PIEMONTE

Il video in cui il gioielliere insegue e spara ai rapinatori, uccidendoli

Erano morti Andrea Spinelli e Giuseppe Mazzarino, mentre il terzo malvivente sopravvissuto, Alessandro Modica, era rimasto ferito ad una gamba

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Il video in cui il gioielliere insegue e spara ai rapinatori

Il gioielliere Mario Roggero nell'aprile del 2021 sparò e uccise due dei tre rapinatori che si erano introdotti nel suo negozio di Grinzane Cavour, in provincia di Cuneo.  In corte d'Assise ad Asti si è tenuta ieri, mercoledì 21 dicembre 2022, una nuova udienza a suo carico: in aula è stato proiettato il video della rapina ripreso dalle telecamere di sicurezza.

Il gioielliere insegue e spara ai rapinatori

Era il 28 aprile del 2021 quando, poco dopo le 17.30, Alessandro Modica, Giuseppe Mazzarino e Andrea Spinelli tentarono una rapina alla gioielleria di Mario Roggero, situata a Grinzane Cavour.

Gli avvocati dei due rapinatori morti - Giuseppe Mazzarino, 58 anni di Torino, e Andrea Spinelli, 44 anni, di Bra - si sono costituiti parte civile nel processo per conto dei familiari. Anche il rapinatore sopravvissuto, Alessandro Modica, 34enne di Alba, che ha patteggiato 4 anni e 10 mesi di reclusione, si era costituito parte civile.

Una rapina che si trasformerà poi in tragedia, con la morte di due dei rapinatori, Spinelli e Mazzarino, e il ferimento di Modica. Per quell'episodio Roggero è imputato per omicidio volontario.

Come racconta Prima Cuneo, ieri nell'aula di Tribunale di Asti, per la prima volta, avvocati, giudici e familiari delle vittime hanno potuto vedere le immagini di  videosorveglianza che riprendono il momento esatto in cui Roggero spara ai ladri.

Nelle immagini proiettate in aula è stata ricostruita l'esatta dinamica della rapina.

Mario Roggero

Si vede arrivare la Ford Fiesta bianca a tre porte e parcheggiare in una via sulla quale si affaccia l’uscita secondaria del negozio. Scende un primo rapinatore (Spinelli) che entra nella gioielleria dove, al banco, ci sono la moglie e la figlia di Roggero. Con un pretesto si fa mostrare qualche rotolo di gioielli. poco dopo entra il secondo rapinatore (Mazzarino) che estrae subito un taglierino e minaccia la moglie di Roggero poi, insieme all’altro che nel frattempo estrae una pistola (rivelatasi poi giocattolo), legano le mani delle due donne con delle fascette bianche da elettricista.

Nel frattempo vanno nel laboratorio sul retro dove si trovava Mario Roggero, che si rende immediatamente conto di essere vittima di una rapina. Si vede quindi il gioielliere avvicinarsi alla cassa ed aprire il cassetto sotto, dove si trova una pistola (questa vera).

Nel frattempo è entrato anche il terzo rapinatore (Modica) che inizia a infilare in un zainetto i gioielli che riesce ad afferrare per un valore di circa 70mila euro. Poi i tre si danno alla fuga.

I colpi esplosi contro i rapinatori

Roggero però li segue e comincia a sparare: 5 colpi in tutto. Tutti quelli contenuti nel tamburo del revolver di cui, scopriranno poi i carabinieri, non aveva il porto d'armi. Il primo ad essere ferito è Modica che riesce comunque a fuggire. Mazzarino anche lui colpito cade a terra esanime. Anche Spinelli fa qualche passo prima di cadere a terra. Reagisce, si rialza. Prova a fuggire, ma cade di nuovo.

La vetrina del negozio

Le immagini riprendono successivamente Roggero colpire con tre calci la testa di Spinelli, che prova una strenua resistenza, prima di morire dissanguato al centro della strada.

Commossi i parenti dei due rapinatori morti, che erano presenti in aula e che si sono costituiti parte civile.  

Cos'aveva detto Roggero alla Zanzara

Alla trasmissione radiofonica "La Zanzara" di David Parenzo e Giuseppe Cruciani, il gioielliere aveva confidato: "Non avrei dovuto farlo, ma quando hai la rabbia che bolle a mille non riesci a essere razionale".

"Non ho paura di finire in prigione. Sono pentito di ciò che è accaduto, ma non mi sento un assassino. (...) Non volevo che andassero via, ho rincorso il terzo perché volevo fosse consegnato alla giustizia: volevo bloccarli. Se è tutta la vita che rapini, fai estorsioni, pestaggi su commissione, centinaia di migliaia di euro di assegni a vuoto… Non è il modo di comportarsi in una società civile. Abbiamo perso delle persone che creavano solo danni? Secondo me sì".

Mario Roggero avrebbe, secondo la versione fornita dagli inquirenti, scaricato l'intero caricatore contro i rapinatori disarmati all'esterno della sua gioielleria: erano morti Andrea Spinelli e Giuseppe Mazzarino, mentre il terzo malvivente sopravvissuto, Alessandro Modica, era rimasto ferito ad una gamba.

Dalle indagini è emerso inoltre che il gioielliere era privo di porto d’armi e quindi il fatto di aver portato l’arma, legittimamente detenuta nella gioielleria, all’esterno della stessa, comporta anche l’accusa di porto abusivo d’armi.

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