Incidenti sul lavoro

Incastrato nel nastro trasportatore, muore padre di due figli. Operaio 22enne trafitto e ucciso da una scheggia incandescente

Due tragedie, in Campania e Friuli Venezia Giulia, nella notte tra lunedì 24 e martedì 25 marzo 2025. In mattinata un'altra vittima in Umbria. Gravi incidenti anche in Lombardia e Veneto

Incastrato nel nastro trasportatore, muore padre di due figli. Operaio 22enne trafitto e ucciso da una scheggia incandescente
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Una nottata tragica sul fronte degli incidenti sul lavoro, con due morti in pochissime ore, uno in Campania, l'altro in Friuli Venezia Giulia. A cui se ne aggiunge un altro nella mattinata di martedì 25 marzo 2025 in Umbria.

Nicola Sicignano morto incastrato nel nastro trasportatore

Nicola Sicignano aveva 51 anni , era sposato e padre di due figli di 18 e 15 anni. Era dipendente della Sb Ecology Srl, azienda che si occupa di trattamento di rifiuti a Sant'Antonio Abate, in provincia di Napoli. Nella notte è morto in un tragico incidente sul lavoro, rimanendo incastrato - per motivi ancora da chiarire - con la testa e il braccio nel nastro trasportatore.

I tentativi di soccorso sono scattati subito dopo l'incidente, ma per l'operaio, purtroppo, non c'è stato nulla da fare. È deceduto a seguito delle ferite riportate.

Sul posto anche i Carabinieri per i rilievi e per ricostruire l'esatta dinamica del tragico sinistro.

Operaio 22enne ucciso da una scheggia incandescente

Sempre nella notte, un'altra sconvolgente tragedia è avvenuta a Maniago, in provincia di Pordenone, in Friuli Venezia Giulia. La vittima in questo caso è giovanissima, un ragazzo di 22 anni, Daniel Tafa (che proprio ieri aveva compiuto gli anni).

Attorno all'1.30 di notte l'operaio stava lavorando su una macchina per stampaggio di ingranaggi industriali quando una scheggia incandescente lo ha trafitto alla schiena, uccidendolo all'istante.

Aveva appena riavviato l'impianto quando lo stampo sul quale stava lavorando è esploso e una scheggia impazzita lo ha trafitto, senza lasciargli scampo. Il macchinario è stato posto sotto sequestro per verificare se l'incidente sia frutto di un malfunzionamento o di una manovra errata.

Operaio travolto e ucciso in A1

Nella mattinata odierna la terza vittima. Si tratta di un operaio di 38 anni investito da un mezzo pesante mentre stava lavorando sulla carreggiata nord dell'Autosole nei pressi di Orvieto, in provincia di Terni, in Umbria, dove era residente.

L'uomo era dipendente di una ditta locale impegnata in interventi di manutenzione in autostrada: si trovava sulla carreggiata quando è stato investito da un mezzo pesante in transito. La vittima era impegnata nelle fasi di attivazione di un cantiere per lavori di manutenzione, la cui presenza era correttamente segnalata al traffico.

Operaio 22enne precipita da otto metri d'altezza

Sempre oggi, martedì 25 marzo 2025, altri due gravi incidenti. Intorno alle ore 10, a in località Vighizzolo a Santa Caterina d'Este, in provincia di Padova (Veneto), i militari della Stazione dei Carabinieri di Ponso sono intervenuti presso un'azienda specializzata in costruzioni meccaniche e montaggi a seguito di un grave infortunio sul lavoro.

Come riportato da PrimaPadova, un giovane operaio, classe 2003, mentre era impegnato nell'installazione di pannelli fotovoltaici, è precipitato da un'altezza di circa otto metri a causa del cedimento del tetto. Il lavoratore è stato elitrasportato d'urgenza all'ospedale di Padova. Nonostante le gravi condizioni, non risulta essere in pericolo di vita. Sono in corso accertamenti e rilievi da parte dello Spisal per chiarire la dinamica dell'incidente e verificare eventuali responsabilità.

In fin di vita un operaio addetto alla manutenzione degli ascensori

Gravissimo infortunio sul lavoro nella mattina di martedì 25 marzo 2025 a Carugate, comune della città metropolitana di Milano in Lombardia. A rimanere ferito è stato un operaio addetto alla manutenzione degli ascensori, che ora si trova in pericolo di vita all'ospedale di Niguarda. L'incidente è avvenuto attorno alle 11.30 in un condominio di via XXV Aprile.  Sul posto sono accorsi Carabinieri, Vigili del fuoco, ambulanza, automedica e anche l'elisoccorso.

Come raccolto da PrimaLaMartesana, l'operaio ferito, un trentenne di cui ancora non si conoscono le generalità, stava lavorando alla manutenzione di un ascensore esterno all'interno del vano, quando all'improvviso è stato travolto dal contrappeso caduto dall'alto.

Dopo le prime cure sul posto, sembrava che l'uomo dovesse essere portato in ospedale in ambulanza. Successivamente però, i medici intervenuti, vista la gravità delle ferite che aveva riportato, hanno optato per il trasporto in elicottero all'ospedale di Niguarda dove è stato ricoverato in prognosi riservata e in pericolo di vita.

Sempre in Lombardia un altro grave incidente sul lavoro è avvenuto a  Pessina Cremonese in provincia di Cremona. Qui, come racconta Prima Cremona, un 56enne è rimasto ferito mentre scaricava alcuni tubi in ferro.  Durante questa operazione il lavoratore si è lesionato l'avambraccio sinistro. Sul posto sono tempestivamente giunti i soccorsi del 118 che, dopo aver prestato le prime cure, hanno accompagnato il ferito all'ospedale di Cremona in condizioni di media gravità.

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