CONTRO OGNI BUON SENSO

Incredibile: non fanno entrare il cane al cinema, ma era quello di una donna non vedente

La decisione presa da una "maschera" della sala. Saputo dell'accaduto i titolari hanno però subito chiesto scusa alla donna

Incredibile: non fanno entrare il cane al cinema, ma era quello di una donna non vedente
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Quando la burocrazia e le regole vincono sull'umanità e il buon senso. E' quanto accaduto a Treviso dove un cane non è stato fatto entrare in una sala cinematografica.

Tutto in teoria nella norma perché gli animali non erano ammessi. Peccato però che si trattasse del cane di una persona non vedente. 

Il cane non può entrare, ma è di una persona non vedente

Tra incredulità e rabbia quanto raccontato da Prima Treviso aprirà senz'altro un vivace dibattito non solo tra gli amanti degli animali, ma ance sul fronte dei diritti e della tutela delle persone con disabilità.

Una vicenda ai limiti dell'assurdo quella che si è consumata domenica 3 dicembre (la vicenda sta emergendo in queste ore) al cinema Edera di Treviso.

Una vicenda ancor più incredibile perché accaduta proprio in concomitanza con la giornata internazionale per i diritti delle persone disabili.

Non ci vede, ma il suo cane guida non può entrare

Protagonista una donna, Luana Messano, con il suo inseparabile cane guida, Tyson. In quanto ipovedente si era recata al cinema consapevole di poter accedere senza problemi, come prevede la Legge.

E invece è successo quello che non sarebbe dovuto accadere. La donna, infatti, è stata mandata via.

Le "maschere" della sala cinematografica hanno negato l'ingresso al suo cane guida. Addirittura dicendo alla donna che "non era obbligata ad andare al cinema".

Una decisione davvero discutibile e fuori luogo.

Le scuse dei titolari della sala

Fatto sta che forse a fronte del clamore della vicenda, venutone a conoscenza i titolari della sala hanno voluto chiedere scusa pubblicamente alla donna:

"Se fossimo stati presenti non sarebbe mai accaduto. E' stato un episodio increscioso".

E questa è già una buona notizia.

Ma non solo. Hanno promesso di contattarla personalmente per portarle la propria solidarietà e (forse) farla entrare (se lo vorrà) nel loro cinema.

Cosa prevede la legge

Perché il cane guida, per una persona ipovedente, non è un animale da compagnia, ma una presenza essenziale. E come tale deve essere considerata.

Per lo Stato italiano, infatti, dal 1988 e poi con un aggiunta dal 2006 non devono esistere barriere e discriminazioni nei confronti di persone con disabilità.

 

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