In terapia intensiva dopo un incidente mentre va a San Siro: sulla 92enne Lilly "vegliano" Ibra e Giroud
Liliana Gianese ha 92 anni: è stata investita da un'auto mentre andava a vedere la partita a San Siro. E, appena svegliatasi, in ospedale ha fatto una richiesta particolare
La sua passione più grande è quella per il Milan e anche nel pomeriggio di sabato 4 novembre 2023 stava andando a San Siro per seguire il rossoneri. Ma allo stadio Liliana Gianese, 92enne tifosissima di Calco (Lecco), non ci è mai arrivata. Perché quando si apprestava a prendere il pullman che l'avrebbe condotta al Meazza è stata investita da un'auto che l'ha letteralmente travolta e fatta finire in ospedale in condizioni gravi. E per vincere questa durissima "partita" nonna Lilly ha voluto accanto due "angeli custodi" davvero speciali: Zlatan Ibrahimovic e Olivier Giroud.
Ibra e Giroud vegliano su nonna Lilly
Un incidente terribile, che ha messo seriamente a rischio la vita dell’anziana, travolta mentre attraversava la strada Statale sulle strisce pedonali in corrispondenza dell’incrocio di via Garibaldi. Stava per raggiungere il punto in cui il pullman del Milan Club che, come succede da anni, l’avrebbe accompagnata a San Siro, sugli spalti dello stadio Meazza, per incitare l’amata squadra del cuore che quella sera giocava contro l’Udinese (partita per altro persa dai rossoneri).
E' stata investita proprio quando stava andando allo stadio
Una fede, quella per il Diavolo, che la 92enne vive fin dalla nascita, come ha raccontato il genero Andrea Gaspari, noto scultore padernese.
"Mia suocera è una tifosa doc, una di quelle che seguono la squadra ogni weekend allo stadio, con la bandiera in mano, nonostante l’età - ha spiegato - Ha 92 anni, ma è perfettamente autonoma, ha sempre sbrigato tutte le faccende da sola senza bisogno di aiuti e non ha mai lasciato la passione per lo stadio. E’ nata a Milano ed è iscritta ai Milan Club fin dalla nascita. Tanto che, trasferitasi a Calco, ha subito sondato il terreno in cerca di un gruppo di tifosi a cui unirsi per seguire dal vivo la sua squadra del cuore".
Proprio recandosi allo stadio, però, Lilly è stata vittima di un terribile incidente che l’ha fatta finire in Rianimazione, con gravissime ferite.
"Mia moglie, come sempre, l’ha accompagnata fino alla fermata del pullman che si trovava dal lato opposto della Statale a Merate. Mia suocera a si è quindi apprestata ad attraversare la strada in un punto perfettamente illuminato: un’auto che sopraggiungeva in quel momento si è correttamente fermata ma una seconda, sopraggiunta da dietro, ha tentato il sorpasso finendo così per travolgerla".
Appena si è svegliata ha chiesto la foto dei suoi "angeli custodi"
Un azzardo, quello dell’uomo al volante dell’auto, una Golf grigia, risultato poi in stato d’ebbrezza e rimediando così la sospensione della patente e il sequestro del mezzo, che ha seriamente rischiato di strappare la nonnina ultrà dall’affetto dei parenti e dei suoi tantissimi amici tifosi.
"E’ stata subito trasportata in ospedale in codice rosso con una serie infinita di fratture alla gamba e al bacino. Nell’impatto, inoltre, ha anche rotto due costole che hanno finito per perforarle un polmone. Abbiamo vissuto ore terribili, rassegnati all’idea di perderla", ha ripercorso il genero.
Miracolosamente, però, dopo qualche ora l’anziana si è risvegliata e ha iniziato a rispondere alle cure, subito ponendo ai famigliari una curiosa richiesta: poter avere degli speciali "protettori" da poter invocare dal suo letto d’ospedale.
"La prima cosa che ha bofonchiato è stata la richiesta di poter avere delle foto di giocatori del Milan da poter osservare durante il ricovero - ha raccontato col sorriso Gaspari, sollevato dopo giorni di grande preoccupazione - Ci siamo organizzati e siamo riusciti a portarle in ospedale qualche immagine che ha fatto appendere direttamente all’asta della flebo".
E forse anche grazie alla forza che le hanno dato quelle immagini (e al desiderio di tornare a vedere i suoi campioni in azione), nonna Lilly è riuscita a migliorare, tanto da iniziare a respirare in autonomia e a essere dunque trasferita in Ortopedia.
"Vorremmo metterci in contatto con la squadra"
Il sogno dei famigliari, ora, è quello di riuscire a regalare un sogno alla sfortunata ultras rossonera.
"Vorremmo metterci in contatto con la squadra, cercare di farle avere un pensiero dai giocatori, un piccolo regalo per strapparle un sorriso in mezzo a tutto il dolore che ha dovuto sopportare a causa di questo terribile incidente".