Inquietante

Il video della gang di ragazzine che picchiava le coetanee a Siena

Una banda violenta e vendicativa. Le azioni punitive filmate su video che giravano per le chat e i social. Le aggressioni in pieno centro.

Pubblicato:
Aggiornato:

Baby gang "in rosa" tra aggressioni e persecuzioni, indagate dieci ragazzine

Baby gang "in rosa" tra aggressioni e persecuzioni, indagate dieci ragazzine. C'è una svolta, che fa riflettere, segno purtroppo dei nostri tempi, nella triste vicenda della baby gang tutta al femminile che a Siena si è resa protagonista negli ultimi tempi di aggressioni, violenze e persecuzioni nei confronti di coetanee.

Sono dieci le ragazzine indagate dalla Polizia su delega della procura presso il tribunale per i Minorenni di Firenze.

Baby gang di ragazzine: il video agghiacciante

Si tratta di dieci ragazzine, tra i 14 e 15 anni, residenti a Siena. Nei loro confronti sono scattate perquisizioni personali e nelle loro abitazioni.

Le azioni violente del gruppo di ragazzine risalivano all'estate di due anni fa, nella fattispecie dal giugno 2020 e si sono articolate fino alle ultimissime aggressioni compiute dalla baby gang (almeno fino al 19 febbraio di quest'anno) che venivano anche filmate, condivise in una chat di gruppo, chiamata eloquentemente "Baby gang", oltre che diffuse su alcuni canali sociali.

Il modus operandi e i luoghi delle aggressioni

Guidate da una leader, secondo quanto emerso dall'attività investigativa della Polizia e della Procura, la baby gang tutta al femminile colpiva per lo più addirittura nelle vie e nelle piazze del centro storico della città famosa per il Palio.

In altre occasioni, le aggressioni si sono verificate anche in una zona decentrata, in un'area industriale dismessa.

Le indagini sono state condotte dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Siena e sono iniziate alla fine di dicembre 2021, a seguito della denuncia, presentata da una delle vittime, per le aggressioni subite nell'aprile e nell'ottobre 2021.

Una baby gang vendicativa: da aggressori a vittime

L'attività della Questura si è concretizzata in appostamenti, pedinamenti anche in borghese, e in un certosino monitoraggio del web e dei social "a caccia" di post e video utili alle indagini.

Un'attività investigativa complessa che ha fatto emergere un altro elemento inquietante nella composizione e del modo di agire della banda: pensate che quando una o più ragazzine hanno cercato di "uscire dal giro", sono diventate a loro volta vittime delle "amiche".

Del resto, quello delle bande di giovanissimi è un fenomeno in crescita, ma inquietante in questo caso che abbia visto protagoniste delle ragazze.

Seguici sui nostri canali