quello che colpisce è principalmente la prima ammissione di un pentimento:
"So solo che vorrei poter tornare indietro a quel giorno per non uscire e riavere la mia bambina".
Tutti ricorderanno infatti la tragica scomparsa di Diana, la bimba di un anno e mezzo lasciata sola nella sua casa di Ponte Lambro, periferia di Milano, per sei giorni, durante i quali la mamma si era recata dal compagno a Leffe, nella Bergamasca. Raccontando un mare di bugie a tutti, sostenendo che la piccola era con la sorella o con una baby sitter.
Un po' della sua vita
Alessia Pifferi nel suo scritto ha poi ripercorso un po' della sua vita, descritta come normale negli anni del matrimonio, poi finito:
"Ho vissuto a Milano fino al matrimonio fino a quasi 20 anni, poi sono andata in Sicilia a Palermo perché mi sono sposata. Poi sono tornata a Milano a casa mia. Ho vissuto solo con il mio ex marito. Per il resto ero sempre in casa con i miei genitori o da sola. Il matrimonio è stato molto bello. In Sicilia indossavo l'abito da sposa prestato da mia sorella, invece quello di Milano l'ho comprato io risparmiando".
"La nostra (quella con l'ex marito, ndr) era una famiglia normale e abbiamo cercato di avere un figlio che non è mai arrivato".
"Diana non era un peso"
Si è spesso detto recentemente che la donna vivesse la presenza della figlioletta come un peso, un intralcio alla sua voglia di libertà. Versione che Alessia ha smentito.
"Non ho mai detto che mia figlia era un intralcio nella mia vita e vorrei proprio sapere chi lo ha detto e perché. Ho semplicemente detto che è molto più difficile fare la propria vita con un figlio piccolo, ancora di più essendo una ragazza madre".
Poi il desiderio irrealizzabile di tornare indietro.
"Oggi mia figlia non c'è più. Ho perso tutto".
Il padre di Diana
Negli ultimi giorni è emerso un nuovo particolare. Contrariamente a quanto sempre affermato, . Al quale pare volesse chiedere un assegno per il mantenimento. Si è parlato anche di lui in un breve passaggio della lettera:
"Per parlare di oggi e del papà di Diana devo dire che non mi sento di esprimere nulla perché sono fatti così delicati che potrei parlarne solo privatamente a lui. So solo che vorrei poter tornare indietro a quel giorno per non uscire e riavere la mia bambina“.