La banda dei Green pass rubava i dati alle farmacie per creare certificati tarocchi
La pandemia e il Covid aguzzano anche l'ingegno dei malviventi. Indagine condotta dalla Polizia Postale di Napoli.
Presa la banda dei green pass, rubavano i dati alle farmacie.
La pandemia e il Covid aguzzano anche l'ingegno dei malviventi. E quanto scoperto in questi giorni dalla Polizia Postale di Napoli ne è ampia dimostrazione.
La banda dei green pass e le farmacie, il fatto
La Polizia Postale attraverso un'indagine approfondita dove niente è stato lasciato al caso, ha scoperchiato l'attività di una banda di 15 persone, tutti "pirati informatici" che rubavano le credenziali di accesso alle farmacie per poi accedere ai sistemi sanitari regionali e produrre le certificazioni verdi che venivano poi vendute attraverso il web in tutta Italia.
Una tecnica sopraffina, un piano intelligente e arguto perché la banda produceva sì dei documenti falsi, ma di fatto "creati" con codici di autorizzazione sottratti alle farmacie attraverso un sofisticato sistema di furto on line di dati.
Era per questo motivo che i certificati "tarocchi", realizzati dalla banda esperta in informatica, superavano tutti i controlli delle "macchinette" elettroniche e delle App dei telefonini che "leggono" il Green Pass.
Le indagini
Come detto, i certificati venivano poi venduti in tutta Italia. Ecco allora che le perquisizioni da parte della Polizia hanno interessato altre cinque regioni, oltre appunto alla Campania: Lombardia, Veneto, Lazio, Calabria e Puglia.
E' emerso che la banda rubava i codici attraverso la spedizione di una mail che riprendeva l'intestazione del Sistema sanitario inducendo i farmacisti a collegarsi a un sito web da dove appunto i pirati informatici registravano i dati che servivano loro per creare i falsi green pass.
La stessa operazione avveniva invece telefonando alle farmacie proponendo un software di assistenza al loro pc proprio per le procedure legate allo "scarico" del grren pass.
Green pass tarocchi in tutta Italia
Se le perquisizioni hanno interessato sei regioni, gli acquirenti dei certificati tarocchi sono stati invece individuati in numerose province di tutta Italia, nella fattispecie in quelle di Napoli, Avellino, Benevento, Caserta, Salerno, Bolzano, Como, Grosseto, Messina, Milano, Monza-Brianza, Reggio Calabria, Roma e Trento.
E se 15 sono le persone della banda, 67 sono invece i clienti al momento accertati.