Onu: "effetti devastanti"

Israele sospende aiuti umanitari a Gaza. Ennesima strage di civile in attesa di cibo: 30 morti

Secondo Netanyahu medicine e cibo finirebbero nelle mani di Hamas

Israele sospende aiuti umanitari a Gaza. Ennesima strage di civile in attesa di cibo: 30 morti
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Israele ha annunciato la sospensione temporanea delle consegne di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, a seguito delle pressioni esercitate dal ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, esponente dell'ultradestra, che ha minacciato le dimissioni dal governo se non fossero state adottate misure efficaci per impedire che gli aiuti finissero, secondo le sue asserzioni, nelle mani di Hamas.

La decisione è stata confermata da una fonte anonima a Channel 12 e riportata dal quotidiano Times of Israel.

Israele sospende gli aiuti umanitari a Gaza

Secondo le dichiarazioni congiunte rilasciate nella mattina del 26 giugno 2025 dal primo ministro Benjamin Netanyahu e dal ministro della Difesa Israel Katz, Hamas avrebbe preso il controllo di parte degli aiuti umanitari destinati alla popolazione civile nella parte settentrionale di Gaza.

Israele sospende gli aiuti umanitari a Gaza. Ennesima strage di civile in attesa di cibo: 30 morti
Netanyahu

Le autorità israeliane accusano il movimento islamista di sottrarre sistematicamente cibo, medicine e beni di prima necessità ai civili, aggravando così ulteriormente la già drammatica situazione umanitaria nella Striscia.

In risposta a queste accuse, l'ufficio del primo ministro ha comunicato che Netanyahu ha ordinato all’esercito israeliano (IDF) di mettere a punto, entro 48 ore, un piano operativo per bloccare il trasferimento degli aiuti nelle mani di Hamas. Nel frattempo, tutte le forniture umanitarie verranno sospese fino alla definizione di tale strategia.

Cresce il bilancio delle vittime a Gaza

Mentre si discute sulle modalità di consegna degli aiuti, la situazione sul campo continua a peggiorare. Secondo fonti mediche locali citate da Al Jazeera, il numero di morti causati dagli attacchi israeliani nella giornata del 26 giugno è salito ad almeno 31.

Fra le vittime, ci sono tre persone uccise mentre attendevano l’arrivo degli aiuti vicino ai punti di distribuzione. Altre nove hanno perso la vita in un bombardamento che ha colpito una scuola nel quartiere Sheikh Radwan di Gaza City, dove si erano rifugiati diversi sfollati. Due civili sono morti nel quartiere Zeitoun, anch'esso a Gaza City, mentre un’altra persona è stata uccisa in un attacco a Jabalia, a nord della Striscia.

Israele sospende gli aiuti umanitari a Gaza. Ennesima strage di civile in attesa di cibo: 30 morti
Gaza, richieste di aiuto

Il bilancio si aggrava anche in Cisgiordania, dove il Ministero della Salute dell’Autorità Nazionale Palestinese ha riferito dell’uccisione di un ragazzo di 15 anni, colpito al collo dalle forze israeliane nella città di Al-Yamoun, nel nord del territorio.

L’allarme dell’ONU: “Effetti devastanti sui civili”

In un briefing quotidiano con la stampa internazionale, il portavoce delle Nazioni Unite ha lanciato un forte appello, denunciando che le operazioni militari israeliane continuano a provocare gravi danni alla popolazione civile di Gaza, con decine di morti e feriti, molti dei quali si trovavano semplicemente nei pressi dei centri di distribuzione degli aiuti.

Un ulteriore elemento di allarme riguarda la grave carenza di carburante, che sta mettendo a rischio il funzionamento dei servizi sanitari essenziali. Secondo il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione, l’80% delle unità di terapia intensiva — incluse quelle ostetriche — rischia la chiusura. Un dato particolarmente critico, considerando che ogni giorno a Gaza circa 130 donne partoriscono, spesso in condizioni di emergenza e senza assistenza adeguata.

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