Il piccolo Eitan resta in Israele (per ora): pace "armata" tra le famiglie
Intesa raggiunta: fino al giorno del processo resterà a turno tre giorni con la famiglia Biran e tre giorni con la famiglia Peleg.
Un accordo temporaneo per gestire la delicata routine del piccolo Eitan, unico sopravvissuto alla strage del Mottarone dello scorso 23 maggio 2021. Il bimbo resta in Israele fino al prossimo 8 ottobre, giorno in cui riprenderà il processo che segue l'istanza presentata dalla zia paterna per la sua custodia, e passerà a turno tre giorni con la famiglia Biran e tre giorni con la famiglia Peleg. Fino all'udienza, gli avvocati delle famiglie hanno chiesto di dare il minor risalto mediatico possibile per proteggere il bambino.
Eitan resta in Israele
Un'intesa temporanea tra la famiglia Biran e la Famiglia Peleg. Come raccontato da Prima Pavia, il piccolo Eitan, unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, resterà in Israele fino al prossimo 8 ottobre 2021.
La decisione è stata comunicata oggi dagli avvocati della famiglia Biran al termine della prima udienza al tribunale di Tel Aviv per il processo che segue l'istanza presentata dalla zia paterna Aya Biran per la custodia del piccolo.
Tregua "armata" tra le famiglie
Fino all'8 ottobre 2021, quindi, Eitan passerà metà del tempo con la famiglia materna e l'altra metà con zia Aya, tutrice legale che vive a Pavia, con intervalli di tre giorni a testa per ciascuna famiglia.
Nessuno dei parenti del bambino, né zia Aja Biran, nè il nonno Shmuel Peleg e la nonna Etty Peleg Cohen, hanno rilasciato dichiarazioni al termine dell'udienza. L'accordo temporaneo raggiunto davanti al Tribunale di Tel Aviv permetterà quindi a breve ad Aya di rivedere il bambino, il quale, dallo scorso 12 settembre 2021, è stato portato nello Stato ebraico dal nonno materno. Quest'ultimo, in un'interventista andata in onda settimana scorsa alla televisione israeliana Channel 12, non aveva mostrato alcun ripensamento sul rapimento del nipote in Italia:
“Credo mia figlia quando la incontrerò nel cielo sarà orgogliosa di me. Perché ho salvato suo figlio e l’ho riportato a casa”.
Eitan, 6 anni, unico sopravvissuto alla tragedia
Una gita in famiglia sul lago Maggiore. Una giornata spensierata. Una bella giornata di sole all'aperto. Doveva essere così. Invece si è trasformata in una tragedia. Tante vite distrutte. Vite spezzate. Spezzate da un cavo spezzato. La cabina della funivia Stresa-Mottarone che cade, rotola sul pendio e sbatte contro un albero. Tra le quattordici vittime anche la famiglia di Eitan, 6 anni da compiere tra qualche mese. E' l'unico sopravvissuto della tragedia.
A salvare la vita ad Eitan sarebbe stato l'ultimo disperato abbraccio di papà Amit: il piccolo, dopo aver trascorso un periodo di ricovero in prognosi riservata all’ospedale Regina Margherita di Torino, qualche giorno dopo la tragedia ha riaperto gli occhi ed è stato estubato. Il 10 giugno 2021, è stato dimesso dal reparto Isola di Margherita dell'ospedale Regina Margherita ed è tornato a Pavia accompagnato dalla zia Aya Biran, sorella del papà.
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