Incidenti sul lavoro

Incastrato in un macchinario agricolo, perde una gamba. Caduti da un ponteggio, gravi operai di 40 e 62 anni

Quella di mercoledì 5 novembre 2025 è stata l'ennesima giornata nera in Lombardia, che rimane la regione con più vittime (anche se i dati sono in calo)

Incastrato in un macchinario agricolo, perde una gamba. Caduti da un ponteggio, gravi operai di 40 e 62 anni

Mercoledì 5 novembre 2025 è stata l’ennesima giornata nera per la sicurezza sul lavoro in Lombardia, la regione italiana più colpita dalle morti sul lavoro (dato però figlio della maggiore popolazione lavorativa italiana). In poche ore si sono verificati quattro incidenti in diversi cantieri e contesti lavorativi, che hanno coinvolto operai di età compresa tra i 37 e i 62 anni.

Bastida Pancarana (Pavia): operaio cade da un’impalcatura

A Bastida Pancarana, in provincia di Pavia, un operaio di 40 anni è caduto da un’impalcatura alta circa quattro metri durante i lavori di manutenzione sotto il ponte di Bressana, nel territorio comunale di  lungo la Statale 35 dei Giovi.

Come racconta Prima Pavia, l’allarme è scattato poco prima delle 17:30. Sul posto sono intervenuti un’ambulanza e un’automedica in codice rosso. Le condizioni dell’uomo, pur serie, non sono apparse tali da far temere per la vita.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco di Pavia, i Carabinieri di Stradella e i tecnici dell’Ats, per verificare l’eventuale presenza di irregolarità nelle misure di sicurezza.

Monza: 62enne cade da un ponteggio

Sempre mercoledì mattina, a Monza, un operaio di 62 anni è caduto da un ponteggio in un cantiere di via Marelli. Sono stati i colleghi a lanciare l’allarme intorno alle 8:45.

L’intervento dei soccorsi, inizialmente allertati con la massima emergenza, è stato poi derubricato dopo le prime cure: come racconta prima Monza, l’operaio, sempre cosciente, non sarebbe in pericolo di vita.
Sul posto, oltre all’ambulanza e all’automedica, sono intervenuti i Vigili del Fuoco, il personale di Ats Brianza e gli agenti della Polizia di Stato per i rilievi del caso.

Colturano (Milano): incidente stradale sul lavoro, ferito un 61enne

Un altro grave incidente si è verificato a Colturano, in provincia di Milano, dove un 61enne residente in provincia di Lodi è rimasto ferito mentre era al volante di un furgone per la raccolta dei rifiuti.

Come riporta Prima Lodi, per cause ancora da accertare, il veicolo è uscito di strada e si è ribaltato in un fossato lungo la Strada provinciale 159. L’uomo, rimasto incastrato tra le lamiere, è stato estratto dai Vigili del Fuoco di Milano e trasportato d’urgenza in elisoccorso all’ospedale Niguarda di Milano.

Gli agenti della Polizia locale di Tribiano e Colturano stanno ricostruendo la dinamica dell’incidente.

Un altro infortunio grave a Borghetto Lodigiano

Sempre nelle stesse ore, un 37enne è rimasto gravemente ferito in una cascina di Borghetto Lodigiano, nella frazione di Propio, in provincia di Lodi. L’uomo sarebbe rimasto incastrato in una coclea, un macchinario agricolo utilizzato per il trasporto di cereali.
Il ferito è stato elitrasportato al Policlinico San Matteo di Pavia in gravi condizioni ma non in pericolo di vita. Gli è stata amputata parte della gamba.

Bergamo: investito da un collega

Nella mattinata di giovedì 6 novembre 2025, invece, ad Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo, un 43enne è stato travolto da un camion in retromarcia ed è finito violentemente a terra in seguito all’impatto. Come racconta Prima Bergamo, il ferito è stato trasferito in gravi condizioni all’ospedale Papa Giovanni XXIII; non sarebbe in pericolo di vita.

Il mezzo pesante era guidato da un 35enne, finito in stato di choc dopo l’incidente. Sul posto, oltre ai carabinieri impegnati nei rilievi per chiarire la dinamica dell’incidente e al personale dell’Ats, è intervenuto il personale sanitario a bordo di due ambulanze.

A Pavone del Mella, in provincia di Brescia, ferito un altro lavoratore in azienda.

Esplode una caldaia, due feriti a Torino

Un grave incidente si è verificato anche in Piemonte, sempre giovedì 6 novembre 2025. Due i feriti alla bocciofila di Arignano, in provincia di Torino.

Due operai, di 32 e 41 anni, sono stati investiti dall‘esplosione di una caldaia, che ha provocato loro ustioni di secondo e terzo grado alle mani e al volto.

Infortuni sul lavoro in Lombardia: i dati

Nonostante i recenti episodi, i dati aggiornati a settembre 2025 segnalano un calo significativo delle morti bianche in Lombardia.

Secondo l’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering, nei primi nove mesi del 2025 si sono registrati 109 decessi, contro i 142 dello stesso periodo del 2024, con una riduzione del 23,2%.

“I numeri restano alti, ma la Lombardia mostra segnali incoraggianti: la regione è oggi in zona bianca, con un’incidenza di mortalità tra le più basse d’Italia”, spiega l’ingegner Mauro Rossato, presidente dell’Osservatorio Vega.

Le province lombarde più colpite

A livello provinciale, Milano si conferma la zona con il maggior numero di decessi totali (31), seguita da Brescia e Bergamo (18), Cremona (11), Como (6), Pavia e Mantova (5).
Le province meno colpite sono Sondrio, Varese e Lodi, con un numero di vittime tra 1 e 3.

Incidenza di mortalità per provincia (a settembre 2025)

  • Cremona: 50,9 (zona rossa)
  • Lecco: 27,8 e Brescia: 27,0 (zona arancione)
  • Lodi, Bergamo (20,1) e Como (19,0) (zona gialla)
  • Mantova (16,4), Sondrio (13,7), Milano (11,7), Monza Brianza (10,0), Varese (5,1), Pavia (4,2) (zona bianca).

I settori più colpiti e le categorie a rischio

Il settore manifatturiero resta il più esposto agli infortuni, con 11.373 denunce nei primi nove mesi del 2025. Seguono trasporti e magazzinaggio (4.840), commercio (4.450), costruzioni (4.317) e sanità (4.285).

Gli uomini rappresentano la quota maggiore di infortuni (51.193 denunce), ma le donne contano ancora 13 vittime, il 20% del totale nazionale.
Preoccupante anche la percentuale di lavoratori stranieri coinvolti: uno su quattro tra i feriti o deceduti.

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