Si allarga il contagio

Il virus West Nile ora colpisce anche giovani con sintomi gravi

Una 23enne ha manifestato una forte meningite provocata dalla puntura di una zanzara, mentre una 20enne è dovuta ricorrere alle cure del pronto soccorso.

Il virus West Nile ora colpisce anche giovani con sintomi gravi
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Padova è l'epicentro, ma l'allarme si è ormai esteso in tutto il Veneto per il West Nile, il temibile virus trasmesso dalle zanzare. I casi di infezione continuano a salire: almeno 23 le persone che hanno avuto bisogno di cure mediche nell'ospedale di Padova. Sebbene inizialmente sembravano gli anziani ad essere maggiormente esposti alla grave malattia, a causa di un sistema immunitario meno efficace, negli ultimi giorni, tuttavia, anche alcuni giovani hanno contratto il virus: una ragazza di 20 anni è ricorsa alle cure del pronto soccorso ed è stata dimessa, mentre una giovane di 23 anni è tuttora ricoverata all'ospedale di Cittadella, colpita da meningite provocata dalla puntura di una zanzara.

Il virus West Nile ora colpisce anche giovani, con sintomi gravi

Dopo il primo decesso causa virus West Nile, i timori nei confronti di questa patologia si sono fatti sempre più consistenti, considerando anche il fatto che il numero dei contagi, sia in Veneto, sia in tutta Italia, sta crescendo in modo graduale. A preoccupare è soprattutto la zona di Padova, epicentro virale dove sono stati riscontrate 23 persone che hanno avuto bisogno di cure mediche.

Un altro aspetto problematico della vicenda, poi, riguarda i primi due casi di pazienti giovani contagiati dal West Nile. Se all'inizio gli anziani erano considerati i più a rischio, soprattutto coloro che avevano alle spalle anche patologie pregresse, ora l'attenzione è stata posta anche sui ragazzi: una ragazza di 20 anni è ricorsa alle cure del pronto soccorso ed è stata dimessa, mentre una giovane di 23 anni è tuttora ricoverata all'ospedale di Cittadella, colpita da meningite provocata dalla puntura di una zanzara.

"Le zanzare sono molto democratiche, pungono tutti - afferma Renzo Scaggiante, direttore Malattie Infettive Belluno, intervistato dal TgR del Veneto - Poi è chiaro che le persone anziane vanno incontro ad una patologia più importante, mentre le persone giovani magari possono rimanere anche dei portatori sani o comunque avere una sintomatologia che non viene diagnosticata. In ogni caso capita che ogni tanto qualche persona giovane possa avere dei disturbi importanti".

Una malattia sempre più diffusa con cui dovremmo imparare a convivere a causa della continua tropicalizzazione climatica. Non resta che la prevenzione.

"Bisogna cercare di vestirsi, soprattutto alla sera, con indumenti che coprono la gran parte del corpo - prosegue Renzo Scaggiante - Usare repellenti. La cosa importante poi è la prevenzione a livello di territorio, quindi dove ci sono acque stagnanti, si deve cercare di ridurre queste quantità, di usare degli anti-zanzare che vengono distribuiti dai Comuni che sono più interessati dal problema".

West Nile, la situazione in Italia

Secondo i medici, ad ora, potrebbero essere ad oltre 2mila gli inconsapevoli padovani già contagiati dalle zanzare infette e ogni 100 casi uno svilupperebbe una grave sintomatologia neurologica. Nella Regione Veneto sono stati registrati già 3 decessi da giugno ad oggi, ma il virus si sta diffondendo perché i contagi accertati sono stati rilevati anche in Piemonte, Emilia Romagna e Lombardia.

La Regione Lazio invece ha invitato alla massima allerta le aziende sanitarie locali dopo la positività di un gruppo di zanzare al confine con l'Umbria. Secondo l'ultimo bollettino dell'Istituto Superiore di Sanità dello scorso venerdì 29 luglio 2022, i casi confermati sarebbero 42 in tutta Italia, mentre i decessi per West Nile sarebbero 5 di cui 3 in Veneto, uno in Piemonte e uno in Emilia Romagna.

Dei casi totali, 21 hanno manifestato una forma neuro-invasiva, 9 sarebbero finiti in ospedale per febbre, mentre 12 sarebbero stati identificati perché donatori di sangue, ma ignari della positività in quanto asintomatici.

Cosa è il virus West Nile

La febbre West Nile (West Nile Fever) è una malattia provocata dal virus West Nile (West Nile Virus, Wnv), un virus della famiglia dei Flaviviridae isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, appunto nel distretto West Nile (da cui prende il nome). Il virus è diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America.

I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare (più frequentemente del tipo Culex), le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo. Altri mezzi di infezione documentati, anche se molto più rari, sono trapianti di organi, trasfusioni di sangue e la trasmissione madre-feto in gravidanza. La febbre West Nile non si trasmette da persona a persona tramite il contatto con le persone infette. Il virus infetta anche altri mammiferi, soprattutto equini, ma in alcuni casi anche cani, gatti, conigli e altri.

Il periodo di incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta varia fra 2 e 14 giorni, ma può essere anche di 21 giorni nei soggetti con deficit a carico del sistema immunitario. La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei.

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