iniziato il processo

Incidente mortale sul Garda. Solo uno degli imputati in aula: "Chiedo scusa". Ma è tardi...

Presente solo Patrick Kassen, che si è avvicinato al banco dei familiari di Greta e Umberto.

Incidente mortale sul Garda. Solo uno degli imputati in aula: "Chiedo scusa". Ma è tardi...
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Solo uno dei due imputati si è presentato a processo e ha chiesto scusa. Con mesi di ritardo. Si è svolta mercoledì 10 novembre 2021 la prima udienza del processo nei confronti dei due tedeschi accusati della morte di Greta Nedrotti e Umberto Garzella, deceduti in un tragico incidente nautico sul Lago di Garda sabato 19 giugno 2021..

La tragedia di Greta e Umberto,  uccisi a Salò

Come racconta Prima Verona, in aula c'era solo Patrick Kassen, che insieme a  Christian Teismann è accusato di omicidio colposo, omissione di soccorso e naufragio in merito all’incidente avvenuto nella sera di sabato 19 giugno 2021. In quell'occasione persero la vita Greta Nedrotti e Umberto Garzella che erano a bordo della piccola barca che è stata speronata da un motoscafo Acquarama guidato dai due tedeschi.

Durante le indagini era stato visionato il video in bianco e nero che è stato registrato dalla telecamera di sorveglianza del rimessaggio nautico di Salò dove i due turisti tedeschi hanno ormeggiato il potente motoscafo subito dopo l’incidente. Nel video si vede palesemente il tedesco che prima barcolla e poi cade in acqua.

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Inoltre un altro elemento che era stato reso noto dagli inquirenti che hanno ricostruito, attraverso una simulazione notturna della Guardia Costiera, la velocità del motoscafo che risulterebbe essere di circa 20 nodi, che è ben quattro volte superiore al limite concesso.

Le scuse tardive

Kassen, che si trova ai domiciliari e che si è assunto la responsabilità della guida al momento del tremendo impatto costato la vita ai due ragazzi, si è avvicinato al banco dove sedevano le famiglie di Greta e Umberto chiedendo scusa.  Avrebbe riferito che i due tedeschi volevano già dall'inizio parlare con i famigliari dei due ragazzi ma che è stato detto loro che il momento non era quello opportuno.

Le famiglie delle vittime hanno ascoltato le parole dell'uomo, ma non hanno accettato le sue scuse. Troppo forte il dolore per una tragedia che si poteva evitare e per il comportamento dei due, che si sono allontanati lasciando morire i ragazzi in acqua senza fare nulla.

Risarcimento ai famigliari

Le famiglie dei due giovani sono state risarcite dall’assicurazione, per i famigliari di Greta il risarcimento è di circa 2 milioni e mezzo di euro mentre per i famigliari di Umberto il risarcimento è di un milione e 300mila euro.

La famiglia di Greta, dopo aver ricevuto il risarcimento la ritirato la propria costituzione a parte civile durante il processo, i famigliari di Umberto invece restano parte offesa. Si sono inoltre costituiti parte civile il Comune di Saló e la Comunità  del Garda.

La seconda udienza del processo è stata fissata per giovedì 16 dicembre 2021, occasione in cui verranno sentiti i primi testimoni.

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