Dopo alcuni giorni di “tregua” – coincidenti con le festività di Natale e Santo Stefano e il weekend seguente – torna drammaticamente d’attualità il tema degli incidenti sul lavoro. Questa mattina, lunedì 29 dicembre 2025, si conta l’ennesima vittima. Si tratta di Michele Penna, 73enne imprenditore molto noto nell’Astigiano, travolto da un muletto (immagine copertina repertorio).
Michele Penna, l’imprenditore schiacciato dal muletto
Come racconta La Nuova Provincia, la comunità di Mongardino, in provincia di Asti, in Piemonte, è stata colpita dalla morte di Michele Penna, 73 anni, noto panificatore e imprenditore locale, che ha perso la vita in seguito a un infortunio mortale sul lavoro avvenuto mentre stava movimentando alcuni bancali con un carrello elevatore.
Per cause ancora in fase di accertamento, il muletto si è ribaltato intrappolandolo. Le condizioni sono apparse subito gravissime: nonostante l’intervento del 118 e l’arrivo dell’elisoccorso da Alessandria, ogni tentativo di rianimazione si è rivelato inutile.
Penna era una figura molto conosciuta: partendo da un piccolo laboratorio artigianale aveva creato un grissinificio apprezzato in tutto il Piemonte. Anche dopo il pensionamento, continuava a collaborare nell’attività commerciale di famiglia, senza mai rinunciare alla sua passione per il lavoro e per la meccanica.
Sindia, cade dal trattore: dopo due mesi di agonia muore un operaio agricolo
Un’altra vittima degli incidenti sul lavoro è Antonio Oggianu, 57 anni, originario di Sindia, in provincia di Nuoro, in Sardegna. L’uomo era rimasto gravemente ferito il 24 ottobre 2025, cadendo dal trattore che stava manovrando in un’azienda lungo la strada per Scano di Montiferro.
Trasportato inizialmente in elisoccorso all’ospedale di Nuoro, Oggianu era stato poi trasferito all’ospedale Marino di Cagliari, dove era ricoverato nell’Unità spinale. Dopo quasi due mesi di ricovero, è deceduto a causa delle gravi lesioni riportate.
Sull’accaduto è stata aperta un’inchiesta dai carabinieri della Compagnia di Macomer.
Meldola, cede il tetto di un capannone: morto un 73enne
La terza tragedia si è verificata a Meldola, in provincia di Forlì-Cesena. Giuseppe Manfredi, 73 anni, ha perso la vita dopo essere precipitato dal tetto di un capannone situato nei pressi della sua abitazione in via Da Vinci.
Secondo una prima ricostruzione, il 73enne sarebbe salito sulla copertura per verificare un possibile danno strutturale, quando improvvisamente il tetto ha ceduto facendolo cadere nel vuoto. Il decesso è avvenuto praticamente sul colpo. I sanitari del 118 non hanno potuto far altro che constatarne la morte.
Le indagini sono state affidate ai carabinieri della Compagnia di Meldola, che stanno chiarendo la dinamica dell’accaduto. Al momento, l’episodio non è formalmente classificato come incidente sul lavoro, ma restano in corso gli accertamenti tecnici.
Chieti, schiacciato sul bacino
Sempre nella mattinata di lunedì 29 dicembre 2026 a Brecciarola di Chieti, in Abruzzo, un operaio di 46 anni è rimasto gravemente ferito in un’officina riportando un trauma da schiacciamento importante del bacino con parestesia degli arti inferiori.
Dopo che è scattato l’allarme, sul luogo dell’incidente sono arrivati gli operatori sanitari del 118, con l’elicottero decollato e un’ambulanza. Una volta stabilizzato, l’operaio è stato trasportato in elisoccorso all’ospedale civile Santo Spirito: le sue condizioni sono gravi.
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