Non sono più riemersi

Il tuffo in acqua e poi la tragedia, due ragazzi morti annegati

A Torino, dopo giorni di ricerche, è stato trovato nel Po il corpo senza vita di un 20enne. Nella Bergamasca è affogato un 16enne

Il tuffo in acqua e poi la tragedia, due ragazzi morti annegati
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Dopo il dramma del 18enne modenese affogato nel fiume Secchia solo perché voleva realizzare un video da pubblicare sui social, una doppia tragedia di ragazzi annegati si è verificata, in questi ultimi giorni, a Torino e in provincia di Bergamo. La prima, nel capoluogo piemontese, ha riguardato un 20enne che si è tuffato nel fiume Po e non è più riemerso: dopo giorni di ricerche, il suo corpo è stato rinvenuto senza vita. Nella bergamasca, invece, un 16enne è morto affogato nel lago di Endine.

Si tuffa nel Po, ma non riemerge: morto 20enne a Torino

Il corpo senza vita di Aly Ndao è stato ritrovato nella mattinata di mercoledì, 21 giugno 2023. Come raccontato da Prima Torino, le ricerche del 20enne di origini senegalesi sono andate avanti per alcuni giorni, da quando, nel pomeriggio di sabato scorso, 17 giugno, il giovane si è tuffato nelle acque del fiume Po senza più riemergere.

La salma di Aly è stata recuperata, a tre metri dalla riva e a due metri di profondità, all'altezza di corso Moncalieri 506, poco distante dalla zona in cui il ragazzo è stato dato per disperso, in prossimità di Master Club 2.0, RonchiVerdi e RiverSide.

A far scattare l'allarme per i soccorritori è stato un passante che, transitato nella zona in quel momento, ha visto il giovane, descritto inizialmente come un ragazzo di 15 anni, con amici in difficoltà in acqua. Sul posto sono subito intervenuti i sommozzatori del vigili del fuoco che, accorsi insieme alla Polizia, hanno trovato a terra zaini e documenti dei ragazzi.

Per le ricerche del disperso, oltre ai gommoni, sono stati utilizzati droni, elicottero e l'unità cinofila. Le ricerche del 20enne, poi identificato in Aly Ndao a seguito della denuncia di scomparsa dei cugini e del riconoscimento di due parenti, sono andate avanti senza sosta fino alla mattina di mercoledì quando il giovane è stato ritrovato.

Stando alle prime ricostruzioni sembra che il giovane avesse cercato di salire su alcune canoe o di trascinarle lontano dalla riva. Mentre tentava di arrivare sulla sponda opposta, la corrente lo ha sopraffatto.

E' ancora da chiarire e non si sa perché gli altri ragazzi che erano con lui siano scappati. Aly Ndao era un ragazzo senza fissa dimora e irregolare, arrivato in Italia due anni fa: probabilmente, anche gli amici che si trovavano con lui vivevano la stessa situazione e per questo motivo hanno immediatamente fatto perdere le loro tracce per non farsi intercettare dalle Forze dell'Ordine.

Anche nella Bergamasca è annegato un 16enne

L'episodio più recente, invece, è avvenuto nella giornata di ieri, giovedì 22 giugno 2023. Come raccontato da Prima Bergamo, un ragazzo di 16 anni si è tuffato nel lago di Endine, a Spinone, ma non è più riemerso ed è stato trovato poco dopo morto annegato.

In quel punto, nella spiaggetta di fronte al Bar Alberello, non è il primo giovane che ci lascia la vita.

La vittima è un 16enne di origini egiziane che viveva in provincia di Cremona all’interno della comunità Nazareth per minori arrivati in Italia senza i genitori. Proprio con educatori e altri 13 coetanei era giunto nella mattinata sulle sponde del lago Endine per trascorrere una giornata di divertimento e per rinfrescarsi considerate le alte temperature di questi ultimi giorni.

Tutt'ad un tratto, però, dopo un tuffo il 16enne non è più riemerso. Forse per un malore, o forse perché non sapeva nuotare, non è mai tornato a galla. L’allarme è scattato poco dopo le 14: l’Areu ha inviato sul posto i vigili del fuoco volontari di Lovere supportati poi dai colleghi di Clusone e di Bergamo. Da Varese, sono arrivati i primi vigili del fuoco sommozzatori, e poi i sub volontari di Treviglio.

Il giovane è rimasto sott’acqua per un’ora e quando i sommozzatori lo hanno riportato a riva i tentativi di rianimarlo da parte del personale sanitario si sono rivelati inutili. Il corpo è stato recuperato a una profondità di circa tre metri, poco distante da riva. Un suo amico, hanno raccontato dei testimoni, ha cercato di afferrarlo e di tirarlo su, ma ha rischiato di essere trascinato verso il basso anche lui. La salma è stata affidata all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo in attesa di disposizioni da parte dell’autorità giudiziaria.

Come detto in precedenza, non è la prima volta che in quella zona capitano tragedie simili: nello stesso punto, il 14 agosto dell’anno scorso, era infatti annegato un 21enne senegalese.

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Il salvataggio al lago di Iseo

Pochi giorni prima del dramma al lago di Esine, invece, nel Bresciano un ragazzo di 20 anni di origini pakistane è stato salvato in extremis dall'annegare nel lago di Iseo.

Erano le 15.20 circa di martedì 20 giugno 2023, quando dalla riva del lago a Iseo è scattata la chiamata ai soccorsi per un 20enne che rischiava di affogare al largo della spiaggetta dei Pianoni. Immediatamente sono stati allertati i carabinieri e i Volontari dell’ambulanza di Adro. Per fortuna però che in quel momento si trovavano in zona gli operatori della Mpl, braccio operativo di Autorità di bacino. Il 20enne, infatti, è stato salvato da un battello spazzino della società Manutenzione e promozione laghi.

"Quando abbiamo visto che stava annegando lo abbiamo recuperato col battello spazzino - hanno raccontato gli operatori della Mpl - Era nella spiaggetta vicino al porto industriale quando ha iniziato a non toccare più sul fondo del lago e non è più riuscito a tornare verso la riva".

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