ricerche ancora in corso

Incendio sul traghetto, un morto e ancora dieci dispersi. Gli italiani tornati a casa: "Un inferno, pensavamo di non farcela"

Trovato (vivo) dopo tre giorni un 21enne bielorusso, ma anche un corpo carbonizzato.

Incendio sul traghetto, un morto e ancora dieci dispersi. Gli italiani tornati a casa: "Un inferno, pensavamo di non farcela"
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E' sceso in pantaloncini e maglietta da quella nave che da tre giorni brucia. E le prime parole che ha detto sono state "Fortunatamente sono vivo". Un 21enne bielorusso è stato portato in salvo dall'Euroferry Olympia, il traghetto della Grimaldi Lines devastato da un incendio scoppiato nella notte tra giovedì e venerdì scorsi poche miglia a nord di Corfù, lungo la rotta che dalla Grecia porta a Brindisi. Per una buona notizia, però, ce n'è anche una cattiva: un corpo è stato trovato carbonizzato dentro uno dei camion nella stiva, da dove si è scatenato il rogo.

Salvato dopo tre giorni sul traghetto in fiamme

Scende dunque a dieci il conto dei dispersi dopo tre giorni di ricerche. E dopo che il giovane bielorusso ha spiegato di aver sentito delle voci che chiedevano aiuto le operazioni si sono intensificate.

E' questo il bilancio al termine del terzo giorno di soccorsi in mare per spegnere le fiamme e trovare possibili superstiti a bordo dell'Euroferry Olympia, il traghetto della Grimaldi Lines devastato da un incendio scoppiato nella notte tra giovedì e venerdì scorsi poche miglia a nord di Corfù, lungo la rotta che dalla Grecia porta a Brindisi.

Nonostante il passare delle ore, le speranze di trovare  qualcuno ancora in vita ci sono. Ma è ovviamente una corsa contro il tempo.

 Gli italiani tornati a casa

Intanto, i 19 italiani che si trovavano sulla nave sono stati riaccompagnati nel nostro Paese questa mattina, lunedì 21 febbraio 2022: sono sbarcati a Brindisi a bordo della Florencia, un'altra nave della Grimaldi, insieme ad altri passeggeri, per lo più autotrasportatori.


Nelle loro parole la dimensione dell'accaduto:

"Stavamo dormendo e all'improvviso è scoppiato l'inferno. Ci hanno svegliato e fatto uscire. E' stato davvero brutto".

"Quando inizi a sentire il fumo, non vedi più, senti la gente che cade a terra, anche i bambini piccoli. Non si può spiegare: abbiamo temuto di non farcela".

Il problema ecologico

Insieme alle operazioni di ricerca di eventuali superstiti, il pensiero è ora quello di evitare che il relitto affondi o che fuoriesca carburante o qualche altra sostanza nociva.  Delle possibili emergenze ecologiche si sta occupando la Guardia costiera con cui è in contatto il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani che ha assicurato che, "al momento lo scafo non dà evidenza di fratture che possano far pensare a uno sversamento".

Grimaldi esclude overbooking

Intanto, la Grimaldi Lines, la compagnia navale titolare dell'imbarcazione, ha escluso tassativamente che ci sia stato un overbooking. Ha inoltre specificato che era  vietato l'accesso ai garage.

"Al fine di garantire che tale regola sia rispettata da tutti i passeggeri a bordo - è stato precisato in una nota - in particolare dai conducenti di camion, l'evacuazione dell'area di carico viene controllata prima della partenza e squadre composte da membri dell'equipaggio pattugliano regolarmente i ponti garage durante la navigazione".

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