La foto diffusa dalla polizia

Il Qatargate corre dal Milanese alla Bergamasca: quanti soldi trovati nelle case degli indagati

Al centro dell'inchiesta per corruzione l'ex europarlamentare Antonio Panzeri e l'ex vicepresidente del'Eurocamera Eva Kaili.

Il Qatargate corre dal Milanese alla Bergamasca: quanti soldi trovati nelle case degli indagati
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Proseguono le indagini sulla vicenda del Qatargate, l'inchiesta per corruzione che ha portato all'arresto dell'ex europarlamentare di Calusco d'Adda Antonio Panzeri. Gli inquirenti hanno passato al setaccio le abitazioni dell'ex esponente del Pd e dell'ex vicepresidente dell'Eurocamera Eva Kaili, individuando e sequestrando denaro contante del valore di svariate centinaia di migliaia di euro. Nel mirino delle Autorità anche l'abitazione di Francesco Giorgi, compagno di Eva Kaili, che al momento sta collaborando nelle indagini.

Qatargate, perché è stato fermato l'ex europarlamentare Panzeri

In questi ultimi giorni l'ambiente politico e istituzionale europeo è stato scosso dallo scandalo Qatargate che ha visto coinvolto da vicino l'ex eurodeputato bergamasco del Pd Antonio Panzeri: quest'ultimo, infatti, sarebbe stato fermato a Bruxelles nell'ambito di un'inchiesta per corruzione che coinvolgerebbe anche il Qatar.

Antonio Panzeri

Insieme all'attuale segretario generale dell’organizzazione internazionale dei sindacati, Luca Visentini, sarebbe tra le persone fermate dalla polizia belga nell’ambito di un’inchiesta per sospetta corruzione.

Al centro delle indagini, un presunto piano del Qatar per influenzare le decisioni politiche e economiche del Parlamento europeo.

Il tribunale federale belga ha confermato di aver condotto 16 perquisizioni in diverse zone di Bruxelles e di aver fermato quattro persone. Tra loro ci sarebbe anche Eva Kaili, ex vicepresidente dell'Eurocamera.

Eva Kaili

Quanti soldi sono stati sequestrati nelle case degli indagati

Nella casa di Calusco (Lombardia) dell'ex esponente del Pd, poi passato ad Articolo 1, come raccontato da Prima Merate, erano stati trovati 17 mila euro in contanti, e nella sua abitazione in un residence a Bruxelles poco più di 500mila euro.

120mila euro sono stati invece scoperti nella residenza dell'ex vicepresidente dell'Eurocamera Eva Kaili: altri 600mila li hanno sequestrati al padre, che li teneva in dei bagagli mentre, si presume, tentava di scappare prima di essere fermato.

Kaili conviveva con Francesco Giorgi, anche lui agli arresti e che, dalle ultime informazioni, starebbe collaborando con gli inquirenti. Nella casa di quest'ultimo ad Abbiategrasso, come raccontato da Prima Milano Ovest, sarebbero stati rinvenuti e sequestrati circa 20mila euro dalla Guardia di Finanza.

La notizia è riportata dai media belgi, che citano la polizia federale. L’ammontare comprende anche i contanti trovati nella valigia che il padre di Kaili aveva con sé mentre stava lasciando un albergo di Bruxelles.

La polizia federale belga, nel frattempo, ha diffuso una foto del denaro sequestrato a casa di Panzeri, nell'abitazione dell'eurodeputata greca e nelle borse che aveva il padre al momento dell'arresto.

Gli arresti

L'ex vicepresidente dell'Eurocamera è stata trasportata nelle scorse ore nel carcere di Haren, alla periferia nord-orientale di Bruxelles, secondo quanto si apprende dalla procura federale belga. La procura belga, interpellata a riguardo, non ha voluto confermare se anche gli altri tre agli arresti - Panzeri, Francesco Giorgi, Niccolò Figà-Talamanca - si trovino nella stessa struttura. Tutti e quattro domani sono attesi per la prima udienza preliminare sul Qatargate. Uno di loro, durante l’interrogatorio, avrebbe fatto il nome dell'eurodeputato socialista Marc Tarabella.

Ieri mattina, inoltre, il Parlamento europeo ha approvato la destituzione dalla carica di vicepresidente del Pe di Kaili. L'aula ha votato sì con la maggioranza di oltre due terzi (625 voti), come previsto dal Parlamento. Si è avuto un solo contrario e due astenuti. Il voto si è svolto per appello nominale, sotto richiesta dei gruppi S&d, The Left e Id, fanno sapere dagli uffici del Parlamento europeo.

Intanto gli uffici di Luca Visentini, l'assistente dell'eurodeputato Pietro Bartolo all'Eurocamera di Strasburgo, sono stati posti sotto sequestro. Visentini, dopo un primo interrogatorio, si è dichiarato del tutto estraneo ai fatti.

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