Auto sulla folla al Salone dell'Auto di Torino. Fiorio: "Come si fa a far guidare mezzi così a dei 'signor nessuno'"?

Le immagini dell'incidente al Salone dell'Auto di Torino, con una Lancia 037 che piomba sulle transenne e ferisce 12 persone, hanno fatto il giro d'Italia. E ora sull'accaduto interviene anche Alex Fiorio, torinese di nascita, ex pilota di rally e campione del mondo nel 1987. Che usa parole durissime sulla vicenda.

Incidente al Salone di Torino, Fiorio all'attacco

In un video sui suoi canali social (l'ex campione è molto seguito su TikTok, piattaforma dalla quale elargisce consigli di guida sicura, bacchettando spesso anche i "comuni mortali" che non rispettano le regole più basilari, ostinandosi nel voler "guidare comodi"), Fiorio non usa mezzi termini per commentare l'accaduto:

"A chi organizza le gare fanno le pulci perché deve esserci la sicurezza prima di tutto e poi viene organizzato un Salone dell'auto a Torino e ci si permette di far guidare delle auto a dei 'signor nessuno' in  mezzo alla folla. Mi sembra una cosa assurda".

"I giornali parlano di cause da accertare. Non ci sono cause da accertare: queste sono macchine con un certo numero di cavalli, che bisogna saper guidare".

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L'incidente al Salone dell'Auto di Torino

L'incidente è avvenuto, domenica 15 settembre 2024, nell'ultimo giorno del Salone dell'Auto (che si è svolto nella centralissima piazza San Carlo, a Torino): poco prima delle  13, un auto è andata a finire contro la folla.

@bircide Ecco cosa può succedere in occasione del Salone dell'automobile a Torino quando si da troppo gas ad una Lancia Rally 037 😱 #lancia037 #lanciastratos #rally #037 #lanciarally037 #lanciamartini #anni80 #rallymontecarlo #Martini #paninaro #benzinarossa #paninari #liquore #drink #bottiglia #italiacampione #lanciatorino #panoz #carburatore ♬ suono originale - BIRCIDE (Il Paninaro)

Nel sinistro sono rimaste ferite in maniera non grave ben 12 persone. Sul posto sono intervenute squadre della Croce Verde Torino, Croce Verde Villastellone e Croce Rossa Moncalieri.

"Durante la parata di domenica 15 settembre una delle auto impegnate nella sfilata ha perso il controllo, urtando a bassa velocità le transenne del circuito in piazza San Carlo. Dodici le persone del pubblico coinvolte, di cui uno spettatore ha riportato ferite lacero contuse ed è stato trasportato in codice giallo all’ospedale Mauriziano", ha commentato la Direzione del Salone in una nota.

Chi è Barbara Riolfo

Al volante della Lancia Rally 037 che ha causato l’incidente in piazza San Carlo c’era Barbara Riolfo. Originaria di Alba, non è una pilota professionista, ma da sempre ha la passione per le auto. Si è specializzata dopo gli studi nel restauro e nel ripristino di auto d'epoca, e insieme al marito Ivano Toppino, di professione carrozziere, ha fondato l’Atelier Toppino, un laboratorio specializzato a Pocapaglia, dove le automobili storiche vengono "curate" come opere d’arte.

Non era la prima volta che guidava una Lancia Rally 037, come testimonia un post su Facebook del luglio 2024.

Si tratta di un'auto che rappresenta uno dei "top" a disposizione dei due, che hanno deciso di portarla al Salone dell’Auto. E tutto era inizialmente andato bene. Venerdì 13 settembre 2024 Barbara Riolfo aveva guidato la vettura durante la prima parata, mentre domenica 13 settembre era toccato al marito. E non c'erano stati intoppi.

Domenica, invece, la sbandata con la Lancia che finisce sulle transenne e travolge 12 persone, fortunatamente senza feriti gravi.

Il sindaco: "Il Salone resta lì"

La vicenda ha avuto naturalmente anche risvolti politici, con numerosi esponenti delle forze di opposizione (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Torino Bellissima, Movimento 5 Stelle e Torino Libero Pensiero) che hanno chiesto chiarimenti al sindaco Stefano Lo Russo. Che però tira dritto per la sua strada.

"Tutti gli eventi, anche i concerti, i cortei e il Tour de France, possono provocare incidenti. Dobbiamo quindi fermare la Città?”

“Il rischio non è mai sopprimibile a zero - ha affermato - Auspico che vengano accertate tutte le responsabilità sul fatto e invitando a discutere su che tipo di città desideriamo e se vogliamo che Torino sia una meta turistica. La strada più facile è non fare le cose”.