Da Prima Mantova

Inneggiava a Filippo Turetta, il 17enne che ha ucciso a Mantova una 42enne conosciuta su Internet

La confessione shock: "Volevo sentire cosa si prova ad uccidere"

Inneggiava a Filippo Turetta, il 17enne che ha ucciso a Mantova una 42enne conosciuta su Internet
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Dopo le prime ammissioni del sospettato, il quadro che va delineandosi dinanzi agli occhi degli inquirenti è agghiacciante. Stiamo parlando della 42enne di origini straniere residente a Parma attirata a Viadana, nella vicina provincia di Mantova da un ragazzo conosciuto online, poi scomparsa e ritrovata strangolata quasi una settimana dopo.

Il garage, sequestrato, dove sarebbe stato commesso l'omicidio
Il garage, sequestrato, dove sarebbe stato commesso l'omicidio

42enne uccisa nel Mantovano: l'assassino aveva premeditato tutto

L'assassino - ormai reo confesso, o quasi, al momento in arresto al carcere minorile Beccaria di Milano - è un ragazzo di soli 17 anni, anche lui figlio di stranieri. Inizialmente sembrava un dating preso in Internet finito male: quando Maria Campai ha scoperto che la persona con cui aveva fissato l'appuntamento era un minorenne, s'è tirata indietro, scatenando un'imprevedibile reazione violenta da parte del giovane.

Maria Campai

E invece sembrerebbe molto peggio di così. Il minorenne pare aver addirittura pianificato con cura l'omicidio:

"Volevo capire cosa si prova ad uccidere", è stata la confessione-shock.

Il ragazzo inneggiava anche a Filippo Turetta (l'assassino dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin) su Fortnite, un videogioco molto popolare fra i giovani che si basa sul resistere armati fino ai denti (con pistole, fucili e mitra) all'assalto di innumerevoli nemici fino a rimanere gli unici superstiti. Come avatar, ovvero come foto rappresentativa del proprio profilo sulla piattaforma online, aveva un'immagine proprio di Turetta

Ma sul Web avrebbe soprattutto cercato informazioni su come uccidere una donna e quindi avrebbe pianificato con cura il delitto. Internet gli è infine servito anche per individuare la sua potenziale preda.

Uno scenario che ha dell'incredibile, al quale i genitori non vogliono (comprensibilmente) credere, il papà in particolare ("Se è così, chi sbaglia, pagherà").

La ricostruzione del delitto di Viadana

Non è chiaro da quanto vittima e carnefice si conoscessero, seppur virtualmente. Ma il passaggio dal Web alla realtà è avvenuto venerdì della scorsa settimana (era il 20 settembre 2024): la 42enne si è fatta accompagnare a Viadana dalla sorella Roxana (con cui convive a Parma) e dal suo fidanzato.

Roxana l'ha vista allontanarsi con il 17enne, poi di Maria si sono perse le tracce. Per una settimana è diventata matta a cercarla: ha tempestato di volantini (i classici per la ricerca di persone scomparse) ogni angolo di strada a Viadana, suonato citofoni, chiesto a chiunque. Del caso se n'era occupata anche l'ultima puntata di Chi l'ha visto.

E invece la 42enne era già morta. Colpita alla testa e poi strangolata nel garage in uso al 17enne e quindi trascinata nel giardino di una villetta abbandonata poco distante alla palazzina dove il 17enne abita con la famiglia, dov'è stata trovata due giorni fa, giovedì 26 settembre.

I Carabinieri della Scientifica

Resta da capire cosa si sia scatenato nella mente di quel ragazzo con la passione per la palestra e i videogiochi.

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